Meteo: Italia sotto zero nel giro di pochissimo tempo. Vagonate di Neve


di  Redazione, 26-01-2025 ore 09:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Quando si parla del Buran, si fa riferimento a uno dei fenomeni meteorologici più estremi e spettacolari che possono colpire l’Italia. Questo vento gelido, che nasce nelle vaste steppe della Siberia, è capace di trasportare masse d’aria continentale incredibilmente fredde, trasformando il clima italiano in poche ore. Il risultato è uno scenario che sembra arrivare direttamente dai racconti degli inverni più rigidi: temperature che crollano sotto zero in un batter d’occhio e vagonate di neve che imbiancano pianure e colline in maniera rapida e intensa.

L’arrivo del Buran non è un evento frequente, ma quando accade lascia sempre il segno. E febbraio potrebbe essere uno di quei mesi in cui il Generale Inverno, con il suo gelido alleato siberiano, decide di calare sull’Italia, portando neve, gelo e paesaggi da fiaba. Vediamo cosa accade quando il Buran fa il suo ingresso e perché questo febbraio potrebbe essere teatro di un simile evento.

Cosa accade quando arriva il Buran

Il Buran è un vento che non si limita a portare freddo: è un vero e proprio cambiamento radicale del clima. Quando l’aria continentale siberiana riesce a spingersi fino all’Italia, i suoi effetti si fanno sentire immediatamente. Le temperature subiscono un crollo verticale, passando da valori positivi a ben sotto lo zero nel giro di pochissimo tempo. Questa transizione repentina è ciò che rende il Buran così particolare e, per certi versi, così temuto.

Ma il freddo non è l’unico protagonista. Quando il Buran si scontra con le masse d’aria più umide presenti nel Mediterraneo, si innescano precipitazioni nevose diffuse e abbondanti. È in queste condizioni che si verificano le cosiddette “vagonate di neve”, ovvero accumuli importanti che coprono non solo le montagne, ma anche le pianure e, in alcuni casi, persino le coste.
    •    Temperature sotto zero: L’aria gelida siberiana è così densa e fredda da penetrare velocemente in tutto il territorio italiano. Le minime scendono spesso sotto i -5°C in pianura e possono toccare i -10°C nelle zone interne. Le massime, anche durante il giorno, restano congelate sotto lo zero, creando un clima che si avvicina a quello delle latitudini più settentrionali d’Europa.
    •    Neve in pianura e sulle coste: Il Buran è in grado di portare neve fin nei luoghi meno abituati a questo tipo di fenomeno. Pianure come la Val Padana vengono spesso ricoperte da accumuli significativi, ma è lungo le coste che il fenomeno diventa più sorprendente. Città come Rimini, Bari o persino Napoli possono assistere a fiocchi di neve grazie all’interazione tra l’aria fredda e l’umidità marina.

L’effetto lampo del Buran: come cambia l’Italia in poche ore

Una delle caratteristiche più affascinanti del Buran è la velocità con cui riesce a trasformare il clima di un’intera nazione. Quando il vento siberiano irrompe sull’Italia, l’abbassamento delle temperature è così rapido da sorprendere anche chi è abituato agli sbalzi invernali. Il freddo arriva senza preavviso, e in poche ore la pioggia si trasforma in neve, imbiancando città, campagne e montagne in modo quasi improvviso.

Questo fenomeno è reso possibile dalla potenza dell’aria continentale, che riesce a spingersi con forza attraverso i Balcani, superando le barriere naturali come le Alpi Dinariche. Una volta entrata nel Mediterraneo, quest’aria fredda trova le condizioni ideali per generare instabilità atmosferica, che si traduce in nevicate abbondanti e diffuse.

Febbraio: possibilità che il Buran arrivi

Guardando alle tendenze per febbraio, i modelli meteorologici non escludono la possibilità che il Buran faccia il suo ritorno in Italia. Le prime settimane del mese potrebbero essere segnate da un cambio di configurazione atmosferica, con l’alta pressione che si sposta verso il nord Europa e lascia spazio all’arrivo delle correnti fredde siberiane.

Secondo le proiezioni attuali, il periodo più a rischio per l’arrivo del Buran sarebbe quello dopo il 4/5 febbraio. In questa finestra temporale, l’Italia potrebbe sperimentare un’ondata di gelo capace di portare nevicate diffuse e temperature rigide su gran parte del territorio. Le regioni più colpite sarebbero:
    •    Nord Italia: Qui le temperature crollerebbero rapidamente, e la neve potrebbe cadere abbondante sulla Pianura Padana, con accumuli significativi anche in città come Milano, Torino e Bologna.
    •    Centro Italia: L’Appennino centrale vedrebbe nevicate copiose, ma anche città come Firenze e Roma potrebbero assistere a fiocchi di neve, specialmente durante le ore più fredde.
    •    Sud Italia: L’aria fredda potrebbe spingersi fino alle coste del Tirreno e dell’Adriatico, portando neve a bassa quota su Campania, Puglia e Basilicata.

Un fenomeno raro, ma spettacolare

L’arrivo del Buran è sempre un evento eccezionale, capace di trasformare l’Italia in poche ore. Le immagini di città come Napoli o Bari imbiancate dalla neve sono la testimonianza di quanto sia potente e suggestivo questo vento siberiano. Sebbene il fenomeno non sia frequente, quando accade lascia un ricordo indelebile, sia per la sua intensità che per la rapidità con cui cambia il volto del nostro Paese.

Se febbraio 2025 dovesse davvero vedere il ritorno del Buran, ci troveremmo di fronte a uno scenario spettacolare e allo stesso tempo impegnativo, con vagonate di neve e temperature sotto zero a fare da protagoniste. Restiamo in attesa dei prossimi aggiornamenti, pronti a scoprire se il Generale Inverno deciderà di farci visita con tutta la forza del Buran.

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