di Redazione, 26-01-2025 ore 15:00 |
Le ultime proiezioni di ECMWF AIFS, il sofisticato modello meteorologico europeo potenziato dall’intelligenza artificiale, stanno facendo discutere gli esperti. L’aggiornamento appena rilasciato è a dir poco inquietante per l’Italia: si prevede un febbraio dominato dal gelo estremo e dalla neve, con condizioni che potrebbero ricordare gli inverni più rigidi del passato. Secondo questa proiezione, il periodo più critico si collocherebbe tra il 4/5 e il 14/15 febbraio, con continui afflussi di aria fredda provenienti da est, capaci di portare neve su tutto il Paese, dalla Pianura Padana alle coste meridionali, anche se in momenti alterni. ECMWF AIFS: l’aggiornamento da paura L’intelligenza artificiale alla base del modello ECMWF ha elaborato scenari basati sull’interazione di più fattori meteorologici. La combinazione tra un vortice polare instabile e un anticiclone ben posizionato sulla Scandinavia o sull’Atlantico settentrionale creerebbe un corridoio perfetto per il trasporto di masse d’aria gelida di origine siberiana verso l’Europa centrale e il Mediterraneo. Il dato più rilevante riguarda proprio l’Italia, che secondo queste previsioni sarebbe interessata da una sequenza di irruzioni fredde. Il primo impulso freddo, atteso già dopo il 4 febbraio, potrebbe portare le prime nevicate in pianura al Nord, con un successivo peggioramento che coinvolgerebbe progressivamente anche il Centro-Sud nei giorni successivi. Neve e gelo in crescendo: il possibile scenario Se le proiezioni di ECMWF AIFS si avverassero, l’Italia potrebbe vivere un febbraio dominato da neve e gelo in crescendo, con un aumento progressivo dell’intensità e della diffusione dei fenomeni. Ecco cosa potrebbe accadere nelle diverse aree del Paese: Un febbraio che potrebbe fare storia Le proiezioni di ECMWF AIFS suggeriscono che il freddo e la neve non sarebbero episodi isolati, ma una caratteristica dominante di tutto il mese di febbraio. La persistenza delle correnti fredde da est, alimentate da un vortice polare poco compatto, creerebbe un pattern atmosferico favorevole al gelo estremo. Secondo il modello, la neve potrebbe fare la sua comparsa in modo intermittente ma diffuso, alternandosi tra Nord, Centro e Sud. Questo significherebbe che, per gran parte del mese, l’Italia sarebbe sotto la morsa di un inverno rigido e intenso, con temperature ben al di sotto della media stagionale. Il ricordo degli inverni passati Se questo scenario si concretizzasse, febbraio 2025 potrebbe essere paragonato agli inverni storici che hanno segnato la memoria collettiva degli italiani. Eventi come il 1956, il 1985 e il più recente 2012 videro l’Italia colpita da ondate di gelo e neve che paralizzarono molte città, ma regalarono anche immagini indimenticabili di paesaggi innevati e atmosfere da fiaba. Nel 1956, ad esempio, Roma fu coperta da una coltre di neve che paralizzò la città per giorni, mentre la Pianura Padana sperimentò accumuli record. Nel 1985, il freddo polare portò temperature sotto zero per settimane, trasformando l’Italia in un Paese nordico. E nel 2012, una serie di irruzioni fredde colpì l’intera Penisola, portando nevicate fino alle coste. Cosa potrebbe accadere nelle diverse fasi Il periodo dal 4 al 15 febbraio potrebbe essere suddiviso in più fasi, con diverse ondate di freddo che si alternerebbero, intensificando il gelo e le nevicate. Durante le prime giornate, il Nord sarebbe il protagonista, con neve abbondante in pianura e temperature rigide. Successivamente, il freddo si sposterebbe verso il Centro-Sud, portando nevicate a bassa quota anche in aree solitamente meno esposte. Incertezza e monitoraggio costante Va detto che, nonostante le proiezioni di ECMWF AIFS siano estremamente dettagliate, la meteorologia rimane una scienza caratterizzata da incertezze, soprattutto quando si tratta di eventi così complessi. Il comportamento del vortice polare e la posizione dell’anticiclone saranno determinanti per capire se il gelo e la neve previsti si concretizzeranno realmente. Gli esperti invitano quindi a seguire gli aggiornamenti nei prossimi giorni, per capire se l’Italia dovrà davvero prepararsi a un febbraio da brividi. Un dato, però, è certo: se queste previsioni fossero confermate, ci troveremmo di fronte a un mese invernale indimenticabile, capace di regalare paesaggi mozzafiato e temperature da record. Leggi anche: Irruzione Artica a febbraio con Neve in Pianura Leggi anche: Ecco il BURAN di FEBBRAIO con GELO estremo Leggi anche: Freddo e NEVE sconvolgeranno Europa e Italia Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
• Nord Italia: La Pianura Padana sarebbe la prima a risentire degli effetti del freddo. Città come Milano, Torino e Bologna potrebbero vedere la neve cadere già nella prima fase dell’irruzione. Gli accumuli sarebbero più consistenti nelle zone periferiche e collinari, ma anche i centri urbani potrebbero imbiancarsi, regalando scenari invernali spettacolari.
• Centro Italia: A seguire, il freddo si estenderebbe verso il Centro, coinvolgendo città come Firenze, Perugia e Roma. In queste zone, la neve potrebbe cadere a bassa quota, con accumuli significativi soprattutto lungo l’Appennino centrale.
• Sud Italia: Anche il Sud sarebbe coinvolto, sebbene con modalità differenti. Le correnti fredde, interagendo con l’umidità del Mediterraneo, potrebbero generare nevicate sulle colline e, in alcuni casi, anche lungo le coste. Bari, Napoli e persino Palermo potrebbero vedere i fiocchi cadere, soprattutto durante i picchi di freddo più intensi.