Ondata di freddo dalla Russia, febbraio parte con meteo esplosivo e Neve in Pianura


di  Redazione, 30-01-2025 ore 06:35      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno torna a ruggire e lo fa con una configurazione emisferica esplosiva che potrebbe dare vita a uno degli eventi più significativi della stagione. A partire dai primi giorni di febbraio, una retrogressione gelida di matrice russa potrebbe spingere aria molto fredda verso l’Europa e l’Italia, con possibile neve in pianura.

Cosa sta accadendo nell’atmosfera?

Negli ultimi giorni, diversi modelli numerici stanno iniziando a convergere su un’ipotesi che fino a poco tempo fa sembrava ancora incerta: l’anticiclone delle Azzorre si spingerà verso nord, favorendo la discesa di una massa d’aria gelida dalla Russia in direzione dell’Europa orientale e poi dell’Italia.

Modelli come GFS, ICON e UKMO stanno mostrando scenari sempre più simili, segno che la struttura barica in gioco sta prendendo una forma più definita. I segnali più evidenti arrivano dalle temperature previste in quota:

• A 850 hPa (circa 1500 metri): valori tra -5°C e -9°C, perfetti per nevicate fino in pianura

• A 500 hPa (circa 5000 metri): temperature fino a -35°C, indice di un’instabilità atmosferica notevole

 

Questa combinazione di fattori potrebbe creare le condizioni ideali per precipitazioni nevose diffuse, soprattutto sui settori adriatici e al Centro-Sud. Tuttavia, non si può escludere un coinvolgimento successivo anche del Nord Italia, dove il freddo potrebbe accumularsi nei bassi strati, pronto a interagire con eventuali impulsi atlantici.

Neve in pianura: le zone più a rischio

Ad oggi, le zone maggiormente favorite da questo tipo di configurazione sono quelle del Centro-Sud, specialmente lungo il versante adriatico, che potrebbe trovarsi in prima linea nell’ingresso dell’aria gelida. Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia sono tra le regioni che potrebbero sperimentare nevicate fin sulle coste, se le temperature dovessero mantenersi sufficientemente basse.

Per quanto riguarda il Nord, lo scenario è ancora incerto, ma con un raffreddamento progressivo della Pianura Padana, basterebbe un piccolo contributo di umidità per trasformare un eventuale peggioramento in una nevicata estesa. Ecco perché non si può escludere che anche città come Milano, Torino e Bologna possano vedere la neve, magari in una seconda fase dell’evento.

Perché le retrogressioni sono così difficili da prevedere?

Le retrogressioni fredde provenienti dall’Europa orientale sono tra gli eventi più complessi da modellare per i centri meteorologici. A differenza delle perturbazioni atlantiche, che seguono traiettorie più lineari, queste masse d’aria possono subire deviazioni impreviste a causa delle dinamiche locali legate alla conformazione dell’orografia e alla presenza di altri centri di bassa o alta pressione.

Ecco perché, sebbene l’impianto generale sembri ormai delineato, i dettagli sulle zone più colpite dalla neve restano ancora da affinare. Gli aggiornamenti dei prossimi giorni saranno fondamentali per confermare o smentire questo scenario.

Le date chiave da monitorare

Secondo le ultime proiezioni, l’ondata di freddo potrebbe seguire questa scaletta temporale:

• 3-4 febbraio: l’aria fredda inizia a entrare in Europa centrale e orientale

• 5-6 febbraio: il freddo si intensifica e potrebbe raggiungere l’Italia

• 7-9 febbraio: possibile fase clou, con il rischio di nevicate fino in pianura su diverse regioni

Ovviamente, questa tempistica è indicativa e soggetta a variazioni nei prossimi giorni, a seconda dell’evoluzione del campo barico e delle oscillazioni dei centri di bassa pressione.

Un febbraio tutto invernale?

Dopo un gennaio caratterizzato da fasi altalenanti, febbraio potrebbe riportare l’inverno in grande stile. Se la retrogressione prevista nei primi giorni del mese dovesse concretizzarsi, potrebbe innescare una sequenza di eventi invernali che potrebbero protrarsi per diverse settimane.

Alcuni modelli iniziano addirittura a ipotizzare un secondo impulso gelido dopo il 10-12 febbraio, che potrebbe ulteriormente consolidare il raffreddamento dell’Europa e dell’Italia. Questo scenario, ancora molto incerto, dovrà essere valutato con estrema cautela, ma dimostra come l’inverno abbia ancora molto da dire.

Conclusioni: sarà neve vera o solo un’illusione?

Al momento, le condizioni sembrano propizie per un evento invernale significativo, con buone possibilità di neve in pianura, soprattutto al Centro-Sud. Tuttavia, trattandosi di una dinamica ancora in evoluzione, sarà fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti per capire se il freddo riuscirà a sfondare pienamente sull’Italia o se resterà confinato più a est.

Gli amanti della neve possono iniziare a sperare, ma senza certezze assolute. I prossimi giorni saranno decisivi per capire quali regioni saranno davvero coinvolte, perché se le previsioni venissero confermate, potremmo trovarci di fronte a una delle fasi più fredde e nevose degli ultimi anni.

Leggi anche: Ondata siberiana dalla Romagna alla Puglia

Leggi anche: Gelo e Neve su Milano e Val Padana

Leggi anche: Gelo russo alle porte del Mediterraneo pronto a colpire l'Italia

Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI




LEGGI ANCHE