Meteo: Ondata di Neve e gelo Siderale sull’Italia. La peggiore degli ultimi 30 anni. Ecco perché febbraio fa paura


di  Redazione, 24-01-2025 ore 19:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Febbraio potrebbe essere il mese che riporterà l’Italia nel cuore di un inverno che, fino ad ora, aveva mostrato il suo volto più mite e instabile. Le nuove proiezioni modellistiche tracciano uno scenario inquietante: un’ondata di neve e gelo siderale, paragonabile alle peggiori degli ultimi trent’anni, pronta a colpire il nostro Paese. Il protagonista di questa fase potrebbe essere una corrente gelida siberiana, accompagnata dal temuto Buran, il vento glaciale che arriva dalla Russia e che spesso segna episodi di freddo estremo in Europa.

Febbraio, il mese che fa paura: ecco perché

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il vortice polare, la gigantesca struttura atmosferica che regola il freddo sull’emisfero settentrionale, potrebbe subire un forte indebolimento e spostarsi verso latitudini più basse. Questo aprirebbe la strada a correnti gelide provenienti dalla Siberia, che potrebbero raggiungere l’Italia in più fasi nel corso del mese. Il risultato? Temperature polari, nevicate diffuse e un clima che non si vedeva da decenni.

Le proiezioni parlano di un febbraio che potrebbe tingersi di bianco su grandi porzioni di territorio italiano, dalle pianure del Nord alle coste adriatiche, passando per l’Appennino e persino il Sud. Questa possibilità, che fino a pochi giorni fa sembrava remota, sta acquisendo sempre più credibilità, portando con sé un carico di attesa e preoccupazione.

Cos’è il Buran e perché fa paura

Il Buran è un vento gelido di origine siberiana, noto per la sua capacità di trasportare aria estremamente fredda e secca su lunghe distanze. Quando il Buran si mette in marcia, le temperature crollano rapidamente, portando condizioni di gelo intenso e nevicate abbondanti, soprattutto quando l’aria fredda incontra l’umidità del Mediterraneo.

Questa corrente, che spesso si manifesta come una vera e propria tempesta di neve, può rendere il clima insopportabile, con venti fortissimi che aumentano la sensazione di freddo e creano disagi significativi. L’arrivo del Buran sull’Italia è sempre stato sinonimo di eventi meteorologici estremi, e quest’anno potrebbe non fare eccezione.

Le aree più a rischio: neve e gelo in arrivo

Se le proiezioni saranno confermate, l’Italia intera potrebbe essere coinvolta dall’ondata di gelo siderale, ma alcune zone sembrano essere più esposte di altre:
    •    Nord Italia: Le regioni settentrionali, in particolare la Pianura Padana, potrebbero essere le prime a vedere gli effetti del gelo. Qui, la neve potrebbe cadere copiosa, con accumuli significativi anche in pianura. Milano, Torino e Bologna sono tra le città che potrebbero sperimentare nevicate eccezionali.
    •    Adriatico centrale e Sud: Le correnti gelide, spinte dal Buran, potrebbero intensificarsi lungo le coste adriatiche, portando neve fino a bassa quota su Marche, Abruzzo e Molise. Anche le regioni del Sud, come Puglia, Basilicata e Calabria, potrebbero assistere a nevicate rare, persino sulle coste.
    •    Appennino e zone interne: Le aree montane e collinari dell’Appennino, dal Centro al Sud, saranno sicuramente imbiancate, con accumuli che potrebbero risultare importanti e temperature che potrebbero scendere ben al di sotto dello zero.

Un febbraio eccezionale: le date critiche

I meteorologi stanno monitorando con attenzione l’evoluzione di questa possibile ondata di gelo, con il periodo compreso tra il 5 e il 20 febbraio che appare il più a rischio per episodi di freddo estremo e nevicate diffuse. In particolare, due fasi potrebbero risultare particolarmente critiche:
    1.    Prima metà di febbraio: L’arrivo del primo nucleo gelido, accompagnato dal Buran, potrebbe portare un drastico calo delle temperature e neve su molte regioni italiane, sia al Nord che al Centro-Sud.
    2.    Seconda metà di febbraio: Una nuova ondata di freddo potrebbe seguire la prima, prolungando le condizioni invernali fino alla fine del mese e intensificando ulteriormente i fenomeni nevosi.

Un evento che segna un cambio di rotta

Questa possibile ondata di neve e gelo rappresenta un vero e proprio cambio di rotta rispetto a quanto visto finora durante questo inverno. Dopo settimane dominate da una zonalità mite e umida, l’atmosfera sembra pronta a ribaltarsi completamente, riportando l’Italia in pieno inverno. Il confronto con il 1956, uno degli inverni più rigidi della storia, non è casuale: anche allora, un vortice polare indebolito portò aria gelida sull’Europa e sull’Italia, creando condizioni meteorologiche estreme.

Perché monitorare il vortice polare è cruciale

Il comportamento del vortice polare sarà determinante per capire l’entità e l’estensione di questa ondata di freddo. Se il vortice si frammenterà come previsto, le correnti gelide avranno via libera verso il Mediterraneo, creando uno scenario di gelo e neve senza precedenti. Tuttavia, piccoli cambiamenti nella posizione e nell’intensità del vortice potrebbero influenzare notevolmente l’impatto di questa ondata sull’Italia.

Conclusioni: un mese da seguire attentamente

Febbraio potrebbe davvero fare paura, portando con sé un’ondata di neve e gelo siderale che non si vedeva da trent’anni. Le città del Nord, le regioni adriatiche e il Sud Italia potrebbero vivere giorni di inverno pieno, con nevicate eccezionali e temperature polari. Il temuto Buran, con la sua potenza glaciale, potrebbe diventare il protagonista assoluto di un mese che si preannuncia indimenticabile.

Le prossime settimane saranno decisive per confermare o meno questo scenario, ma una cosa è certa: l’inverno non ha ancora detto la sua ultima parola. Prepariamoci a seguire da vicino l’evoluzione di questa possibile ondata di gelo, che potrebbe riscrivere la storia meteorologica dell’Italia.

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