Gennaio 2025, è stato il più caldo della storia. I dati di Copernicus


di  Redazione, 06-02-2025 ore 08:42      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il caldo registrato mediamente a gennaio di quest'anno nel mondo supera i record stabiliti negli anni precedenti. Ad affermarlo e' l'osservatorio europeo Copernicus constatando come il Nino, fenomeno che ha esacerbato il riscaldamento globale nel 2023-204, sta continuando ad influire sulle temperature del Pianeta. "Gennaio 2025 e' un
altro mese sorprendente, che continua a far registrare le temperature record osservate negli ultimi due anni, nonostante lo sviluppo de La Nina nel Pacifico tropicale e il temporaneo effetto di raffreddamento sulle temperature globali", ha dichiarato Samantha Burgess, vicedirettore del Climate Change Service (C3S) di Copernicus.

Con una temperatura media di 13,23 C, secondo Copernicus, il mese che si e' appena concluso "e' stato di 1,75 C al di sopra del livello pre-industriale", ovvero precedente all'uso massiccio di carbone, petrolio e gas fossili da parte dell'uomo. Questo gennaio, continua l'osservatorio europeo, e' quindi "il diciottesimo degli ultimi diciannove mesi in cui la temperatura media globale dell'aria superficiale ha superato di oltre 1,5 C il livello preindustriale". Si tratta di un valore superiore alla soglia di +1,5 C, corrispondente al limite piu' ambizioso previsto dall'Accordo di Parigi del 2015 per mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 C e proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5 C.

Vale la pena precisare che l'accordo di Parigi si riferisce a tendenze a lungo termine e, quindi, un riscaldamento medio ai livelli constati negli ultimi due anni dovra' essere osservato per almeno 20 anni per considerare il limite superato. In base a questo criterio, precisa infatti Copernicus, attualmente il clima si sta riscaldando di circa 1,3 C ma si stima che, di questo passo, il limite di 1,5C sara' probabilmente raggiunto tra il 2030 e il 2035. Copernicus ha tuttavia notato segni di "un rallentamento o un arresto dell'evoluzione verso condizioni di La Nina", in altre parole un minore effetto di raffreddamento sulle temperature globali nel 2025.

Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia:

 




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