di Redazione, 26-01-2025 ore 07:15 |
I modelli matematici continuano a sfornare aggiornamenti a dir poco inquietanti per l’inizio di febbraio. Dopo un mese di gennaio caratterizzato da un’alternanza tra spunti miti e qualche incursione fredda ma tutto sommato moderata, sembra che lo scenario possa mutare radicalmente con l’ingresso in scena di un vero e proprio nucleo di aria gelida di origine siberiana. Il protagonista di questo ribaltone meteorologico è il modello canadese Gem, che propone una dinamica esplosiva per il periodo successivo al 3 febbraio. Secondo le ultime simulazioni, un nucleo gelido con temperature estreme, che raggiungono i -20°C a 850 hPa e addirittura i -38°C a 500 hPa, si metterà in movimento dalle profondità della Russia, probabilmente dalla Siberia, per dirigersi verso l’Europa. Questo cuore di gelo, accompagnato da un vasto carico di energia, promette di destabilizzare completamente l’atmosfera del continente, con effetti che si preannunciano devastanti in termini di eventi estremi, specialmente nevosi. Il primo impatto sarà avvertito nei Paesi dell’Europa orientale, dove le temperature miti degli ultimi giorni creeranno un contrasto termico impressionante con l’aria gelida in arrivo. Questo scontro tra masse d’aria genererà un’intensa attività ciclonica, che potrebbe sfociare in vere e proprie tempeste di neve. Precipitazioni copiose e venti impetuosi caratterizzeranno questa fase iniziale, portando disagi significativi in diverse aree. Ma l’Italia non resterà fuori da questo quadro. Sempre secondo il modello Gem, il nucleo gelido troverà la strada aperta per raggiungere anche il nostro Paese. La configurazione attuale vede l’anticiclone delle Azzorre in posizione defilata verso l’Atlantico, creando un corridoio ideale per il flusso di aria gelida verso il Mediterraneo. Questo scenario aprirebbe le porte a un’ondata di maltempo invernale che potrebbe colpire diverse regioni italiane, con particolare attenzione al versante adriatico. Marche, Abruzzo, Molise e Puglia sembrano essere le zone più esposte alle nevicate, ma non si esclude l’interessamento del nord Italia e del Tirreno. Se le previsioni si confermassero, la neve potrebbe cadere abbondante fino a quote pianeggianti, grazie all’intensità del freddo in arrivo. Le regioni del centro-sud, che negli ultimi anni hanno visto nevicate sempre più sporadiche, potrebbero invece essere le principali protagoniste di questo evento eccezionale. Tuttavia, l’incertezza è ancora alta, e il quadro potrebbe subire modifiche con i prossimi aggiornamenti. Per quanto riguarda il nord Italia, la possibilità di neve resta più legata all’interazione tra il gelo in discesa e le eventuali infiltrazioni di aria umida atlantica. Situazioni di questo tipo potrebbero favorire precipitazioni nevose anche su città come Bologna, Milano e Torino, che da tempo aspettano di vivere un episodio nevoso significativo. D’altra parte, il versante tirrenico potrebbe vedere meno accumuli a causa delle dinamiche atmosferiche, ma non sono da escludere sorprese. Un aspetto da tenere sotto controllo è l’energia intrinseca di questo nucleo gelido. Temperature così basse a quote medie e alte, combinate con il passaggio sopra un terreno relativamente mite come quello del Mediterraneo, potrebbero scatenare fenomeni particolarmente violenti. Temporali nevosi, raffiche di vento gelido e accumuli eccezionali sono tutti scenari possibili, specie nelle aree dove il contrasto termico sarà più marcato. Come spesso accade con fenomeni di questa portata, sarà fondamentale monitorare costantemente gli aggiornamenti dei modelli matematici. Al momento, Gem sembra avere le idee più chiare, ma anche ECMWF e GFS iniziano a proporre configurazioni simili, seppur con alcune differenze sui dettagli. La traiettoria precisa del nucleo gelido e l’esatta disposizione delle masse d’aria saranno decisivi per capire quali aree dell’Italia saranno maggiormente coinvolte e con quale intensità. In conclusione, febbraio sembra voler riportare l’inverno al centro della scena con un evento che, se confermato, potrebbe rimanere negli annali. Non resta che attendere ulteriori sviluppi per capire se davvero ci saranno tempeste di neve anche sull’Italia, e soprattutto quali saranno le zone più colpite. La certezza è che il mese più corto dell’anno si prospetta tutt’altro che banale. ECCO LE MAPPE DI GEM Leggi anche: Irruzione Artica a febbraio con Neve in Pianura Leggi anche: Ecco il BURAN di FEBBRAIO con GELO estremo Leggi anche: Freddo e NEVE sconvolgeranno Europa e Italia Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI