Meteo: Freddo dalla Russia in movimento. Molte sorprese in vista? Ecco quanta Neve


di  Redazione, 01-02-2025 ore 13:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno sembra finalmente pronto a cambiare passo, con un’ondata di freddo dalla Russia che si sta mettendo in movimento verso l’Europa centrale e meridionale. Dopo settimane di alti e bassi, tra fasi più miti e qualche episodio invernale sporadico, il mese di febbraio potrebbe rappresentare la vera svolta della stagione.

I modelli meteorologici stanno evidenziando una spinta decisa dell’anticiclone russo-siberiano, una figura chiave nelle dinamiche invernali del nostro continente. Questo anticiclone, con pressioni anche superiori ai 1060 hPa, sta favorendo la discesa di masse d’aria molto fredde che nelle prossime giornate investiranno in pieno gran parte dell’Europa orientale. Le conseguenze saranno nevicate abbondanti dalla Polonia fino alla Romania, dalla Germania orientale ai Balcani, passando per la Turchia, dove sono attese vere e proprie bufere di neve.

Ma attenzione: quando il freddo russo si muove, non lo fa mai per caso. I suoi spostamenti non sono casuali e spesso, nel giro di pochi giorni, può sorprendere anche zone che inizialmente sembravano escluse dalla sua traiettoria. Ecco perché ci sono molte sorprese in vista anche per l’Italia.

Quanto freddo arriverà e quali regioni saranno colpite?

Attualmente, l’aria gelida in movimento sull’Europa dell’est potrebbe fare il suo ingresso anche in Italia a partire dal 6/7 febbraio, portando con sé un drastico calo delle temperature e la concreta possibilità di neve fino a quote molto basse. Tuttavia, la traiettoria esatta del nucleo freddo non è ancora ben definita.

Le regioni più esposte in caso di ingresso deciso dell’aria fredda sarebbero:
    •    Il versante adriatico, dall’Emilia-Romagna fino alla Puglia, dove l’arrivo di venti gelidi orientali potrebbe innescare nevicate anche in pianura.
    •    Le zone interne del Centro-Sud, tra Abruzzo, Molise, Basilicata e Campania, dove l’incontro tra aria fredda e umida potrebbe favorire precipitazioni nevose.
    •    Il Nord Italia, in particolare la Val Padana, che potrebbe essere coinvolta in un secondo momento da nevicate dovute alla formazione di un minimo depressionario sul Mediterraneo.

Cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni?

Se le attuali proiezioni fossero confermate, potremmo assistere a uno scenario molto interessante:
    •    Fase 1 (fino al 5 febbraio): il freddo colpisce in pieno Europa centrale e Balcani, con tempeste di neve in Ucraina, Polonia, Romania e Turchia.
    •    Fase 2 (dal 6 al 9 febbraio): la massa gelida avanza ulteriormente e potrebbe sfondare in Italia, con un impatto più diretto sulle regioni adriatiche e meridionali.
    •    Fase 3 (dal 10 febbraio in poi): il freddo potrebbe rimanere intrappolato nel Mediterraneo, favorendo nevicate a ripetizione su diverse aree della Penisola, anche lontane dall’Adriatico.

Quanta neve potrà cadere e dove?

Il quantitativo di neve dipenderà molto dalle interazioni tra il freddo e il Mediterraneo. Se dovessero formarsi delle depressioni nei punti giusti, potremmo assistere a nevicate abbondanti su molte regioni, anche in pianura e sulle coste.

Le città potenzialmente più esposte al momento potrebbero essere:
    •    Nord: Bologna, Ferrara, Forlì, Piacenza
    •    Centro: Rimini, Pesaro, Ancona, Pescara, Campobasso
    •    Sud: Foggia, Bari, Brindisi, Taranto, Lecce

Ma attenzione, perché questo scenario potrebbe ancora cambiare, e non si possono escludere sorprese anche per Roma, Napoli o addirittura Milano e Torino, qualora il freddo riuscisse a interagire con un minimo di bassa pressione.

Un febbraio di tutt’altra pasta rispetto all’inverno passato

Rispetto a dicembre e gennaio, caratterizzati da un andamento piuttosto altalenante, febbraio si preannuncia un mese ben diverso. L’assetto barico generale sembra infatti predisporre l’Europa a ricevere più impulsi freddi e nevosi, con ripercussioni dirette anche per l’Italia.

Ecco i tre elementi che potrebbero rendere questo mese molto più invernale:
    1.    L’anticiclone russo-siberiano sta assumendo una posizione dominante, bloccando le correnti miti atlantiche e favorendo l’afflusso di aria gelida continentale.
    2.    Le temperature stratosferiche sono in calo, segno che il Vortice Polare potrebbe subire nuove fasi di disturbo, agevolando irruzioni fredde verso l’Europa.
    3.    Il Mediterraneo è ancora relativamente caldo, il che potrebbe amplificare gli effetti del freddo con la formazione di depressioni nevose.

Conclusioni: quando capiremo davvero cosa succederà?

Le prossime 48-72 ore saranno decisive per comprendere la traiettoria esatta del freddo in arrivo. Gli ultimi aggiornamenti di GFS e ECMWF continuano a insistere su un impatto dell’aria fredda da est, ma resta da capire quanto riuscirà a spingersi verso l’Italia e con quale intensità.

Di certo, le condizioni sono quelle giuste per assistere a nevicate diffuse su gran parte dell’Europa e, con buona probabilità, anche in Italia. Adesso non resta che seguire con attenzione i prossimi aggiornamenti, perché questo inverno sembra pronto a cambiare volto e a sorprenderci con nuove incursioni di gelo e neve.

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