di Redazione, 03-02-2025 ore 06:55 |
Ci siamo, la svolta meteo di febbraio è ormai vicina e promette scenari decisamente invernali su molte parti d’Europa e, forse, anche sull’Italia. Ma c’è un grande interrogativo che si fa sempre più pressante: quale sarà la traiettoria esatta del grande afflusso freddo e dove cadrà più abbondantemente la tanta neve attesa? Le ultime proiezioni modellistiche stanno mostrando segnali contrastanti, con GFS, ICON e in parte ECMWF che sembrano convergere sull’idea che tanta neve possa colpire il Nord Italia a partire da venerdì 8 febbraio. Tuttavia, c’è un’altra corrente di pensiero, rappresentata da UKMO, che suggerisce un’evoluzione piuttosto diversa: la goccia fredda e il flusso principale potrebbero scivolare più a ovest, evitando in parte l’Italia e finendo per colpire duramente la Spagna e la Francia. Tanta neve in arrivo, ma quali saranno le zone colpite? L’Italia potrebbe essere coinvolta in questa ondata invernale, ma la dinamica resta fortemente incerta. Se le proiezioni più fredde dovessero avere la meglio, allora tanta neve potrebbe cadere su diverse città del Nord Italia, soprattutto tra la serata di venerdì 8 e la giornata di sabato 9 febbraio. Le zone più a rischio sarebbero: • Piemonte: Torino, Cuneo e le zone di pianura circostanti potrebbero vedere accumuli anche superiori ai 15 cm. • Lombardia: Milano, Bergamo e Brescia potrebbero essere sotto una coltre bianca, con accumuli tra i 10 e i 15 cm. • Emilia-Romagna: Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia con possibili fiocchi fino in pianura e accumuli stimati tra i 10 e i 20 cm nelle zone più esposte. • Veneto e Friuli Venezia Giulia: Treviso, Verona e Udine potrebbero ricevere tanta neve, con accumuli che si attesteranno attorno ai 10 cm. Se invece dovesse realizzarsi lo scenario più occidentale ipotizzato da UKMO, la tanta neve attesa potrebbe finire più a ovest, colpendo con intensità la Francia meridionale e la Spagna orientale, lasciando l’Italia solo ai margini della grande ondata fredda. Freddo in aumento al Centro-Sud, ma senza neve significativa Il discorso è differente per le regioni centrali e meridionali, dove il freddo potrebbe aumentare leggermente nei prossimi giorni, ma senza che ci siano vere e proprie condizioni ideali per la neve. In particolare, le temperature sembrano non subire grossi crolli, e l’assenza di una depressione ben strutturata non permetterà la formazione di nevicate significative. Tuttavia, a partire dal 12 febbraio, la situazione potrebbe cambiare radicalmente. Infatti, il possibile split del Vortice Polare potrebbe sconvolgere gli equilibri atmosferici e favorire una seconda ondata di freddo molto più incisiva per l’Italia intera. Occhi puntati sullo split del Vortice Polare: cosa potrebbe succedere dopo l’11/12 febbraio? Il vero grande nodo da sciogliere riguarda la configurazione generale dell’atmosfera dopo la prima decade di febbraio. Gli ultimi aggiornamenti vedono un Vortice Polare in forte crisi, con la concreta possibilità di uno split tra l’11 e il 12 febbraio. Uno split del Vortice Polare significa che la grande struttura di bassa pressione che domina l’Artico potrebbe dividersi in più lobi, inviando masse d’aria gelida verso latitudini più basse. In passato, eventi simili hanno portato ad ondate di gelo storiche su Europa e Italia, quindi è un fattore da monitorare con estrema attenzione. Se lo split dovesse andare a buon fine, l’Italia potrebbe ricevere un’ondata di freddo molto più intensa rispetto a quella prevista nei prossimi giorni. Questo aumenterebbe sensibilmente le possibilità di tanta neve anche al Centro-Sud, con coinvolgimento di regioni come Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata. Conclusione: tanta neve sì, ma dove? Al momento, lo scenario è ancora in bilico. Se dovesse prevalere la visione di GFS, ICON ed ECMWF, allora il Nord Italia riceverebbe tanta neve tra l’8 e il 9 febbraio, con accumuli importanti in molte città. Se invece la corrente occidentale di UKMO avesse la meglio, allora la grande nevicata si sposterebbe più a ovest, lasciando l’Italia ai margini. Ciò che è certo è che l’inverno sta entrando in una fase molto movimentata, e le prossime ore saranno cruciali per capire quale direzione prenderà la neve in arrivo. Occhi puntati anche sulla seconda parte del mese, perché lo split del Vortice Polare potrebbe aprire scenari ancora più estremi. Leggi anche: Ecco la tendenza per febbraio e marzo, gelide novità in vista Leggi anche: Scatta l'allerta meteo al Nord per la Neve Leggi anche: Ecco la Neve perfetta a Roma e Firenze Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI