Dal 27 gennaio, l'isola di Santorini è stata colpita da uno 𝐬𝐜𝐢𝐚𝐦𝐞 𝐬𝐢𝐬𝐦𝐢𝐜𝐨 con oltre 1.400 scosse, la più forte delle quali ha raggiunto una magnitudo di 𝟓.𝟑. Le autorità greche hanno dichiarato lo 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 fino al 𝟏° 𝐦𝐚𝐫𝐳𝐨 per gestire la situazione e garantire la sicurezza della popolazione. Oltre 𝟏𝟏.𝟎𝟎𝟎 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 hanno già lasciato l’isola tramite voli e traghetti aggiuntivi. Le scuole sono state chiuse e si sconsiglia di frequentare aree a rischio di frane, come il porto di Athinios, il vecchio porto di Fira e alcune zone di Oia.
L’𝐈𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐭𝐨 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐆𝐞𝐨𝐟𝐢𝐬𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐕𝐮𝐥𝐜𝐚𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 (INGV) ha rilevato un 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐥𝐞𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐥𝐝𝐞𝐫𝐚 tramite dati satellitari. L’evoluzione dello sciame sismico è incerta, potrebbe esaurirsi spontaneamente o precedere eventi più intensi. Sul posto sono stati rafforzati i controlli con l’arrivo di vigili del fuoco, polizia, guardia costiera e forze armate per garantire la sicurezza di residenti e turisti. Santorini, con il suo spettacolare vulcano attivo, ci ricorda la potenza della natura e l'importanza di un 𝐦𝐨𝐧𝐢𝐭𝐨𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞.
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