Meteo: ondata fredda da est pronta a colpire da Pescara a Lecce, dall’Abruzzo alla Puglia


di  Redazione, 06-02-2025 ore 20:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


La situazione meteorologica per la prossima settimana si fa sempre più interessante, con un’ondata fredda da est pronta a investire le regioni adriatiche, portando un deciso calo termico e la possibilità di neve a quote molto basse. I modelli matematici iniziano a convergere verso questa dinamica, che potrebbe concretizzarsi a partire da lunedì 10 febbraio e intensificarsi nei giorni successivi.

L’aria fredda da est non sarà una novità improvvisa, ma il risultato di un processo che si sta già verificando sull’Europa orientale e sui Balcani, dove le temperature sono in costante diminuzione da giorni. Il motivo? L’assenza di forti risalite calde dal Mediterraneo, che lasciano spazio a un raffreddamento graduale e continuo. Questo potrebbe favorire uno scivolamento dell’aria gelida verso l’Italia, con effetti più marcati su Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia.

Cosa aspettarsi nei prossimi giorni?

Secondo le attuali proiezioni, da lunedì 10 febbraio l’Italia potrebbe iniziare a sentire l’influenza dell’ondata fredda da est, ma sarà nei giorni successivi che il raffreddamento potrebbe diventare più intenso. I modelli numerici iniziano a delineare un ingresso deciso di aria continentale, con la formazione di un possibile minimo di bassa pressione nel Mediterraneo, elemento chiave per la formazione di precipitazioni e nevicate.

Le regioni maggiormente esposte saranno quelle dell’Adriatico, dove l’effetto delle correnti fredde in arrivo dai Balcani si farà sentire in modo più evidente. Tra le città potenzialmente coinvolte, troviamo:
    •    Pescara e tutto l’Abruzzo orientale
    •    Termoli e il Molise costiero
    •    Foggia e la parte settentrionale della Puglia
    •    Bari, Brindisi e Taranto, con la possibilità di fenomeni nevosi anche a bassa quota
    •    Lecce e il Salento, dove le temperature scenderanno sensibilmente

La dinamica principale sarà legata alla persistenza del freddo sui Balcani, che da giorni si trova bloccato su quelle aree senza possibilità di essere scalzato via. Questo comporta un progressivo raffreddamento della massa d’aria, che diventa sempre più fredda e densa, pronta a scivolare verso ovest alla prima occasione utile.

Neve in pianura? Dipenderà dall’intensità del freddo

Se il flusso di aria fredda dovesse essere particolarmente incisivo, le temperature potrebbero scendere abbastanza da permettere nevicate fino in pianura sulle regioni adriatiche. Tuttavia, il margine di incertezza è ancora alto, perché tutto dipenderà dalla traiettoria esatta dell’aria gelida e dalla sua interazione con eventuali minimi di bassa pressione sul Mediterraneo.

Un’ipotesi da tenere in considerazione è la formazione di un piccolo ciclone nel Tirreno meridionale, che potrebbe amplificare i fenomeni lungo l’Adriatico e portare nevicate a bassa quota. Questo scenario è ancora in fase di analisi, ma se dovesse concretizzarsi, potremmo assistere a un evento nevoso di una certa importanza per le regioni coinvolte.

Le temperature crolleranno ovunque

Anche se la neve sarà più probabile lungo le zone esposte alla tramontana e alle correnti da est, tutta l’Italia sentirà gli effetti dell’ondata fredda. Le temperature, già al di sotto della media in diverse zone, subiranno un ulteriore calo, con valori che potranno scendere sottozero nelle zone interne anche del Centro-Sud.

Le minime potrebbero attestarsi intorno ai -3/-5°C nelle aree interne dell’Abruzzo e del Molise, mentre sulla Puglia centro-settentrionale i valori potrebbero scendere fino a 0°C anche lungo le coste. Nel Salento e sulla Basilicata tirrenica, il raffreddamento sarà meno accentuato, ma comunque marcato rispetto ai giorni precedenti.

Quanto durerà questa ondata fredda?

Gli attuali aggiornamenti lasciano intendere che l’ondata fredda potrebbe insistere per diversi giorni, almeno fino alla metà di febbraio. Tuttavia, è ancora presto per dire se si tratterà di un episodio isolato o se sarà solo l’inizio di un periodo più lungo di freddo e maltempo.

Uno dei fattori chiave da monitorare sarà l’evoluzione del Vortice Polare, che potrebbe subire ulteriori disturbi e favorire nuove discese di aria gelida sull’Europa e sul Mediterraneo. Se ciò dovesse accadere, potremmo trovarci di fronte a un febbraio particolarmente dinamico e ricco di sorprese invernali.

Conclusioni: tutto da confermare, ma il freddo è pronto a colpire

La possibilità di un’ondata fredda da est pronta a colpire da Pescara a Lecce, dall’Abruzzo alla Puglia diventa sempre più concreta. Tuttavia, le conferme definitive arriveranno solo nei prossimi giorni, quando i modelli avranno una visione più chiara sulla traiettoria del freddo e sull’eventuale formazione di un minimo depressionario nel Mediterraneo.

Resta quindi fondamentale seguire gli aggiornamenti per capire se questa ondata fredda si tradurrà in una fase perturbata con neve fino in pianura o se sarà solo un raffreddamento intenso ma senza fenomeni di rilievo. L’Adriatico trema, l’inverno potrebbe tornare a far sul serio.

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