Meteo: Italia colpita Subito da Gelo e Neve con Termiche Estreme. Ecco cosa deve accadere


di  Redazione, 24-01-2025 ore 06:20      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’Italia, con il suo clima temperato, raramente è teatro di ondate di freddo estremo paragonabili a quelle che colpiscono i paesi dell’Europa orientale o settentrionale. Tuttavia, ci sono momenti in cui il gelo e la neve riescono a invadere il nostro Paese con una rapidità sorprendente, trasformandolo in un paesaggio invernale tipico delle latitudini più settentrionali. Perché questo accada, devono verificarsi condizioni atmosferiche molto specifiche, guidate da una delle forze più potenti dell’inverno: il Buran, il vento gelido delle steppe siberiane.

Il Buran: il gelo siberiano che può trasformare l’Italia

Il Buran è un vento gelido di origine siberiana che nasce nelle immense steppe dell’Asia centrale, dove le temperature scendono spesso ben al di sotto dei -40°C durante i mesi invernali. Questo vento trasporta con sé masse d’aria estremamente fredde, che possono percorrere migliaia di chilometri attraverso il continente euroasiatico. Il cuore gelido del Buran, se ben indirizzato, può raggiungere il Mediterraneo, portando con sé un calo drastico delle temperature e, in molti casi, nevicate significative.

Perché il Buran riesca a colpire l’Italia, deve superare una serie di ostacoli geografici e meteorologici. Le catene montuose dinariche, situate lungo la costa adriatica dei Balcani, rappresentano una delle principali barriere naturali. Questi rilievi, che si estendono da nord a sud, tendono a bloccare l’aria fredda in arrivo da est, costringendola a deviare verso altre aree d’Europa. Tuttavia, quando il vento siberiano è particolarmente intenso, riesce a scavalcare questa barriera, irrompendo con forza sul bacino del Mediterraneo e aprendo la strada al gelo e alla neve anche sull’Italia.

Le condizioni necessarie per il gelo e la neve

Affinché l’Italia venga colpita da un’ondata di gelo e neve, devono verificarsi alcune condizioni chiave:

1. Correnti fredde da est: L’arrivo del freddo in Italia dipende spesso dalla capacità dell’aria siberiana di spingersi verso ovest, attraversando i Balcani. Queste correnti, cariche di freddo, devono riuscire a penetrare nel Mediterraneo, dove incontrano masse d’aria più umide che favoriscono la formazione di neve.

2. Bassa pressione sul Mediterraneo: Una depressione ben posizionata sul Tirreno o sull’Adriatico aiuta a richiamare le correnti fredde, intensificando l’instabilità atmosferica. Questa combinazione crea le condizioni ideali per le nevicate, anche a quote basse.

3. Alta pressione sull’Europa settentrionale: L’anticiclone sulla Scandinavia o sulle Isole Britanniche è fondamentale per bloccare le correnti atlantiche miti, indirizzando invece l’aria gelida verso l’Europa centrale e meridionale.

4. Una traiettoria favorevole del Buran: Per raggiungere l’Italia, il vento siberiano deve mantenere una direzione precisa, scivolando lungo l’Europa orientale e attraversando l’Adriatico. Solo in questo modo riesce a portare il gelo fino alle coste italiane.

Il cambiamento climatico e le nevicate in calo

Negli ultimi anni, fenomeni di questo tipo sono diventati sempre più rari. Zone notoriamente predisposte alla neve, come la Pianura Padana e Milano, hanno visto un drastico calo degli episodi nevosi durante l’inverno. Il riscaldamento globale, con il suo impatto sul clima europeo, ha reso più difficile il verificarsi di condizioni favorevoli al gelo estremo.

La Pianura Padana, un tempo regno della neve, oggi si trova spesso sotto l’influenza di correnti atlantiche miti che limitano le possibilità di nevicate. Milano, ad esempio, ha vissuto inverni sempre più asciutti, con episodi nevosi che si contano sulle dita di una mano. Questo cambiamento è legato non solo al riscaldamento globale, ma anche a un indebolimento del vortice polare, che ha ridotto la frequenza delle discese di aria fredda verso il Mediterraneo.

Potrà il Buran tornare a colpire l’Italia?

La domanda sorge spontanea: potrà il Buran, con la sua forza gelida, tornare a irrompere sull’Italia? La risposta non è mai certa, perché il comportamento atmosferico dipende da una serie di fattori molto complessi. Tuttavia, non è da escludere che a febbraio 2025 il vento siberiano possa ripresentarsi, portando gelo e neve anche su gran parte del territorio italiano.

Se ciò accadesse, potremmo assistere a temperature estremamente basse e nevicate diffuse, persino in città come Roma o Napoli. Le termiche, ovvero le temperature a diverse altezze atmosferiche, raggiungerebbero valori ben al di sotto della media stagionale, creando le condizioni per un inverno degno di quelli del passato.

Conclusione: un fenomeno raro, ma possibile

Il gelo e la neve, con termiche estreme capaci di congelare il Paese, sono fenomeni che richiedono la combinazione di molti fattori atmosferici. Sebbene le condizioni ideali siano rare, il Buran rappresenta una delle poche forze in grado di portare l’Italia in una morsa di freddo e neve in breve tempo. L’attuale configurazione climatica non garantisce certezze, ma lascia aperta la possibilità che febbraio 2025 possa essere ricordato come un mese in cui il gelo siberiano ha mostrato tutta la sua potenza. Restiamo in attesa, con lo sguardo rivolto a est, per capire se il vento delle steppe deciderà di fare il suo ritorno.

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