di Redazione, 27-01-2025 ore 15:00 |
Le dinamiche atmosferiche degli ultimi giorni stanno catalizzando l’attenzione degli esperti meteo di tutta Europa. Il vortice polare, che solitamente agisce come una sorta di “scudo” per l’Artico, sembra entrare in una fase di forte crisi. Questo indebolimento potrebbe avere conseguenze dirette sul clima europeo e italiano, creando condizioni di gelo estremo e, come si suol dire, “pezzi di iceberg” pronti a scendere verso le medie latitudini. I primi effetti potrebbero manifestarsi già nelle prossime settimane, con un possibile ribaltone atmosferico a partire da febbraio. Cos’è il vortice polare e perché è in crisi Il vortice polare è una vasta area di bassa pressione situata sopra il Polo Nord, che racchiude al suo interno aria molto fredda. Durante l’inverno, quando il vortice è forte e compatto, il freddo rimane confinato alle alte latitudini. Tuttavia, se il vortice si indebolisce o si frammenta, le masse d’aria gelida possono fuoriuscire, spingendosi verso sud. Questo è esattamente ciò che sembra stia accadendo. I modelli matematici indicano un indebolimento significativo del vortice polare, causato da una serie di fattori tra cui riscaldamenti stratosferici improvvisi (Sudden Stratospheric Warming) e dinamiche di blocco atmosferico. Questa combinazione potrebbe portare a una discesa di aria artica e siberiana, capace di colpire prima l’Europa e poi l’Italia. L’effetto “pezzi di iceberg” in Europa e Italia Quando il vortice polare si frammenta, l’aria gelida scende verso sud come una serie di “pezzi” separati, che si distribuiscono a macchia di leopardo sul continente. Questo fenomeno, spesso descritto come un “effetto domino”, può causare episodi di gelo estremo e nevicate eccezionali anche in aree non abituate a queste condizioni. Cosa aspettarsi in Italia: gelo e neve diffusi Le proiezioni attuali indicano che l’Italia potrebbe essere interessata da un’ondata di freddo che porterebbe temperature rigide e nevicate diffuse. Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe accadere: Le nevicate storiche legate al vortice polare Eventi simili a quello che potrebbe verificarsi a febbraio non sono nuovi per l’Italia. Negli ultimi decenni, diverse irruzioni fredde legate alla crisi del vortice polare hanno portato condizioni invernali estreme sul nostro Paese: Se le proiezioni attuali troveranno conferma, febbraio 2025 potrebbe aggiungersi a questa lista, regalando un altro evento meteorologico straordinario. Tutto da verificare: il ruolo della meteorologia Nonostante le previsioni siano chiare, è importante ricordare che la meteorologia è una scienza complessa e dinamica. Le configurazioni che portano il gelo sull’Italia dipendono da una serie di fattori che possono cambiare rapidamente. Per questo motivo, è fondamentale seguire gli aggiornamenti dei modelli nei prossimi giorni, per capire se questo scenario troverà conferma. Un febbraio che potrebbe fare la storia Se il vortice polare continuerà a indebolirsi, l’Italia potrebbe vivere un febbraio dominato da gelo e neve, con condizioni che non si verificano spesso. I “pezzi di iceberg” in arrivo dall’Artico potrebbero trasformare il nostro Paese in un paesaggio invernale unico, portando un vero e proprio assaggio di Siberia fino alle nostre latitudini. Le prossime settimane saranno decisive per capire se questo scenario si concretizzerà. Nel frattempo, non resta che aspettare e osservare l’evoluzione di un inverno che sembra avere ancora molte sorprese in serbo. Leggi anche: Gelo siberiano a Roma, Napoli e Firenze Leggi anche: Buran a Milano, Torino e Val Padana Leggi anche: Neve in Puglia, Bari, Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
• Europa: I primi segnali di questo cambiamento potrebbero manifestarsi già sull’Europa settentrionale e orientale. Paesi come Germania, Polonia e Scandinavia potrebbero vedere un drastico calo delle temperature, con valori ben al di sotto della media stagionale. Anche Francia e Regno Unito potrebbero essere coinvolti, specialmente nelle zone più interne.
• Italia: Dopo aver attraversato l’Europa, i “pezzi di iceberg” potrebbero raggiungere il nostro Paese, con effetti significativi soprattutto a partire dal 5/6 febbraio. Le regioni più colpite sarebbero quelle del Nord e del Centro, ma il freddo potrebbe estendersi anche al Sud, portando gelo e neve su gran parte del territorio.
• Nord Italia: La Pianura Padana sarà uno dei fulcri di questa irruzione gelida. Le temperature potrebbero scendere di diversi gradi sotto lo zero, con valori minimi intorno ai -5°C o inferiori. La neve potrebbe interessare non solo le aree montane, ma anche le pianure e le città principali come Milano, Torino e Bologna.
• Centro Italia: Anche il Centro potrebbe vedere un netto calo termico, con nevicate che potrebbero raggiungere città come Firenze, Perugia e persino Roma. L’Appennino centrale sarà il cuore delle nevicate più intense, ma i fiocchi potrebbero scendere anche a quote più basse.
• Sud Italia: Il Sud, spesso meno coinvolto da eventi di questo tipo, potrebbe comunque risentire del gelo in arrivo. Regioni come Puglia, Basilicata e Calabria potrebbero vedere neve a bassa quota, mentre le coste potrebbero sperimentare un calo termico significativo.
• Febbraio 1956: Uno degli inverni più rigidi del secolo, con nevicate diffuse e accumuli record su gran parte dell’Italia.
• Gennaio 1985: L’irruzione artica colpì duramente il Nord Italia, con temperature polari e nevicate abbondanti su Milano e Torino.
• Febbraio 2012: Una delle ultime grandi ondate di freddo, con neve che imbiancò Roma, Napoli e persino Bari.