di Redazione, 30-01-2025 ore 06:00 |
L’inverno sta per mostrare il suo lato più crudo e impetuoso. A partire da lunedì 3 febbraio, i modelli previsionali convergono sempre di più verso una soluzione che prevede l’arrivo di un’irruzione gelida direttamente dalla Russia. Una fiondata artica continentale pronta a riversarsi sull’Italia, con il Centro-Sud e in particolare il versante adriatico come principali bersagli di questa ondata di gelo. Un evento che potrebbe assumere contorni davvero significativi, trasformando lo scenario meteorologico in qualcosa di memorabile per molte regioni. Tutta la dinamica si regge su un equilibrio delicatissimo, un vero e proprio incastro tra più fattori atmosferici che devono allinearsi alla perfezione per permettere all’aria fredda di dilagare sul nostro territorio. Al momento, i principali centri di calcolo indicano che il cuore di questa irruzione fredda si getterà sul Mediterraneo con traiettoria da nord-est, accompagnando masse d’aria gelida che punteranno verso le regioni centrali e meridionali. Il percorso della colata artica sarà determinante per stabilire la reale portata dell’evento, e proprio per questo sarà fondamentale seguire gli aggiornamenti nei prossimi giorni. L’elemento chiave di questa configurazione è il flusso diretto dalla Russia, un vero e proprio “tir di neve” che potrebbe portare condizioni meteorologiche invernali particolarmente avverse. Le correnti continentali, caratterizzate da aria molto secca e gelida, quando interagiscono con il nostro bacino mediterraneo tendono a raccogliere umidità e a trasformarsi in perturbazioni nevose anche a quote bassissime. Il mix perfetto per nevicate che potrebbero spingersi fin sulle pianure e persino lungo le coste del versante adriatico. I settori più esposti sembrano essere Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Campania, con particolare attenzione per le province più vicine al mare, dove l’effetto stau potrebbe favorire accumuli di rilievo. Ma non è tutto. L’influenza dell’alta pressione posizionata tra Scandinavia e Atlantico è un ulteriore tassello cruciale in questa dinamica. Se questa struttura anticiclonica dovesse consolidarsi ulteriormente, il blocco al flusso atlantico permetterebbe all’aria artica di penetrare ancora più facilmente sul nostro Paese, intensificando il raffreddamento e prolungando l’ondata di gelo. Uno scenario che aprirebbe la porta a un lungo periodo caratterizzato da temperature ben al di sotto della media, con minime abbondantemente sottozero anche in pianura e possibili giornate di ghiaccio su molte città del Centro-Sud. Gli ultimi aggiornamenti suggeriscono che la fase più acuta dell’ondata di freddo potrebbe concentrarsi tra il 4 e il 6 febbraio, ma il quadro potrebbe evolvere ulteriormente nei prossimi giorni. Non è escluso che l’irruzione possa avere strascichi anche successivamente, con nuovi afflussi di aria gelida in grado di mantenere condizioni di forte instabilità e ulteriori occasioni per nuove nevicate. Attualmente, i modelli matematici non sono ancora perfettamente allineati sulla distribuzione esatta delle precipitazioni, ma l’ipotesi di un impatto significativo sulle regioni adriatiche prende sempre più piede. Per i dettagli sugli accumuli al suolo e le località più colpite sarà necessario attendere conferme dalle prossime emissioni modellistiche. Tuttavia, la tendenza generale appare ormai piuttosto chiara: il gelo è pronto a fare la sua entrata trionfale e l’Italia centro-meridionale dovrà prepararsi a un periodo di meteo gelido e potenzialmente nevoso. Leggi anche: Ondata siberiana dalla Romagna alla Puglia Leggi anche: Gelo e Neve su Milano e Val Padana Leggi anche: Gelo russo alle porte del Mediterraneo pronto a colpire l'Italia Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI