di Redazione, 29-01-2025 ore 13:00 |
L’inverno sembra pronto a mostrare il suo volto più severo, quello che ci riporta ai grandi eventi gelidi del passato. Una straordinaria ondata di freddo, alimentata dal temibile Burian, si sta preparando a fare il suo ingresso in Europa e, secondo le ultime proiezioni, potrebbe colpire l’Italia in modo significativo. Le termiche estreme, spinte da correnti siberiane, potrebbero percorrere migliaia di chilometri attraversando l’Europa orientale fino a raggiungere anche la Puglia, portando un carico di gelo e nevicate. Il quadro, ancora in evoluzione, prevede un antipasto di freddo a partire dal 3/4 febbraio, con un possibile apice tra il 7 e l’8 febbraio. Il Burian non è un semplice vento freddo, ma un fenomeno meteorologico unico, in grado di cambiare completamente il clima di un’intera area geografica. Si tratta di una corrente di aria gelida proveniente dalla Siberia, caratterizzata da venti secchi e impetuosi che abbassano drasticamente le temperature. La sua formazione è legata alla presenza di un vasto anticiclone russo-siberiano, un’area di alta pressione molto potente che, interagendo con una depressione posizionata più a ovest, dà vita a un “canale gelido” capace di spingersi verso sud-ovest. Quando il Burian si attiva, l’aria fredda compie un lungo viaggio, attraversando steppe, pianure e montagne prima di arrivare sulle nostre regioni. Le simulazioni modellistiche più recenti, in particolare quelle del GFS, indicano che questo canale gelido potrebbe estendersi per migliaia di chilometri, collegando la Siberia alla Puglia attraverso un percorso che include buona parte dell’Europa orientale e centrale. Una configurazione simile, se confermata, potrebbe portare non solo un crollo termico impressionante, ma anche nevicate diffuse. L’aria gelida, entrando in contatto con il Mar Adriatico e il Mar Ionio, potrebbe generare ciclogenesi esplosive, portando a nevicate fino in pianura. I primi effetti di questa dinamica potrebbero essere avvertiti già dopo il 3 febbraio, con un calo graduale delle temperature e i primi segnali di instabilità. Tuttavia, il picco dell’ondata di freddo sarebbe atteso intorno al 7/8 febbraio, quando il Burian potrebbe raggiungere il massimo della sua intensità. Le termiche estreme previste in quota (-12°C a 850 hPa e -35°C a 500 hPa) sono indicative della potenza di questa irruzione. Con queste condizioni, anche le pianure pugliesi potrebbero vedere i fiocchi di neve, un evento raro ma possibile in situazioni di questa portata. La Puglia, con la sua esposizione alle correnti da est, sarebbe una delle regioni più coinvolte. Le proiezioni attuali suggeriscono che Bari, Brindisi, Lecce e Taranto potrebbero sperimentare nevicate significative, specialmente nelle ore in cui l’umidità del mare interagisce con il gelo in arrivo. Anche le zone interne, come la Murgia e il Gargano, potrebbero trovarsi sotto accumuli importanti, trasformando il paesaggio in uno scenario tipicamente invernale. Ma il gelo non sarebbe confinato al Sud: anche le regioni del Centro e del Nord Italia potrebbero essere interessate da questa poderosa irruzione. L’Emilia-Romagna, le Marche e l’Abruzzo, per esempio, potrebbero trovarsi nel cuore dell’azione, con accumuli di neve abbondanti e temperature sotto lo zero per diversi giorni consecutivi. In queste aree, la combinazione tra il Burian e il contributo umido dell’Adriatico potrebbe creare condizioni ideali per intense nevicate. Naturalmente, ogni previsione a lungo termine richiede cautela. L’equilibrio configurativo che porta il Burian in Italia è estremamente delicato e piccoli cambiamenti nella posizione dei sistemi di alta e bassa pressione potrebbero modificare l’intensità o l’estensione del fenomeno. Tuttavia, l’attuale tendenza sembra puntare verso un evento di grande rilevanza meteorologica, che potrebbe entrare a pieno titolo negli annali dell’inverno 2025. L’idea di un’ondata di freddo così intensa, con termiche estreme e neve in pianura anche in Puglia, accende le speranze degli amanti della neve e dell’inverno. Al tempo stesso, invita alla prudenza: le prossime 48-72 ore saranno decisive per confermare o smentire gli scenari prospettati dai modelli. Una cosa è certa: l’inverno sembra pronto a ruggire, e il Burian, con il suo gelo siberiano, potrebbe essere il protagonista indiscusso delle prossime settimane. Leggi anche: Neve dalla Romagna alla Puglia, freddo dalla Russia Leggi anche: Freddo storico come nel 1956, quando potrà succedere? Leggi anche: Neve forte da Milano a Roma, ecco quando Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI