Meteo: Neve su Coste e Pianure. Le condizioni perfette per imbiancare da Nord a Sud


di  Redazione, 25-01-2025 ore 20:15      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Non è facile che la neve riesca a raggiungere coste e pianure in Italia, ma quando si creano le condizioni giuste, lo spettacolo è assicurato. Perché ciò accada, servono una serie di fattori atmosferici che devono incastrarsi alla perfezione, creando quella combinazione rara che permette al freddo e alla neve di avvolgere tutto il territorio nazionale, da nord a sud. Una configurazione di questo tipo richiama alla memoria eventi storici come quello del 1956, quando l’Italia fu coperta da un manto bianco in modo quasi uniforme, lasciando un segno indelebile nella storia meteorologica del nostro Paese.

Le condizioni ideali per la neve su coste e pianure

Affinché la neve possa spingersi fino alle coste e alle pianure, sono necessarie due condizioni fondamentali: aria gelida e instabilità atmosferica. Questi due elementi devono essere presenti simultaneamente, e la loro combinazione crea l’ambiente perfetto per le nevicate.
    1.    L’arrivo di aria gelida: Perché la neve arrivi al livello del mare o in pianura, è indispensabile che una massa di aria molto fredda, di origine artica o siberiana, riesca a raggiungere l’Italia. Questa aria gelida, caratterizzata da temperature di molti gradi sotto lo zero, deve abbassare drasticamente i valori termici su tutto il territorio, garantendo il raffreddamento necessario anche negli strati più bassi dell’atmosfera.
    2.    L’instabilità atmosferica: L’aria fredda, da sola, non basta. Perché si formino le precipitazioni nevose, è necessaria l’interazione tra il gelo e una massa d’aria più mite e umida. Questa interazione genera instabilità, che si traduce in nevicate quando le temperature al suolo sono sufficientemente basse.
    3.    La traiettoria ideale delle correnti: Per imbiancare l’intera Penisola, da nord a sud, l’aria fredda deve giungere sull’Italia con la traiettoria giusta. Solitamente, il percorso ideale è quello che vede l’aria gelida scivolare dai Balcani o dalla Siberia, attraversando l’Adriatico. Questo permette alle correnti di raffreddarsi ulteriormente e di raccogliere umidità, amplificando il potenziale per le nevicate.
    4.    Alta pressione sul Nord Europa: La presenza di un anticiclone ben posizionato sulle isole britanniche o sulla Scandinavia è un altro ingrediente essenziale. Questo blocca le correnti miti atlantiche e spinge verso sud le masse d’aria fredda, indirizzandole direttamente verso il Mediterraneo.

L’evento del 1956: un inverno leggendario

Il 1956 è l’anno che tutti gli appassionati di meteorologia ricordano come uno degli inverni più rigidi e nevosi della storia recente. Le condizioni che si crearono in quel febbraio furono un esempio perfetto di ciò che serve per portare neve su coste e pianure.

L’anticiclone delle Azzorre si spostò verso nord, posizionandosi tra l’Inghilterra e la Scandinavia. Questo spostamento creò un vero e proprio corridoio per le correnti siberiane, che invasero l’Europa occidentale e il Mediterraneo. L’aria gelida incontrò l’umidità del Tirreno e dell’Adriatico, generando nevicate abbondanti e diffuse. Da Milano a Roma, da Napoli a Bari, l’Italia fu avvolta in un inverno straordinario, con temperature eccezionalmente basse e accumuli di neve anche in città solitamente poco abituate a simili fenomeni.

Un elemento chiave di quell’evento fu la persistenza del freddo: l’ondata gelida durò per settimane, permettendo alla neve di mantenersi al suolo e di accumularsi ulteriormente con ogni nuova precipitazione. In molte città, i fiocchi arrivarono persino sulle coste, un fenomeno che, ancora oggi, viene ricordato con stupore.

Possibilità per febbraio 2025

Sebbene ogni evento meteorologico sia unico, le condizioni attuali lasciano intravedere la possibilità di configurazioni simili per febbraio 2025. I modelli matematici indicano che, dopo il 5/6 febbraio, una massa di aria fredda di origine siberiana potrebbe dirigersi verso l’Italia, creando un contesto favorevole per nevicate diffuse.

Le regioni adriatiche sarebbero le prime a essere colpite, con nevicate che potrebbero spingersi fino alle coste. Da Rimini a Bari, passando per Pescara e Ancona, i fiocchi potrebbero coprire città e campagne, trasformando il paesaggio in una distesa bianca. Anche il Tirreno potrebbe vedere neve a quote bassissime, specie in Toscana, Lazio e Campania, mentre il Nord Italia, già raffreddato da giorni di gelo, assisterebbe a nevicate copiose in pianura.

Imbiancare da nord a sud: uno spettacolo raro

Quando la neve riesce a raggiungere coste e pianure su tutto il territorio nazionale, da nord a sud, si tratta sempre di un evento eccezionale. La combinazione di freddo polare, instabilità atmosferica e correnti ben direzionate può creare scenari spettacolari, regalando paesaggi incantati e momenti indimenticabili.

Se le proiezioni per febbraio 2025 saranno confermate, potremmo trovarci di fronte a un evento simile a quello del 1956. Le prossime settimane saranno cruciali per monitorare l’evoluzione del vortice polare e delle correnti fredde. L’Italia potrebbe prepararsi a un febbraio memorabile, con neve su coste e pianure e temperature in grado di ricordare i grandi inverni del passato.

Leggi anche: GELO e NEVE imminenti sull'ITALIA. Ecco perchè

Leggi anche: NEVE a FEBBRAIO da PESCARA a BARI e poi MILANO e TORINO

Leggi anche: ecco il BURAN sulla PUGLIA. NEVE a BARI e le altre città pugliesi

Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI




LEGGI ANCHE