di Redazione, 08-02-2025 ore 13:00 |
Le ultime elaborazioni modellistiche parlano chiaro: la seconda metà di febbraio potrebbe riservare un evento invernale di portata storica. Se i segnali attuali venissero confermati, un’ondata di gelo siberiano sarebbe pronta a invadere l’Italia, con effetti che potrebbero risultare particolarmente intensi su Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia. Non si tratta di una semplice ondata di freddo, ma di un’evoluzione potenzialmente esplosiva che potrebbe cambiare il volto dell’inverno 2025. Le carte meteo iniziano a delineare un quadro che richiama grandi eventi storici come il 1956 e il 2012, con una massa gelida pronta a spostarsi verso il Mediterraneo. Se il gelo dovesse penetrare con forza, il rischio di nevicate estese fino alle coste sarebbe molto concreto. Il gelo siberiano si prepara: separazione del lobo polare e conseguenze Negli ultimi giorni, i principali centri di calcolo internazionali hanno iniziato a disegnare scenari particolarmente freddi. Il fattore scatenante sarebbe la separazione in due tronconi del lobo siberiano del Vortice Polare, una dinamica che spesso anticipa ondate di gelo estremo sull’Europa. In pratica, la forza dell’anticiclone russo-siberiano, in grande spolvero quest’anno, starebbe comprimendo il Vortice Polare dividendolo in due parti principali. Mentre un lobo si dirigerebbe verso il Nord America, l’altro punterebbe direttamente sull’Europa orientale e poi sul Mediterraneo centrale. Questo tipo di evoluzione è tipica delle grandi ondate di gelo che colpiscono l’Italia, perché il freddo non rimane confinato nell’Est Europa ma trova una strada per raggiungere la nostra Penisola, spesso attraverso una retrogressione da est o nord-est. Carte meteo esplosive: rischio di gelo e neve sulle coste? Le ultime emissioni modellistiche mostrano termiche estremamente basse a 850 hPa, con valori che potrebbero raggiungere i -20°C nel cuore del gelo siberiano e scendere fino a -10°C anche sulle regioni italiane menzionate. Se questa previsione si concretizzasse, il rischio di nevicate fin sulle coste diventerebbe molto elevato, specialmente per le regioni esposte ai venti orientali: Il passaggio di una massa d’aria così fredda potrebbe dare vita a una configurazione meteorologica tipica delle nevicate da Adriatic Snow Effect, ovvero un raffreddamento della colonna d’aria che, combinato con l’umidità fornita dall’Adriatico, scatenerebbe nevicate molto intense anche in pianura e sulle coste. L’inverno pronto a scrivere la storia? Il confronto con il passato Se tutto venisse confermato, potremmo trovarci di fronte a una delle ondate di freddo più intense degli ultimi decenni. Il paragone con il febbraio 1956 e il febbraio 2012 è inevitabile. Le carte meteo attuali stanno assumendo una configurazione molto simile a questi due eventi, con un freddo che potrebbe entrare in maniera netta nel Mediterraneo e creare condizioni da tempesta di neve. Quando potrebbe accadere? Le date chiave Secondo le ultime proiezioni, le finestre temporali più interessanti per l’arrivo del grande freddo e della neve potrebbero essere due: Ovviamente, trattandosi di previsioni a medio termine, bisognerà monitorare con attenzione gli aggiornamenti modellistici, ma il segnale lanciato dalle carte meteo è chiaro: un’ondata di gelo storica potrebbe essere alle porte. Conclusioni: Italia a rischio di un evento eccezionale? I modelli numerici stanno iniziando a convergere su una possibile ondata di gelo intensa, che potrebbe avere effetti di rilievo soprattutto sulle regioni adriatiche e meridionali. Il rischio di neve sulle coste è concreto, ma serviranno conferme nei prossimi giorni. Se l’evoluzione attuale dovesse mantenersi invariata, il mese di febbraio potrebbe chiudersi con un’ondata di freddo e neve senza precedenti, riscrivendo la storia meteorologica dell’inverno 2025. Leggi anche: Inverno duro, ecco il Burian siberiano Leggi anche: Neve come marzo 1987 su tutta la Puglia e l'adriatico Leggi anche: Neve Forte a Bari, ecco il VIDEO Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
• Abruzzo e Molise: le prime regioni che potrebbero essere colpite dalla neve fin sulle spiagge. Pescara, Chieti e Termoli sarebbero tra le città più esposte.
• Basilicata: qui la neve potrebbe interessare sia il potentino che il materano, con possibili accumuli importanti anche nelle zone costiere ioniche.
• Puglia: Bari, Brindisi, Lecce e Foggia potrebbero vedere la neve fino al livello del mare, in un evento che riporterebbe alla memoria le grandi nevicate del passato.
• Nel 1956, il gelo siberiano penetrò con violenza nel Mediterraneo, portando nevicate storiche su tutta Italia, con Roma e Napoli completamente imbiancate e accumuli record al Sud.
• Nel 2012, una retrogressione gelida seppellì di neve molte città italiane, con accumuli che superarono i 60 cm a Urbino e i 40 cm a Pescara.
1. Dal 16 al 18 febbraio: questa fase vedrebbe l’arrivo delle prime infiltrazioni fredde, con i primi effetti su Abruzzo, Molise e Puglia.
2. Dal 20 al 22 febbraio: qui il gelo potrebbe raggiungere il suo picco, con nevicate più diffuse e temperature ben sotto lo zero su molte città.