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Il mese di febbraio 2025 si preannuncia estremamente rigido e carico di fenomeni atmosferici intensi nella sua seconda parte. Dopo la metà del mese, una perturbazione proveniente dalle steppe russe, conosciuta come il "Burian", è pronta a travolgere l'Europa e, successivamente, anche l'Italia. Questa ondata di gelo potrebbe risultare una delle più potenti degli ultimi anni, portando con sé temperature glaciali e abbondanti nevicate su gran parte del continente europeo, con un impatto significativo anche sul nostro Paese. Il Burian: il vento gelido delle steppe russe Il Burian è un vento gelido che soffia dalle regioni interne della Russia, in particolare dalla Siberia, e che si sviluppa quando l'aria continentale artica scende verso latitudini più basse. Questo fenomeno atmosferico, che porta con sé un’ondata di gelo estremo, è caratterizzato da una combinazione di temperature polari e venti molto forti, in grado di abbattere le temperature in modo drastico in tutta Europa, con effetti devastanti sulla situazione meteorologica. L'arrivo del Burian non è un evento raro, ma la sua intensità e portata possono variare a seconda delle condizioni atmosferiche. Secondo gli ultimi aggiornamenti, la previsione indica che questo Burian potrebbe essere particolarmente potente, travolgendo l'Europa con venti gelidi e temperature polari che scenderanno ben al di sotto dei valori normali per il periodo. La direzione del vento, che provenendo dalla Siberia porta con sé aria molto secca e fredda, contribuirà a creare condizioni atmosferiche ideali per la formazione di nevicate abbondanti, soprattutto nelle regioni centrali e orientali dell'Europa. L'Europa sotto assalto: gelo e neve in arrivo Il nucleo gelido, che si sposterà dall’Europa orientale verso quella occidentale, è previsto raggiungere il continente europeo a partire dalla seconda metà di febbraio. Le temperature, che si abbasseranno notevolmente, potrebbero superare i -15 gradi a 850 hPa, una quota che corrisponde a circa 1.500 metri di altitudine. Questo indica che il gelo non colpirà solo le aree di pianura, ma avrà effetti anche sulle regioni montuose e sulle aree a più alta quota. Il Burian porterà con sé una massa d’aria gelida che scivolerà verso sud, favorendo un abbassamento delle temperature in tutto il continente. Le prime a risentire dell’arrivo del freddo saranno le regioni dell'Est Europa, ma man mano che l'aria artica si sposterà verso ovest, anche la parte centrale e occidentale dell'Europa sarà investita da un’ondata di freddo mai vista in questa stagione. L'Italia, purtroppo, non sarà risparmiata, con un sensibile abbassamento delle temperature che inizierà a farsi sentire nei giorni successivi alla metà del mese. In particolare, le regioni settentrionali e centrali dell’Italia, come Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, ma anche le zone appenniniche, saranno le prime a subire l’impatto delle fredde correnti. Il gelo si farà sentire con particolare intensità durante le ore notturne, con termiche che potrebbero scendere sotto lo zero anche nelle pianure più basse, portando a fenomeni di gelate che potrebbero compromettere l'agricoltura e le attività all'aperto. Caratteristiche dell'aria gelida: gelo su tutta la colonna atmosferica Una delle caratteristiche più significative di questa ondata di gelo è la natura dell'aria che accompagnerà il Burian. L'aria proveniente dalla Russia è di tipo pellicolare, cioè molto secca e fredda, e questo comporta che non solo le basse e medie quote saranno invase dal gelo, ma anche le alte quote risentiranno del suo effetto. Infatti, la struttura di questa massa d'aria è tale che la sua bassa umidità favorisce un abbassamento delle temperature anche lungo tutta la colonna atmosferica. Questa caratteristica dell’aria gelida renderà la situazione ancora più critica per l’Italia, con termiche molto fredde fino al suolo. Se da un lato l’alta pressione in arrivo impedirà la formazione di nuvole, dall'altro favorirà una discesa rapida delle temperature, con il rischio che la colonnina di mercurio scenda a valori record, soprattutto nelle notti più fredde. Le regioni montuose del Nord Italia e le aree collinari centrali vedranno un incremento significativo delle nevicate, che potrebbero risultare abbondanti anche a bassa quota. Le temperature estremamente basse a 850 hPa potrebbero comportare anche un’intensificazione della sensazione di freddo, dato che l’umidità presente nell’aria aumenterà il fenomeno della "perceived cold", ossia la percezione di un freddo molto più intenso di quanto riportato dalle termometro. Il futuro dell'Italia sotto il Burian: è presto per i dettagli, ma il gelo si avvicina Nonostante sia ancora difficile prevedere con precisione la traiettoria esatta e l’intensità dell’ondata di gelo che investirà l'Italia, i modelli meteorologici indicano con una certa certezza che il freddo arriverà. La settimana successiva alla metà di febbraio si prevede quindi caratterizzata da temperature in calo, con un massiccio arrivo di venti gelidi provenienti dal Burian, che contribuiranno a un abbassamento significativo delle termiche. Le previsioni a lungo termine suggeriscono che l’Italia sarà investita da forti venti gelidi, che favoriranno l’arrivo di abbondanti nevicate, in particolare nelle regioni del Nord e del Centro. È ancora troppo presto per determinare l’entità delle precipitazioni nevose, ma è altamente probabile che il fenomeno riguarderà anche le città di pianura, come Milano, Torino, Bologna e Firenze. I fiocchi di neve potrebbero tornare a cadere anche in zone che normalmente non sono abituate a vedere la neve in inverno. Conclusioni: l'Europa e l'Italia si preparano al gelo Mentre il gelo si avvicina e le previsioni si fanno sempre più precise, l’Europa si prepara a fronteggiare una delle ondate di freddo più intense degli ultimi anni. Il Burian, con la sua potenza e capacità di abbattere le temperature in modo drastico, sembra pronto a sconvolgere il meteo del continente. In Italia, l’arrivo del gelo si farà sentire a partire dalla seconda metà di febbraio, con l’aria gelida proveniente dalla Siberia che porterà neve e temperature sotto lo zero anche nelle regioni a bassa quota. Sebbene sia ancora presto per avere certezze assolute sui dettagli specifici, il fenomeno è già abbastanza evidente nelle previsioni a lungo termine. Chiunque sia interessato a rimanere aggiornato sulle condizioni meteo in arrivo dovrà tenere sotto controllo gli sviluppi delle previsioni, poiché il gelo si avvicina rapidamente, portando con sé un inverno che non dimenticheremo facilmente. Leggi anche: Inverno duro, ecco il Burian siberiano Leggi anche: Neve come marzo 1987 su tutta la Puglia e l'adriatico Leggi anche: Neve Forte a Bari, ecco il VIDEO Trovaci anche sul canale WHATSAPP! 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