Meteo: Ciclogenesi Nevosa Esplosiva dalla Romagna alla Puglia. Aria gelida dalla Russia in arrivo


di  Redazione, 27-01-2025 ore 10:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno sembra pronto a far parlare di sé con un evento che potrebbe segnare questa stagione: una ciclogenesi nevosa esplosiva in arrivo dalla Romagna alla Puglia. I modelli matematici, in particolare il GFS, indicano la possibilità che sin da lunedì 3 febbraio l’Italia possa essere coinvolta da un afflusso di aria gelida proveniente direttamente dalla Russia. Un fenomeno che, se confermato, non mancherà di lasciare il segno, con nevicate abbondanti anche a bassa quota.

Il ruolo dell’aria gelida dalla Russia

Quando si parla di eventi estremi come una ciclogenesi nevosa, è fondamentale comprendere l’origine dell’aria fredda che rende possibile il fenomeno. In questo caso, l’attenzione è puntata sulla Russia, dove si sta formando un nucleo di aria gelida con temperature particolarmente rigide a tutte le quote. Questo freddo intenso, trasportato da correnti orientali, potrebbe raggiungere il Mediterraneo centrale, impattando in maniera decisa sul nostro Paese. Secondo le ultime elaborazioni, l’interazione tra questa massa d’aria e il Mediterraneo potrebbe dar vita a una profonda ciclogenesi, ossia a un vortice depressionario in grado di generare precipitazioni nevose intense e persistenti.

Le zone più a rischio: Romagna e Adriatico in prima linea

Secondo GFS, tra le regioni maggiormente coinvolte da questo possibile evento troviamo la Romagna e l’intero versante adriatico, dalla Marche alla Puglia. Lungo la fascia costiera e nell’entroterra di queste regioni, l’interazione tra il freddo russo e l’umidità del Mediterraneo potrebbe dar vita a nevicate abbondanti, con accumuli significativi anche in pianura. Non è escluso che città come Rimini, Ancona, Pescara, Bari e Lecce possano svegliarsi sotto una coltre bianca, regalando uno spettacolo raro per molte di queste zone. Tuttavia, le dinamiche sono ancora in evoluzione, e molto dipenderà dalla precisione con cui il freddo riuscirà a penetrare verso sud.

Equilibrio sottile e incertezze da monitorare

Come spesso accade con fenomeni di questa portata, la configurazione è estremamente delicata. L’eventuale arrivo di aria mite da ovest o un rallentamento del flusso freddo potrebbero modificare sensibilmente lo scenario atteso. L’equilibrio, infatti, si gioca su dettagli minimi, che nei prossimi aggiornamenti potrebbero confermare o smentire l’impatto del freddo russo sull’Italia. Va inoltre considerato il ruolo del Mediterraneo, che con le sue acque ancora relativamente calde potrebbe amplificare le precipitazioni, aumentando però il rischio che la neve si trasformi in pioggia su alcune aree costiere.

Cosa potrebbe accadere lunedì 3 febbraio

Se gli ultimi aggiornamenti di GFS dovessero essere confermati, già dalla giornata di lunedì 3 febbraio potremmo assistere a un peggioramento significativo delle condizioni meteo, con l’arrivo delle prime nevicate sulle regioni del nord-est e sul medio Adriatico. Entro martedì, il freddo dovrebbe propagarsi verso sud, portando nevicate anche in Puglia e Basilicata. Le temperature potrebbero scendere ben al di sotto della media stagionale, con valori vicini o sotto lo zero anche in pianura.

Un evento che richiama gli inverni passati

Se confermato, questo episodio potrebbe ricordare i grandi eventi nevosi del passato, quando l’Italia veniva colpita da Burian o da masse d’aria gelida capaci di bloccare il Paese per giorni. Fenomeni come quello del 1985 o del 2012 sono ancora vivi nella memoria di molti, e l’eventualità di una ciclogenesi esplosiva di questo tipo non farebbe altro che riportare alla mente quelle immagini di città imbiancate e traffico paralizzato.

Prossimi aggiornamenti decisivi

Con l’equilibrio così sottile, è chiaro che i prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per comprendere meglio le dinamiche di questo possibile evento. La traiettoria del freddo russo, la formazione del vortice ciclonico e l’interazione con le acque del Mediterraneo saranno i fattori chiave da monitorare. Gli appassionati di neve e gli operatori del settore devono rimanere aggiornati, pronti a eventuali conferme o smentite.

La certezza, per ora, è che l’inverno sta mostrando tutto il suo potenziale, e l’Italia potrebbe essere protagonista di uno degli eventi più significativi della stagione.

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