Ondata fredda siberiana pronta ad invadere Europa e Italia. Meteo estremo e Neve storica


di  Redazione, 06-02-2025 ore 06:50      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Ci siamo, il grande freddo è pronto a colpire con un’intensità che non si vedeva da tempo. L’ondata fredda siberiana sta guadagnando terreno in direzione dell’Europa, e se le ultime elaborazioni dei modelli numerici dovessero trovare conferma, potremmo assistere a un evento di portata storica. Il meteo estremo si sta preparando a scrivere un nuovo capitolo, con neve in pianura e persino sulle coste di diversi paesi europei e italiani.

Buran siberiano: una massa d’aria glaciale pronta a conquistare l’Europa

Sappiamo che quando l’aria siberiana si mette in movimento, i suoi effetti possono essere devastanti. Le proiezioni attuali indicano che intorno alla metà del mese di febbraio, un’enorme colata gelida partirà direttamente dalla Siberia, avanzando rapidamente verso l’Europa centrale e occidentale.

 

Si tratta del Buran siberiano, un fenomeno che si verifica quando una potente massa d’aria gelida viene spinta dall’anticiclone russo-siberiano, provocando un tracollo delle temperature su vaste aree del continente. Le simulazioni mostrano temperature intorno ai -20°C a 850 hPa nel cuore della massa fredda, il che significa che al suolo si potranno registrare valori di molto sotto lo zero anche in zone dove il gelo è un evento raro.

Meteo Italia: cosa succederà con l’arrivo dell’aria gelida?

Le conseguenze per l’Italia dipenderanno da come si muoveranno le figure bariche nei prossimi giorni. Basterebbe un piccolo spostamento dei centri di alta e bassa pressione per cambiare completamente il quadro meteorologico. Tuttavia, i modelli iniziano a delineare uno scenario in cui il gelo siberiano potrebbe irrompere direttamente nel Mediterraneo, portando neve e temperature gelide su molte regioni italiane.

Secondo le proiezioni attuali, l’Italia potrebbe essere coinvolta in due fasi distinte:

1. Un primo calo termico tra il 13 e il 15 febbraio, con un raffreddamento generale e neve a bassa quota soprattutto sulle regioni del Nord e del Centro.

2. Un’ondata di gelo più intensa dopo il 16-17 febbraio, con possibile coinvolgimento diretto delle pianure e persino delle coste.

Se l’aria gelida dovesse penetrare con decisione nel Mediterraneo, si formerebbero minimi di bassa pressione capaci di generare nevicate estese su diverse regioni, inclusi i settori tirrenici, adriatici e persino insulari.

Neve storica in vista? Quali regioni rischiano di più

I modelli numerici stanno ancora cercando di definire con precisione le aree più colpite, ma al momento le regioni con maggiore rischio di neve in pianura sarebbero:

• Nord Italia: in particolare la Pianura Padana, con Torino, Milano, Bologna, Verona e Venezia che potrebbero vedere nevicate abbondanti.

• Centro Italia: rischio neve a quote basse su Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo, con possibilità di coinvolgimento anche di Roma e Firenze.

• Sud Italia: la colata gelida potrebbe spingersi fino a Molise, Puglia, Basilicata e Calabria, portando nevicate sulle colline e forse anche sulle coste adriatiche e ioniche.

• Sicilia e Sardegna: l’arrivo del Burian potrebbe generare fiocchi fino a bassa quota, specialmente nelle zone interne delle due isole.

 

Se queste previsioni dovessero concretizzarsi, potremmo trovarci di fronte a una delle ondate di freddo più intense degli ultimi decenni.

Temperature in picchiata: il gelo arriverà fino alle città costiere?

Le simulazioni attuali mostrano un abbassamento drastico delle temperature su tutta l’Europa e l’Italia. Se il Burian dovesse effettivamente impattare in modo diretto, potremmo assistere a temperature ben sotto lo zero anche in città dove il gelo è solitamente raro.

Ecco alcune proiezioni delle temperature minime se il gelo dovesse confermarsi:

• Milano: tra -5°C e -8°C

• Torino: tra -6°C e -10°C

• Bologna: tra -4°C e -7°C

• Roma: tra -2°C e -5°C

• Firenze: tra -3°C e -6°C

• Bari: tra -1°C e -4°C

• Napoli: tra 0°C e -3°C

• Palermo e Cagliari: intorno ai +2°C, con rischio di fiocchi in collina

Se questa irruzione gelida raggiungesse il suo massimo potenziale, alcune città costiere potrebbero sperimentare nevicate rare o storiche, come accadde nel 1956, nel 1985 e nel 2012.

L’ondata fredda sarà da record?

Ogni volta che il Buran siberiano entra in gioco, c’è sempre il rischio che si tratti di un evento estremo. In passato, alcune delle ondate di gelo più intense che hanno colpito l’Italia sono state precedute da uno split del vortice polare simile a quello che si sta configurando in questi giorni.

Al momento non possiamo dire con certezza se questa ondata di freddo batterà i record del passato, ma le carte in tavola indicano un evento significativo che potrebbe portare nevicate abbondanti e temperature decisamente sotto la media stagionale.

Conclusioni: gelo e neve in arrivo, ma resta da confermare

L’ondata fredda siberiana sta guadagnando terreno e la sua traiettoria definitiva verrà confermata nei prossimi giorni. Il meteo estremo sembra pronto a colpire l’Europa e l’Italia, e il rischio di neve storica su pianure e coste è concreto.

Se le attuali previsioni verranno confermate, dal 15 febbraio in poi il nostro Paese potrebbe trovarsi immerso in una delle fasi più fredde dell’inverno, con possibilità di nevicate anche in città solitamente poco avvezze a questo tipo di fenomeni.

Restiamo in attesa di ulteriori conferme dai modelli, ma la strada sembra sempre più spianata verso un febbraio gelido e ricco di sorprese meteorologiche.

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