Il gelo siberiano non perdona: meteo estremo e temperature sotto zero


di  Redazione, 31-01-2025 ore 19:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno sembra finalmente pronto a mostrare il suo volto più crudo, e questa volta non si tratta solo di una fase temporanea. I modelli matematici continuano a insistere su un quadro decisamente invernale a partire dal 5/6 febbraio, con l’Italia che potrebbe essere investita a fasi alterne dal gelo siberiano. Le temperature sono destinate a crollare e le nevicate potrebbero interessare molte regioni, anche a bassa quota.

Cosa sta accadendo in Europa?

Tutto parte da un raffreddamento anomalo sulla Russia e sui Balcani, dove una vasta massa d’aria gelida si sta accumulando, pronta a muoversi verso ovest. I primi effetti si avvertiranno sui Paesi dell’Est, dalla Polonia alla Romania, con tempeste di neve e gelo intenso, ma nel corso dei giorni successivi la massa d’aria continentale potrebbe sfondare verso l’Italia.

Quando arriverà il gelo siberiano in Italia?

Secondo le ultime elaborazioni di GFS ed ECMWF, il freddo inizierà a penetrare dalla porta orientale intorno al 5/6 febbraio. Tuttavia, questa non sarà un’unica ondata fredda, bensì un afflusso a fasi alterne, con differenti regioni italiane coinvolte in momenti diversi.

Le prime aree a essere colpite saranno quelle adriatiche e il Nord-Est, con temperature in picchiata e possibili nevicate fin sulla costa tra Romagna, Marche e Abruzzo. A seguire, il gelo potrebbe estendersi anche al resto del Centro-Sud, mentre il Nord Italia dovrà aspettare un’interazione con l’Atlantico per vedere nevicate più diffuse e consistenti.

Quali regioni saranno più a rischio?

L’ingresso del freddo non sarà uniforme, ma sarà influenzato dalla posizione delle alte e basse pressioni. La divisione geografica sarà molto netta:
    •    Regioni adriatiche: Abruzzo, Molise e Puglia in prima linea per nevicate a quote molto basse, fino in pianura se il freddo sarà abbastanza intenso.
    •    Nord Italia: Il gelo potrebbe accumularsi nei bassi strati, favorendo nevicate con l’arrivo di perturbazioni atlantiche, specialmente su Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.
    •    Centro Italia: Toscana, Umbria e Lazio potrebbero vedere episodi nevosi fino a bassa quota, soprattutto tra il 7 e il 9 febbraio.
    •    Sud Italia: Anche Campania, Basilicata e Calabria potrebbero risentire dell’irruzione fredda, con possibili fiocchi fino a quote molto basse.

Temperature sotto zero: quanto scenderanno i termometri?

Se questa configurazione verrà confermata, le temperature potrebbero raggiungere valori estremi in alcune aree. Le proiezioni attuali vedono:
    •    Minime fino a -6°C in pianura Padana, con punte anche di -8/-10°C nelle zone più fredde
    •    Temperature sottozero anche nelle città del Centro-Sud, con Roma, Firenze e persino Napoli che potrebbero registrare valori intorno allo 0°C o poco sotto
    •    Valori polari sui rilievi, con Appennino centrale e Alpi che vedrebbero picchi di -15/-18°C a 1500 metri

La durata del freddo sarà cruciale: se il gelo dovesse persistere per più giorni, l’aria fredda potrebbe stratificarsi e favorire nevicate più diffuse anche nelle zone più insolite.

Possibile interazione con l’Atlantico: il mix perfetto?

Un altro fattore chiave sarà l’interazione tra il freddo continentale e le perturbazioni atlantiche. Se un minimo depressionario dovesse formarsi nel Mediterraneo, la neve potrebbe cadere in quantità abbondante anche su regioni solitamente meno esposte.

Secondo le proiezioni attuali:
    •    Nord-Ovest e Pianura Padana potrebbero vedere la neve se un minimo di bassa pressione si formasse sul Mar Ligure.
    •    Le regioni tirreniche avrebbero chance di vedere fiocchi fino a bassa quota in caso di un minimo sul Tirreno centrale.
    •    Il Sud Italia potrebbe avere sorprese nevose, specie se il freddo riuscisse a resistere per più giorni.

Un febbraio invernale in piena regola?

Il quadro che si delinea è quello di un mese molto dinamico, con ondate di freddo che potrebbero alternarsi a brevi pause. Anche dopo questa prima fase tra il 5 e il 10 febbraio, l’inverno potrebbe continuare a colpire, con nuove incursioni gelide in arrivo dalla Russia.

L’ipotesi di un febbraio old-style, con gelo persistente e nevicate a bassa quota, sembra sempre più concreta, anche se sarà fondamentale seguire passo dopo passo gli aggiornamenti per capire quali zone saranno effettivamente colpite e con quale intensità.

Conclusione: occhio agli aggiornamenti

L’inverno sembra aver preso la rincorsa e, se i modelli confermeranno questa tendenza, ci aspettano giorni decisamente rigidi, con scenari da neve anche insoliti. Come sempre, sarà essenziale monitorare l’evoluzione della situazione per capire quanto e dove il freddo riuscirà a spingersi.

Dopo il 5 febbraio, insomma, l’Italia potrebbe essere investita da un’ondata di gelo a fasi alterne, con possibili nevicate che potrebbero sorprendere molte regioni.

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