Cronaca Meteo: è lotta tra Flusso zonale e anticiclone russo-siberiano. Italia contesa da Gelo e Neve


di  Redazione, 02-02-2025 ore 11:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Siamo entrati in una fase meteorologica estremamente dinamica e complessa, dove due grandi forze opposte si stanno contendendo il dominio del clima europeo e italiano. Da un lato il flusso zonale, ovvero le correnti miti e umide atlantiche che spingono da ovest, dall’altro il poderoso anticiclone russo-siberiano, pronto a riversare masse d’aria gelida continentale su gran parte dell’Europa.

L’Italia si trova proprio nel mezzo di questa battaglia atmosferica, con l’inverno che sembra pronto a fare sul serio dopo settimane di incertezze. Il freddo siberiano è ormai alle porte, ma riuscirà a sfondare completamente nel Mediterraneo, oppure sarà il flusso zonale a prevalere, impedendo un’ondata di gelo più estesa?

Lotta tra titani: chi vincerà?

Gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici evidenziano una situazione di equilibrio precario, con il flusso zonale che cerca di spingere le perturbazioni atlantiche verso l’Europa occidentale, mentre l’anticiclone russo-siberiano si sta rafforzando sempre di più, cercando di imporsi con il suo carico di gelo.

I due scenari che potrebbero delinearsi nelle prossime settimane sono i seguenti:
    1.    Scenario Atlantico predominante: il flusso zonale riesce a mantenere il controllo, portando sull’Italia correnti umide e perturbate, con precipitazioni frequenti e temperature più miti, soprattutto al Centro-Nord. Il freddo resterebbe relegato all’Europa orientale e alla Russia.
    2.    Scenario Russo-Siberiano dominante: l’aria gelida riesce a spingersi più a ovest, coinvolgendo anche il Mediterraneo centrale. Questo significherebbe un’ondata di gelo più intensa e un possibile interessamento dell’Italia, con nevicate fino in pianura e sulle coste, soprattutto al Centro-Sud e lungo l’Adriatico.

Al momento, secondo GFS, ECMWF e GEM, lo scontro tra le due masse d’aria non ha ancora un vincitore certo, ma ci sono segnali che indicano come l’aria fredda potrebbe avere la meglio dopo il 6/7 febbraio, con possibili ripercussioni anche per l’Italia.

Anticiclone Russo-Siberiano in rinforzo: un segnale chiave

Un elemento determinante per il destino meteorologico dell’Italia è proprio l’anticiclone russo-siberiano. Si tratta di una figura barica di pressione elevatissima, che può superare i 1060 hPa, e che ha la capacità di spingere aria gelida continentale verso l’Europa.

Attualmente questo anticiclone sta aumentando di intensità, consolidandosi tra la Russia europea e la Siberia occidentale. Questo significa che il serbatoio di aria gelida è in fase di accumulo e potrebbe, con la giusta spinta, invadere l’Europa centrale e meridionale nei prossimi giorni.

Se ciò accadesse, l’Italia verrebbe coinvolta in pieno, con temperature in crollo e neve possibile fino a quote molto basse, se non addirittura in pianura sulle regioni esposte ai venti orientali.

Italia al centro del conflitto: chi rischia di più?

Se lo scenario freddo dovesse concretizzarsi, le regioni più a rischio di neve sarebbero quelle esposte alle correnti da est, ovvero:
    •    Romagna, Marche, Abruzzo, Molise
    •    Basilicata e Puglia
    •    Campania interna, Calabria e Sicilia settentrionale

Le termiche previste potrebbero scendere fino a -8/-10°C a 850 hPa, un valore più che sufficiente per garantire nevicate anche in pianura e sulle coste adriatiche.

Per il Nord Italia, la situazione resta più incerta. Se il flusso zonale riuscirà a interagire con l’aria fredda presente sulla Pianura Padana, allora si potrebbe innescare il mix perfetto per una nevicata storica tra Milano, Torino e Bologna, ma tutto dipenderà dalla traiettoria delle masse d’aria.

Quanto durerà questa fase gelida?

Se l’anticiclone russo-siberiano riuscirà a imporsi, il gelo potrebbe restare a lungo sull’Europa, con possibili ondate di freddo alternate fino a metà febbraio.

Al contrario, se il flusso zonale riuscisse a respingere l’aria fredda, allora l’Italia potrebbe vivere un clima più dinamico, con piogge e sbalzi termici frequenti.

Conclusione: ancora tutto in bilico, ma il freddo spinge

La battaglia tra il flusso zonale e l’anticiclone russo-siberiano è in pieno svolgimento e l’Italia è nel mezzo di questo scontro tra giganti. Al momento, il gelo sembra avere sempre più possibilità di sfondare nel Mediterraneo, ma per la conferma definitiva dovremo aspettare ancora qualche giorno.

L’attenzione resta massima, perché potremmo trovarci di fronte a un evento invernale di rilievo, con neve anche sulle coste e temperature da record. I prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per capire se l’Italia sarà conquistata dal gelo o se il flusso atlantico riuscirà a respingerlo all’ultimo momento.

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