Meteo: ecco il Generale Buran dalla Siberia. Italia spazzata via da Tempeste di Neve a febbraio


di  Redazione, 26-01-2025 ore 08:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Febbraio potrebbe portare l’inverno più autentico e rigido che molti aspettavano. Gli ultimi aggiornamenti dai modelli matematici mostrano segnali che non lasciano spazio a dubbi: il Buran, il vento gelido delle steppe siberiane, potrebbe fare il suo ingresso in Italia già dopo il 4/5 febbraio. La possibilità che questo vento glaciale riesca a spingersi verso il Mediterraneo rappresenta un fenomeno raro ma estremamente intenso, con conseguenze che potrebbero colpire coste, pianure e montagne con neve abbondante e temperature estremamente rigide.

Cos’è il Buran e perché è così temuto

Il Buran è un vento gelido che nasce nelle vaste steppe siberiane, dove le temperature possono scendere fino a -50°C. Questo vento trasporta aria fredda e secca per migliaia di chilometri, spingendosi verso occidente quando le condizioni atmosferiche lo permettono. Quando il Buran riesce a raggiungere l’Europa, porta con sé un vero e proprio stravolgimento del clima, con un drastico abbassamento delle temperature e nevicate significative, anche a quote molto basse.

Il suo arrivo sull’Italia non è così frequente, a causa delle barriere orografiche presenti lungo i Balcani, che spesso ostacolano la discesa del vento gelido verso il Mediterraneo. Tuttavia, quando queste barriere vengono superate, il gelo del Buran si abbatte sul nostro Paese con una potenza tale da provocare nevicate persino sulle coste e temperature che possono scendere ben al di sotto dello zero, anche in pianura.

Febbraio: il mese perfetto per il gelo siberiano

Secondo i meteorologi, le prime avvisaglie di una possibile irruzione del Buran sono già visibili nei modelli atmosferici per la seconda settimana di febbraio. Dopo il 4/5 del mese, una massa d’aria fredda di origine siberiana potrebbe scendere verso l’Europa centrale, coinvolgendo in pieno anche l’Italia. Questa configurazione sarebbe favorita dalla presenza di un anticiclone stazionario sulla Scandinavia o sul Regno Unito, che bloccherebbe le correnti atlantiche, favorendo invece il movimento dell’aria gelida verso sud.

Nevicate diffuse su coste e pianure

L’eventuale arrivo del Buran porterebbe nevicate su gran parte d’Italia, dalle coste alle pianure, con accumuli che potrebbero risultare significativi. Le zone più colpite sarebbero:
    •    Nord Italia: La Pianura Padana sarebbe il primo bersaglio del Buran, con neve che potrebbe imbiancare città come Milano, Torino, Bologna e Verona. Gli accumuli sarebbero consistenti, grazie alla presenza del cosiddetto “cuscino freddo” che si forma quando l’aria gelida rimane intrappolata tra le Alpi e l’Appennino.
    •    Centro Italia: Anche qui il gelo si farebbe sentire in modo intenso, con neve che potrebbe scendere fino a quote pianeggianti. Firenze, Perugia e persino Roma potrebbero vedere i fiocchi cadere, trasformando le città in scenari da cartolina.
    •    Sud Italia: Le regioni meridionali non sarebbero escluse da questo fenomeno. L’aria fredda, attraversando il Mediterraneo, raccoglierebbe umidità, generando nevicate su colline e pianure. Bari, Napoli e persino Palermo potrebbero essere interessate, con accumuli più consistenti nelle zone interne.

Temperature rigide e gelo diffuso

Oltre alla neve, il vero protagonista sarebbe il gelo. Le temperature subirebbero un crollo verticale, con minime che potrebbero raggiungere i -10°C in pianura al Nord e valori sotto lo zero anche al Centro-Sud. Le giornate più fredde vedrebbero le massime difficilmente superare lo zero, creando condizioni di ghiaccio diffuse su strade e superfici.

Il vento del Buran, inoltre, accentuerebbe ulteriormente la sensazione di freddo, con raffiche che potrebbero superare i 50-60 km/h, soprattutto lungo le coste adriatiche e in montagna. Questa combinazione di neve, gelo e vento rappresenterebbe un test impegnativo per infrastrutture e popolazione.

Un ritorno al passato: il Buran negli inverni storici

Eventi simili si sono già verificati in passato, lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva. Il febbraio del 1956, ad esempio, vide l’arrivo del Buran con un’irruzione gelida che coprì l’Italia di neve, raggiungendo persino le coste tirreniche e adriatiche. Più recentemente, nel 2012, il gelo siberiano causò nevicate record in molte città italiane, creando disagi ma anche scenari mozzafiato.

Cosa aspettarsi a febbraio

Se il Buran dovesse effettivamente colpire l’Italia, febbraio si trasformerebbe in un mese dominato dal gelo e dalla neve. Le previsioni attuali indicano un’elevata possibilità di nevicate diffuse, ma la vera incognita riguarda l’intensità del fenomeno e le zone più colpite. La configurazione atmosferica, al momento, lascia aperta la porta a scenari estremi, che potrebbero rendere questo febbraio uno dei mesi più freddi e nevosi degli ultimi anni.

Conclusioni

L’arrivo del Buran è sempre un evento straordinario, capace di trasformare il clima italiano in poche ore. Se le condizioni atmosferiche continueranno a evolversi come suggeriscono i modelli, febbraio 2025 potrebbe essere ricordato come il mese in cui il gelo siberiano ha spazzato via l’Italia con tempeste di neve e temperature rigide. Restiamo in attesa dei prossimi aggiornamenti, pronti a capire se il Generale Buran deciderà di scendere in campo.

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