Meteo: Burian furioso e Gelo imperante su tutta l’Italia. Ondata storica come nel 1985


di  Redazione, 28-01-2025 ore 06:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


I modelli matematici più accreditati stanno convergendo su una prospettiva che, se confermata, potrebbe riportare l’Italia al centro di un evento meteorologico storico. A partire dal 3 febbraio, infatti, il Burian, il temibile vento gelido di origine siberiana, sembra pronto a scatenare una furia glaciale su gran parte del nostro Paese. Questa possibile ondata di gelo si presenta con caratteristiche eccezionali, tanto da evocare i ricordi del leggendario inverno del 1985, quando l’Italia fu investita da una delle nevicate più intense del secolo.

Secondo i modelli GEM, ECMWF e UKMO, l’aria gelida di matrice siberiana si metterebbe in movimento già nei prossimi giorni, spinta da una configurazione emisferica favorevole. Il blocco atlantico e la formazione di un ponte di Weikoff tra l’anticiclone delle Azzorre e quello russo-siberiano sembrano creare il corridoio perfetto per l’afflusso di aria glaciale verso l’Europa e, successivamente, sull’Italia. Le temperature previste nel cuore di questa massa d’aria polare sono impressionanti: si parla di valori fino a -20°C a 850 hPa e di -38°C a 500 hPa, in grado di portare il gelo e la neve in pianura su gran parte del territorio nazionale.

Se tutto andasse come prospettato, il Burian potrebbe iniziare a farsi sentire già dal 3 febbraio, con i primi effetti avvertibili nelle regioni settentrionali e lungo il versante adriatico. La discesa dell’aria gelida si estenderebbe progressivamente verso il centro-sud, con un coinvolgimento di città come Bologna, Firenze, Roma e perfino Napoli e Bari. La caratteristica distintiva del Burian è il suo vento impetuoso, che trasporta masse d’aria gelida e secca, accompagnando spesso nevicate a carattere polveroso. Non sorprenderebbe quindi vedere strade e piazze italiane imbiancate in pochi minuti, con accumuli significativi anche in pianura.

Questo scenario evoca inevitabilmente i ricordi dell’inverno del 1985, uno degli eventi più estremi della storia meteorologica italiana. All’epoca, il Burian portò temperature eccezionalmente basse e nevicate abbondanti su gran parte del Paese. Milano, ad esempio, vide accumuli nevosi che paralizzarono la città, mentre Firenze fu coperta da un manto bianco di oltre 40 centimetri. Roma, poco abituata a eventi simili, si svegliò sotto una nevicata storica, con scene che sono rimaste impresse nella memoria collettiva. Anche il sud Italia fu interessato da condizioni eccezionali, con neve sulle coste pugliesi e in Calabria, fenomeni che normalmente si verificano solo in situazioni straordinarie.

Tornando al presente, la possibile ondata di gelo prevista per febbraio potrebbe avere caratteristiche simili. Le regioni adriatiche sembrano essere le più esposte, grazie alla traiettoria ideale dell’aria fredda, ma non si esclude un coinvolgimento significativo anche del versante tirrenico e delle isole maggiori. Gli accumuli nevosi, se confermati, potrebbero essere consistenti, con situazioni di disagio soprattutto nei centri urbani meno preparati a gestire tali eventi.

È importante sottolineare che, nonostante la convergenza dei principali modelli, siamo ancora in una fase in cui le incertezze restano elevate. La traiettoria esatta del Burian, l’intensità delle precipitazioni e le aree più colpite saranno elementi da valutare con maggiore precisione nei prossimi giorni. La meteorologia, soprattutto quando si parla di eventi estremi, richiede sempre un margine di prudenza, e non è raro vedere cambiamenti nei modelli all’ultimo momento.

Un aspetto interessante è il contesto climatico in cui questa possibile ondata di gelo si inserisce. Negli ultimi anni, fenomeni di questo tipo sono diventati sempre più rari a causa del riscaldamento globale, che tende a smorzare la portata degli eventi invernali più rigidi. Tuttavia, proprio per questo motivo, un ritorno del Burian su larga scala rappresenterebbe un evento eccezionale, in grado di attirare l’attenzione non solo degli appassionati di meteorologia ma anche del grande pubblico.

In conclusione, l’inizio di febbraio potrebbe riportare l’Italia sotto la morsa del gelo, con un Burian che, se confermato, rischia di diventare uno degli eventi più significativi degli ultimi decenni. Nevicate in pianura, temperature siderali e disagi sono tutti elementi da tenere in considerazione. Per ora, non resta che attendere ulteriori conferme dai modelli e prepararsi a seguire da vicino l’evolversi della situazione. Se il Burian manterrà la promessa, potremmo trovarci di fronte a un febbraio davvero indimenticabile.

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