di Redazione, 05-02-2025 ore 09:00 |
L’inverno sembra pronto a riprendersi la scena, e questa volta il Centro-Sud potrebbe finire nel mirino di una ondata fredda da est con effetti che potrebbero risultare molto incisivi già a partire da lunedì 10 febbraio. I modelli matematici stanno convergendo su un’evoluzione che potrebbe portare un calo termico importante su buona parte dell’Italia, con il rischio concreto che la neve arrivi a quote molto basse, se non addirittura in pianura. Tuttavia, la dinamica resta ancora incerta, e molto dipenderà dall’intensità dell’aria fredda e dalla sua traiettoria precisa. Ondata fredda da est: cosa accadrà? Da alcuni giorni, i principali modelli previsionali stanno evidenziando la possibilità di un afflusso di aria gelida continentale proveniente direttamente dai Balcani. Questo movimento potrebbe innescare un raffreddamento marcato, che inizierà probabilmente sulle regioni adriatiche centrali, per poi estendersi progressivamente al Sud Italia. Il Centro-Sud, quindi, potrebbe essere il vero protagonista di questa fase fredda, con temperature in netto calo e possibili nevicate fino a quote molto basse. Ma quali saranno le zone più colpite? Meteo da neve a quote basse: le aree più a rischio Se la traiettoria dell’aria fredda sarà confermata, le regioni più esposte a questa ondata fredda da est saranno principalmente quelle del medio Adriatico e del Sud, dove l’aria gelida impatterà più direttamente. In particolare: 📍 Abruzzo e Molise: qui il calo termico potrebbe favorire nevicate fino a quote collinari, ma se il freddo dovesse essere più incisivo, i fiocchi potrebbero spingersi anche fino in pianura, soprattutto nelle zone interne. 📍 Puglia: il freddo da est potrebbe generare rovesci nevosi anche a bassa quota, specialmente nel Foggiano e nelle zone interne del Barese. Non si esclude la possibilità di fiocchi misti a pioggia anche sulla costa, ma tutto dipenderà dall’effettiva intensità del freddo in arrivo. 📍 Basilicata: anche questa regione potrebbe vivere un episodio di neve a bassa quota, soprattutto sulla parte orientale, dove le correnti fredde avranno maggiore impatto. 📍 Campania e Calabria settentrionale: qui la situazione sarà più incerta, ma non si esclude qualche sorpresa nevosa anche a quote più basse del normale, specie tra martedì 11 e mercoledì 12 febbraio. Fattori determinanti per la neve in pianura Perché la neve possa arrivare fino alle pianure, ci sono alcuni elementi che dovranno combinarsi nel modo giusto: 🔹 Aria fredda ben strutturata: il nocciolo gelido in quota dovrà essere sufficientemente intenso, con termiche ad 850 hPa (circa 1500 metri di quota) che scendano sotto i -5°C, per garantire che le precipitazioni avvengano sotto forma di neve anche a quote molto basse. 🔹 Bassi geopotenziali: affinché si possano verificare nevicate diffuse, sarà necessario che la struttura barica sia favorevole, con pressioni non troppo alte e un buon apporto di umidità. 🔹 Correnti umide in ingresso dal mare: se il flusso freddo da est riuscirà a raccogliere umidità dall’Adriatico, il mix con l’aria gelida potrebbe innescare rovesci nevosi più intensi, capaci di far scendere la quota neve fino in pianura. Gli scenari possibili: cosa ci aspetta? 🌀 Scenario 1 - Freddo intenso e neve diffusa 🌨 Scenario 2 - Neve a quote collinari 🌧 Scenario 3 - Maltempo ma senza neve significativa Cosa dicono i modelli? Le ultime emissioni dei modelli numerici presentano ancora diverse incertezze, ma la tendenza generale conferma che l’aria fredda proverà a conquistare l’Italia. La chiave per capire dove e quando arriverà la neve sarà seguire l’evoluzione dei prossimi aggiornamenti, perché piccoli spostamenti della goccia fredda potrebbero cambiare completamente lo scenario. Conclusione: tutto ancora da confermare, ma il freddo arriverà Sebbene i dettagli siano ancora da definire, un dato sembra certo: l’ondata fredda da est ci sarà e porterà un deciso calo termico su tutto il Centro-Sud. Resta da capire quanto sarà intensa e se riuscirà davvero a portare neve fino in pianura. I prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per determinare l’entità dell’ondata fredda e la possibilità di nevicate su Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata. Chi ama la neve dovrà seguire attentamente i prossimi giorni, perché il meteo potrebbe riservare sorprese inaspettate! Trovaci anche sul canale whatsapp! CLICCA QUI Leggi anche: Split del Vortice Polare, Neve sull'Italia Leggi anche: Quando arriva la Neve a Foggia, Bari, Taranto, Brindisi e Lecce? Leggi anche: Ecco la Neve sulla Val Padana, Milano Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
Se il nocciolo gelido in quota sarà più forte del previsto, le nevicate potrebbero raggiungere le pianure di Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale, con accumuli anche nelle città costiere.
Se l’aria fredda non dovesse risultare sufficientemente intensa, la neve potrebbe fermarsi tra 200 e 400 metri, con fenomeni nevosi più diffusi solo nelle zone interne.
Se la goccia fredda si spostasse più a sud, il Centro-Sud potrebbe sperimentare solo un generale abbassamento delle temperature, con piogge e solo qualche fiocco in montagna.
• GFS vede una penetrazione più incisiva dell’aria fredda da est, con neve fino in pianura tra il 10 e il 12 febbraio.
• ECMWF è più prudente e prevede un coinvolgimento meno esteso, con neve soprattutto in collina e nelle zone interne.
• UKMO mostra un raffreddamento più graduale, con neve limitata alle zone montuose.