Sogni e speranze per un febbraio gelido. Meteo da Neve abbondante


di  Redazione, 03-02-2025 ore 06:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno sta entrando nel suo mese più significativo e l’attenzione è tutta puntata su ciò che potrà accadere nelle prossime settimane. Febbraio è il mese delle grandi occasioni invernali, il mese in cui la storia della meteorologia italiana ha scritto alcune delle sue pagine più fredde e nevose. Ma cosa ci aspetta? Tra sogni e speranze, la tendenza sembra delinearsi con un’Europa centro-orientale nel pieno del gelo, mentre l’Italia resta in bilico tra freddo moderato e la possibilità di qualcosa di più intenso.

Un inizio di febbraio più freddo della media, ma senza estremi

I modelli numerici continuano a confermare che la prima decade di febbraio sarà caratterizzata da temperature inferiori alla media su gran parte dell’Europa. L’anticiclone russo-siberiano continua a fare il suo lavoro, spingendo aria molto fredda verso i Paesi dell’est, dove la neve non mancherà di certo.

E l’Italia? Al momento non sono previste ondate di gelo eccezionali, ma questo non significa che non farà freddo. La prima parte del mese sarà segnata da temperature sottomedia, specie sulle regioni adriatiche e al Sud, dove potrebbero esserci occasioni per nevicate fino a quote collinari o localmente più in basso nelle fasi più fredde. L’aria fredda continentale proverà a lambire la nostra Penisola, ma senza un vero e proprio affondo.

La situazione potrebbe però cambiare nel corso della seconda decade, quando gli occhi degli appassionati di meteorologia saranno puntati su un possibile evento che potrebbe stravolgere l’assetto atmosferico dell’intero emisfero settentrionale.

Lo Stratwarming di metà febbraio: il grande sogno di un inverno da ricordare

Da giorni si parla con insistenza di un possibile riscaldamento stratosferico (Stratwarming), un fenomeno che, se si concretizzasse nel modo giusto, potrebbe riscrivere la storia di questo inverno.

Ma cos’è lo Stratwarming?

Si tratta di un riscaldamento anomalo della stratosfera (lo strato dell’atmosfera situato tra i 10 e i 50 km di altezza), che può portare alla disgregazione del Vortice Polare. In parole semplici, un forte Stratwarming può mandare in tilt la circolazione atmosferica, facendo precipitare aria gelida dall’Artico verso latitudini più meridionali, con effetti diretti anche sull’Europa e l’Italia.

Al momento, i modelli vedono la possibilità di uno Stratwarming in fase di maturazione proprio intorno alla metà di febbraio. Se questo fenomeno si concretizzasse nella maniera giusta, potrebbe portare ad un’ondata di gelo e neve di portata storica, come già accaduto in passato, ad esempio nel 1956, nel 1963 o più recentemente nel 2012.

Neve e gelo abbondante: sogno o realtà?

Se lo Stratwarming dovesse davvero riuscire a modificare la circolazione atmosferica troposferica, potremmo trovarci di fronte a uno scenario da inverno d’altri tempi, con possibilità di nevicate fino in pianura e sulle coste anche in Italia.

Al momento, però, va detto che nulla è ancora certo. Il fenomeno del riscaldamento stratosferico è complesso e non sempre porta gli effetti sperati. Inoltre, i tempi di propagazione dalla stratosfera alla troposfera possono essere variabili, rendendo impossibile prevedere con esattezza quando e dove arriverà il freddo più intenso.

Ciò che è certo è che febbraio avrà ancora molte carte da giocare, e non possiamo escludere sorprese clamorose prima della fine dell’inverno.

Italia ai margini o coinvolta? Il rebus da risolvere

L’aspetto più importante da monitorare nei prossimi giorni sarà la traiettoria delle colate gelide. Finora, l’Europa orientale ha fatto da scudo naturale, assorbendo gran parte dell’aria fredda in arrivo dalla Siberia. Se il Vortice Polare dovesse davvero subire un indebolimento significativo, allora la possibilità che il freddo sfondi con decisione anche sull’Italia aumenterebbe notevolmente.

In tal caso, le regioni più esposte sarebbero ancora una volta quelle adriatiche e il Sud, ma anche il Nord Italia potrebbe finalmente vedere nevicate di rilievo, specialmente in caso di interazioni tra aria fredda e perturbazioni atlantiche.

Le prossime settimane saranno quindi decisive per capire se febbraio sarà davvero il mese che riporterà il grande gelo in Italia o se invece dovremo accontentarci di un inverno più normale, ma comunque dinamico.

Conclusione: sogni e speranze per un mese di febbraio gelido

In attesa di conferme dai prossimi aggiornamenti modellistici, possiamo dire che il mese di febbraio ha tutto il potenziale per regalare sorprese invernali di alto livello.
    •    Prima decade: freddo moderato, con possibilità di neve a quote basse sulle Adriatiche e al Sud.
    •    Seconda decade: possibile svolta con Stratwarming e Vortice Polare destabilizzato.
    •    Terza decade: tutto dipenderà dagli effetti della stratosfera sulla troposfera.

Insomma, siamo di fronte a un mese che potrebbe segnare la stagione invernale con eventi di grande impatto. Ora non resta che attendere i prossimi aggiornamenti per capire se il sogno di un febbraio gelido diventerà realtà.

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