Meteo: l’inverno alla riscossa. Il ruggito del Leone bianco! Buran direzione Italia. Neve


di  Redazione, 28-01-2025 ore 19:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Febbraio, il mese in cui l’inverno spesso sferra il suo attacco più incisivo, sembra quest’anno pronto a lasciare il segno. Gli ultimi aggiornamenti modellistici parlano chiaro: dal 3 febbraio, l’Italia potrebbe trovarsi immersa in una fase di freddo e neve come non se ne vedevano da anni. Si tratta di un vero e proprio “ruggito del leone bianco”, un’immagine che rende perfettamente l’idea di un inverno che non vuole cedere il passo alla primavera e che, anzi, si prepara a tornare protagonista con tutta la sua potenza.

Il responsabile di questa svolta potrebbe essere il Burian, l’aria gelida siberiana che, secondo i modelli meteorologici come GEM, ECMWF e ICON, sembra intenzionata a muoversi verso l’Europa centrale e meridionale, colpendo anche l’Italia. Un evento non così comune, ma che quando si verifica lascia un’impronta indelebile. Il ruggito del leone bianco potrebbe manifestarsi sotto forma di nevicate diffuse, abbondanti e persistenti, accompagnate da un calo drastico delle temperature su gran parte del territorio italiano.

Ma cosa dobbiamo aspettarci concretamente? Innanzitutto, è importante sottolineare che i dettagli precisi sono ancora in fase di definizione. Le traiettorie esatte del nucleo gelido e l’intensità delle precipitazioni dipenderanno da piccoli movimenti nella configurazione atmosferica, ma i segnali attuali indicano un possibile impatto significativo, soprattutto a partire dal 3 febbraio. Il Burian, con il suo carico di aria fredda continentale, potrebbe generare uno scenario da vero e proprio inverno alla riscossa, con la neve pronta a scendere fino in pianura.

Le regioni più coinvolte, almeno stando agli ultimi aggiornamenti, potrebbero essere quelle del versante adriatico e del sud Italia. Qui, l’interazione tra l’aria gelida in arrivo dalla Siberia e i venti più umidi provenienti dal Mediterraneo potrebbe dar vita a nevicate intense e diffuse. Tuttavia, non è escluso che anche il nord e il versante tirrenico possano avere la loro dose di neve, specialmente in concomitanza con eventuali perturbazioni atlantiche che, entrando in contrasto con l’aria fredda, creerebbero il mix perfetto per precipitazioni nevose.

L’immagine del leone bianco richiama proprio la neve, aggressiva e poderosa, capace di trasformare paesaggi e città in autentici quadri invernali. Se queste proiezioni trovassero conferma, città come Milano, Bologna e persino Roma potrebbero svegliarsi sotto una coltre bianca, mentre i rilievi dell’Appennino centrale e meridionale potrebbero registrare accumuli significativi. Anche Napoli e Bari, spesso meno abituate a eventi nevosi di questa portata, potrebbero ritrovarsi a vivere uno scenario da cartolina.

Non possiamo non ricordare che eventi simili, in passato, hanno regalato momenti indimenticabili ma anche situazioni di disagio. Il 1985, ad esempio, fu un anno in cui il Burian portò gelo e neve su tutta l’Italia, creando difficoltà ma anche immagini che ancora oggi fanno parte della memoria collettiva. All’epoca, il freddo siberiano riuscì a bloccare intere città, ma regalò anche scenari suggestivi come quello del Colosseo coperto di neve o del Vesuvio imbiancato.

La configurazione atmosferica attuale sembra avere molte somiglianze con quell’anno storico. L’alta pressione sull’Atlantico potrebbe favorire la discesa di aria fredda direttamente dalla Siberia, creando una sorta di ponte ideale per il Burian. Questo significherebbe un impatto diretto sull’Italia, con temperature in crollo verticale e nevicate diffuse. Tuttavia, come sempre accade in meteorologia, è fondamentale seguire con attenzione gli aggiornamenti, poiché basta una piccola variazione per modificare completamente lo scenario.

Ciò che è certo è che l’inverno non sembra affatto intenzionato a lasciare spazio a un anticipo di primavera. Il ruggito del leone bianco, con la sua neve poderosa e infingarda, potrebbe essere il protagonista assoluto di questo febbraio. Le prossime settimane si preannunciano cruciali per comprendere l’esatta portata di questa ondata di gelo e neve. Gli occhi sono puntati sui modelli matematici, che giorno dopo giorno ci forniranno indicazioni più precise su quali saranno le aree maggiormente colpite e sull’intensità del fenomeno.

Intanto, l’attesa cresce e con essa la curiosità di sapere se l’inverno saprà davvero mantenere le promesse di questo inizio febbraio. Le premesse ci sono tutte, ora non resta che attendere e osservare l’evoluzione di questa possibile svolta meteorologica. Sarà davvero l’ora dell’inverno alla riscossa? Se così fosse, prepariamoci a vivere un febbraio da ricordare, con il ruggito del leone bianco pronto a lasciare la sua impronta sul nostro Paese.

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