di Redazione, 31-01-2025 ore 07:30 |
Febbraio 2025 sembra pronto a fare sul serio e il Vortice Polare è il grande protagonista di questa fase meteorologica. Secondo le ultime elaborazioni dei modelli matematici, siamo di fronte a una sua possibile spaccatura, con conseguenze che potrebbero risultare esplosive. Quando il Vortice Polare si divide in due pezzi, gli equilibri atmosferici dell’intero emisfero settentrionale vanno completamente in tilt, aprendo la strada a ondate di gelo che possono scivolare verso latitudini più meridionali. In passato, eventi simili hanno portato ondate di gelo memorabili e, inevitabilmente, il pensiero corre al celebre febbraio del 1956, quando l’Italia venne travolta da un’ondata di neve e gelo senza precedenti. Ma potrebbe davvero ripetersi qualcosa di simile? Le premesse ci sono, anche se non è ancora possibile stabilire con certezza quali zone saranno coinvolte e in che misura. Il Vortice Polare si spezza: cosa significa? Il Vortice Polare Stratosferico è un’enorme area di basse pressioni e aria gelida che si forma sopra il Polo Nord durante l’inverno. Normalmente, questa struttura rimane compatta e conserva il freddo nelle regioni artiche. Tuttavia, quando viene disturbato da riscaldamenti stratosferici improvvisi (SSW - Sudden Stratospheric Warming), il Vortice può allungarsi, deformarsi o addirittura spaccarsi in più lobi, mandando il gelo verso latitudini più basse. Secondo i modelli, questo è esattamente ciò che sta accadendo in questi giorni, con il Vortice Polare che potrebbe dividersi in due grandi tronconi: 1. Uno potrebbe scivolare verso il Nord America, portando gelo estremo in Canada e Stati Uniti 2. L’altro potrebbe dirigersi verso l’Europa e l’Asia, aumentando il rischio di un’ondata di freddo continentale anche per l’Italia Questa dinamica non garantisce automaticamente un’ondata storica per l’Italia, ma ne aumenta sensibilmente le probabilità. Ed è proprio in condizioni del genere che in passato si sono verificate ondate di gelo memorabili. Febbraio 1956: il più freddo del secolo Se parliamo di eventi storici legati alla spaccatura del Vortice Polare, non possiamo non citare il febbraio del 1956, considerato uno degli inverni più rigidi del XX secolo in Italia. Ecco alcuni degli eventi principali che si verificarono: • Gelo estremo e nevicate abbondanti su tutta la Penisola • Temperature fino a -20°C in diverse zone della Pianura Padana • Roma imbiancata da oltre 30 cm di neve, un evento rarissimo • Napoli e Bari coperte di neve, cosa eccezionale per il Sud Italia • Fiumi ghiacciati, tra cui l’Arno a Firenze e il Tevere a Roma Tutto questo fu causato da una massiccia irruzione di aria gelida dalla Siberia, favorita da un Vortice Polare estremamente disturbato. Adesso, con una configurazione simile all’orizzonte, è lecito chiedersi se il febbraio 2025 potrebbe avere qualcosa in comune con quel lontano 1956. Quali sono le probabilità di una grande ondata di freddo? Al momento, gli scenari che i modelli stanno disegnando mostrano una chiara predisposizione per una fase molto fredda nella prima metà di febbraio. • Le temperature inizieranno a scendere già dai primi giorni del mese, con una prima irruzione fredda che investirà l’Europa orientale • L’Italia potrebbe essere colpita dopo il 6/7 febbraio, con un possibile ingresso di aria gelida da est • Le regioni più a rischio sarebbero quelle adriatiche e del Sud, ma non è escluso un coinvolgimento anche del Nord e del Centro Molto dipenderà da come si posizioneranno le alte e le basse pressioni: se si formerà un’area di bassa pressione sul Mediterraneo, le nevicate potrebbero arrivare fino in pianura e persino sulle coste. Temperature in picchiata e possibili nevicate I dati attuali parlano di temperature che potrebbero scendere ben al di sotto della media stagionale. Ecco alcune stime basate sugli ultimi aggiornamenti: • Milano: minime fino a -5°C • Bologna: minime fino a -7°C • Roma: minime intorno a 0°C, con rischio neve • Napoli: minime intorno a 2°C, ma con possibilità di neve se si forma un minimo depressionario • Bari e Puglia: rischio nevicate fino in pianura Ovviamente è ancora troppo presto per indicare accumuli precisi, ma se la tendenza venisse confermata, potremmo assistere a un episodio davvero importante. Cosa aspettarsi nei prossimi giorni? 1. Gli aggiornamenti modellistici saranno fondamentali per capire se e quando l’aria gelida colpirà l’Italia 2. Le configurazioni bariche determineranno se il freddo resterà solo sui Balcani o scivolerà verso di noi 3. Il rischio neve è concreto, ma bisognerà attendere conferme definitive Conclusione: un evento da monitorare attentamente La spaccatura del Vortice Polare potrebbe portare un evento freddo di portata eccezionale per l’Europa e forse anche per l’Italia. Certo, non possiamo ancora parlare di un bis del 1956, ma alcuni ingredienti ci sono tutti. Se l’aria gelida riuscirà a scendere con decisione, potremmo assistere a un febbraio di gelo e neve su molte regioni italiane. Ora non resta che attendere i prossimi aggiornamenti, perché il grande inverno potrebbe essere dietro l’angolo! Leggi anche: Neve in pianura, l'elenco delle città che vedranno la neve Leggi anche: Freddo dalla Russia con gelo e neve Leggi anche: Neve dall'Abruzzo alla Puglia Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI