Meteo: gelo siberiano su Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia. Ecco cosa sappiamo


di  Redazione, 06-02-2025 ore 09:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il mese di febbraio potrebbe riservare una svolta gelida per l’Italia, con un’attenzione particolare alle regioni di Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, che potrebbero ritrovarsi nel mirino di una potente irruzione siberiana. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici mostrano segnali sempre più chiari verso un possibile split del Vortice Polare, evento che, se confermato, potrebbe portare masse d’aria gelida direttamente dal cuore della Siberia fino al Mediterraneo.

Gelo siberiano in arrivo? Lo scenario prende forma

Tutti gli occhi sono puntati sul Vortice Polare, la gigantesca struttura atmosferica che governa le dinamiche invernali dell’emisfero settentrionale. Quando questo vortice si indebolisce e si divide in più lobi (split), le masse d’aria gelida possono muoversi liberamente verso latitudini più basse.

Secondo le ultime analisi, lo split del Vortice Polare potrebbe verificarsi dopo il 15 febbraio, con conseguenze significative per l’Europa e per l’Italia. Se questa dinamica venisse confermata, le regioni del medio Adriatico e del Sud Italia, in particolare Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, si troverebbero esposte a un’ondata di gelo siberiano che potrebbe portare nevicate fino a bassa quota o perfino in pianura.

Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia nel mirino del gelo siberiano

L’irruzione fredda potrebbe colpire con forza queste quattro regioni per diversi motivi:
    •    Abruzzo e Molise sono notoriamente esposti alle correnti fredde da est. Se l’aria siberiana dovesse sfondare, le temperature crollerebbero e la neve potrebbe scendere fino a quote molto basse, con accumuli anche significativi nelle zone interne.
    •    Basilicata potrebbe essere coinvolta soprattutto nelle aree più interne e lungo la dorsale appenninica, con possibili sconfinamenti della neve anche nelle città più basse.
    •    Puglia, soprattutto il versante adriatico, potrebbe essere investita da venti gelidi e da possibili nevicate lungo la costa, come accaduto in passato in eventi simili. Se il freddo dovesse essere particolarmente intenso, la neve potrebbe raggiungere anche Bari, Brindisi, Lecce, Taranto e Foggia.

Quando potrebbe arrivare il gelo siberiano?

Le date da segnare sono dopo il 15 febbraio, quando i modelli numerici suggeriscono un possibile affondo dell’aria gelida dalla Russia verso l’Italia.

Questa proiezione non è ancora definitiva, perché dipenderà dall’evoluzione dello split del Vortice Polare, ma le possibilità stanno aumentando. Gli ultimi aggiornamenti di GFS, ECMWF e GEM mostrano infatti una crescente probabilità di un raffreddamento significativo, con temperature sotto la media stagionale e un possibile aumento del rischio nevoso su queste regioni.

Possibili effetti sul clima italiano

Se il gelo siberiano dovesse davvero arrivare, l’Italia si troverebbe a fare i conti con:
    •    Un drastico calo delle temperature, con valori che potrebbero scendere anche sotto lo zero su molte città del Centro-Sud.
    •    Nevicate abbondanti nelle zone interne e montuose di Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, con possibili episodi di neve fin sulle coste, specialmente sull’Adriatico.
    •    Forti venti da nord-est, che potrebbero accentuare la percezione del freddo e causare disagi lungo il versante adriatico.
    •    Giornate gelide, con massime molto basse e minime ampiamente negative nell’entroterra.

Ci aspetta un febbraio scoppiettante e gelido?

Dopo una prima parte dell’inverno con pochi episodi rilevanti, la seconda metà di febbraio potrebbe ribaltare completamente la situazione. Se lo split del Vortice Polare andrà a buon fine, ci ritroveremo con una configurazione atmosferica simile a quelle che hanno portato le grandi ondate di gelo e neve del passato.

Al momento, la tendenza indica un febbraio che potrebbe chiudersi con un colpo di coda invernale molto significativo. Tuttavia, la certezza assoluta arriverà solo nei prossimi giorni, con i modelli matematici che dovranno confermare l’esatta traiettoria dell’aria fredda e il suo impatto sull’Italia.

Monitoraggio costante: cosa aspettarsi nei prossimi giorni

Nelle prossime ore sarà fondamentale seguire attentamente gli aggiornamenti modellistici, perché bastano piccole variazioni nella traiettoria del gelo siberiano per determinare se e dove colpiranno le nevicate più intense.
    •    Se il freddo siberiano punterà deciso verso l’Italia, avremo una seconda metà di febbraio gelida e nevosa.
    •    Se invece la traiettoria sarà più occidentale, il freddo potrebbe scivolare verso la Spagna o il Mediterraneo occidentale, limitando gli effetti sul nostro Paese.

In ogni caso, tutto lascia pensare che il freddo non sia ancora finito e che l’inverno abbia ancora molto da dire. Restate aggiornati, perché la seconda parte di febbraio potrebbe essere decisamente movimentata.

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