Meteo: vortice polare in crisi, conferme sul buran furioso sull'Europa e l'Italia, neve e gelo devastanti, le date


di  Redazione, 05-02-2025 ore 21:42      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Negli ultimi giorni si è ri-acceso l'interesse per un possibile evento di "split" del Vortice Polare Troposferico, atteso per la prossima settimana. Questo fenomeno, che comporterebbe la divisione del vortice in più lobi, potrebbe determinare un marcato abbassamento delle temperature nelle regioni dell'Europa orientale e, di riflesso, influenzare anche il clima del Mediterraneo e dell'Italia.

Il concetto di "split" del Vortice Polare

Il Vortice Polare è un'estesa area di bassa pressione che racchiude aria estremamente fredda e domina le regioni polari sia nella stratosfera che nella troposfera. In condizioni ordinarie, questo sistema atmosferico ha il compito di confinare l'aria gelida alle alte latitudini, impedendo che il freddo si diffonda troppo a sud. Tuttavia, in presenza di un riscaldamento improvviso nella stratosfera, il vortice può indebolirsi o addirittura dividersi in due o più lobi. Questo processo, noto come "split", permette alle masse d'aria fredda di spingersi verso latitudini inferiori, modificando in modo sostanziale il clima di vaste aree, tra cui l'Europa, l'Asia e anche parte del Nord America.

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane

Le analisi meteorologiche attuali indicano che un progressivo riscaldamento della stratosfera potrebbe rappresentare il fattore scatenante per lo split del Vortice Polare Troposferico. Si prevede che, entro cinque o sei giorni, questo riscaldamento possa far dividere il vortice in due lobi distinti: uno che si estende verso la Siberia e l'altro verso il Canada. Di particolare rilievo è il lobo siberiano, il quale avrebbe la capacità di influenzare direttamente l'Europa orientale, portando con sé un'ondata di freddo intenso.

I modelli matematici suggeriscono inoltre che, a partire dal giovedì della prossima settimana, un blocco anticiclonico stabilitosi tra le zone del nord delle isole britanniche, dell'Islanda e della Scandinavia potrebbe facilitare il movimento delle masse d'aria polare verso il continente. Tale blocco favorisce infatti la discesa di correnti fredde dall'Artico, causando un notevole calo delle temperature e, in alcuni casi, nevicate significative, soprattutto nelle aree più orientali dell'Europa.

Implicazioni per l'Italia e il Mediterraneo

Nonostante le incertezze legate alle previsioni a medio-lungo termine, gli scenari attuali indicano che l'Italia potrebbe trovarsi al margine di questa irruzione gelida. Le regioni lungo la costa adriatica, che spaziano dall'Emilia Romagna fino alla Puglia, sono considerate particolarmente esposte al rischio di nevicate e di un drastico abbassamento delle temperature, soprattutto in presenza di correnti fredde provenienti da nord-est. La Pianura Padana, ad esempio, potrebbe registrare temperature significativamente inferiori allo zero, con nevicate che potrebbero interessare anche le aree urbane se le condizioni saranno quelle ideali per il passaggio dell'aria polare.

Anche il Centro Italia, compresa l'area metropolitana di Roma, potrebbe subire l'effetto di questa ondata di freddo, specie in presenza di un'umidità atmosferica sufficiente a trasformare l'abbassamento termico in precipitazioni nevose. Le regioni meridionali, in particolare alcune zone della Puglia e della Calabria ionica, potrebbero vedere nevicate che interessano le aree collinari e, in casi particolari, raggiungere anche le zone costiere, replicando episodi climatici simili a quelli verificatisi in passato.

È importante ricordare che l'intensità e l'estensione di questo fenomeno dipenderanno in larga misura dalla traiettoria che seguiranno le masse d'aria fredda e dalla configurazione dei sistemi di alta e bassa pressione nell'area. Al momento, non è possibile stabilire con certezza se l'intero territorio italiano sarà investito dall'ondata di freddo o se solo alcune aree subiranno gli effetti più marcati.

Il ruolo del "Burian"

Un ulteriore aspetto di particolare interesse riguarda il fenomeno noto come "Burian", un vento gelido proveniente dalle steppe siberiane. Questo vento, spesso associato a ondate di freddo estremo, ha in passato interessato l'Europa in modo significativo, causando episodi di neve eccezionali e un forte calo delle temperature. La sua azione, quando combinata con la dinamica dello split del vortice, può esacerbare gli effetti dell'irruzione di aria fredda, spingendo le temperature al di sotto dei livelli usuali per la stagione.

Attualmente, alcuni modelli ipotizzano la possibilità che una nuova ondata di Burian possa verificarsi, con l'arrivo di aria estremamente fredda dalla Siberia verso l'Europa orientale e centrale. Se ciò si confermerà, il Mediterraneo e, di conseguenza, l'Italia, potrebbero essere interessati da un episodio di freddo molto intenso, caratterizzato da temperature sotto lo zero e, in alcune zone, nevicate che potrebbero toccare anche aree pianeggianti. D’altra parte, la variabilità dell'atmosfera potrebbe consentire temporanei periodi di tregua, con giornate più miti dovute all'influenza di un anticiclone proveniente da altre regioni, prima che si verifichi un nuovo repentino abbassamento delle temperature.

Considerazioni finali

Le prossime settimane rappresentano un momento cruciale per monitorare l'evoluzione del Vortice Polare e per valutare le possibili ripercussioni sui diversi settori climatici del continente. Sebbene le previsioni a lungo termine presentino ancora margini di incertezza, la possibilità di uno split del Vortice Polare Troposferico e la conseguente discesa di aria fredda rimangono ipotesi plausibili e meritano particolare attenzione. È dunque fondamentale seguire costantemente gli aggiornamenti meteorologici e prepararsi a eventuali condizioni climatiche avverse, in particolare nelle aree più vulnerabili.

Questo evento sottolinea ancora una volta la complessità delle dinamiche atmosferiche e l'importanza di una vigilanza continua per poter anticipare e gestire gli effetti dei fenomeni estremi. La capacità di prevedere tali eventi e di adottare misure preventive adeguate rappresenta un elemento chiave per tutelare la sicurezza e il benessere delle comunità. In un contesto in cui il clima mostra segni di grande variabilità, la preparazione e l'attenzione costante ai mutamenti atmosferici restano strumenti imprescindibili per fronteggiare situazioni potenzialmente critiche.

In sintesi, l'eventualità dello split del Vortice Polare Troposferico rappresenta un banco di prova importante per la meteorologia moderna, evidenziando come anche sistemi consolidati possano essere soggetti a cambiamenti improvvisi e significativi. Mantenere alta l'attenzione e informarsi tempestivamente sulle evoluzioni del fenomeno diventa pertanto essenziale per mitigare i possibili disagi e per affrontare con consapevolezza le sfide poste da un clima in continua evoluzione.

Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia:

 




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