di Redazione, 23-01-2025 ore 17:00 |
Febbraio 2025 potrebbe essere ricordato come un mese storico per l’Italia, e in particolare per le regioni del Centro-Sud. Le ultime proiezioni meteorologiche suggeriscono che un’ondata di gelo di origine siberiana, spinta dal famigerato Buran, potrebbe abbattersi sul nostro Paese, interessando in modo significativo Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia. Queste regioni, già predisposte a risentire degli effetti delle irruzioni fredde provenienti da est, potrebbero vivere giorni di neve intensa e temperature rigide, con scenari che richiamano alla memoria gli inverni più rigidi del passato. L’origine di questa potenziale svolta meteorologica è legata al rafforzamento dell’anticiclone russo-siberiano, un colosso atmosferico che sta dominando le sterminate pianure eurasiatiche. La sua influenza, combinata con un vortice polare in parziale dislocamento, sta aprendo le porte a correnti d’aria gelida che, attraverso i Balcani, potrebbero investire l’Italia. Il Buran, noto per la sua capacità di trasportare aria glaciale con venti impetuosi, non solo abbasserà drasticamente le temperature, ma potrebbe generare nevicate abbondanti anche a bassa quota, interessando in modo diretto i versanti adriatici e appenninici. Abruzzo: neve e gelo sugli Appennini e sulla costa L’Abruzzo si trova in una posizione geografica particolarmente esposta ai venti freddi orientali. Se le previsioni verranno confermate, il Buran porterà nevicate copiose sull’Appennino abruzzese, con accumuli significativi già a partire dai 300-400 metri di altitudine. Le località sciistiche, come Roccaraso e Campo Imperatore, potrebbero beneficiare di un carico nevoso straordinario, mentre i comuni delle vallate interne potrebbero trovarsi a fare i conti con disagi legati alla circolazione stradale e ai servizi essenziali. Anche le aree costiere, da Pescara a Vasto, potrebbero vedere la neve, un fenomeno raro ma non impossibile in presenza di configurazioni atmosferiche così estreme. Molise: un inverno da cartolina Il Molise, spesso al centro delle irruzioni fredde buraniche, potrebbe vivere un febbraio da cartolina. Campobasso, già nota per la sua propensione a nevicate abbondanti, potrebbe essere tra le città più colpite, con accumuli che potrebbero superare i 50 centimetri in pochi giorni. Le zone collinari e montuose, come quelle del Matese, saranno investite da venti gelidi e nevicate incessanti, creando scenari spettacolari ma anche difficoltà logistiche. Anche Termoli e altre località sulla costa potrebbero vedere la neve, con temperature che scenderanno ben al di sotto della media stagionale. Basilicata: il gelo siberiano arriva al Sud La Basilicata, con il suo territorio prevalentemente montuoso, sarà uno dei principali bersagli di questa ondata di freddo. Potenza, già abituata a inverni rigidi, potrebbe registrare nevicate eccezionali, con accumuli che interesseranno non solo il capoluogo, ma anche i paesi circostanti. Le zone del Pollino e del Vulture-Melfese saranno particolarmente colpite, con nevicate che potrebbero bloccare strade e collegamenti. Anche Matera, la città dei Sassi, potrebbe trasformarsi in un paesaggio fiabesco sotto una coltre di neve, un evento raro ma possibile in presenza del Buran. Puglia: neve anche lungo le coste La Puglia, solitamente meno abituata a condizioni di gelo intenso, potrebbe essere una delle sorprese di questo febbraio buranico. Le correnti fredde provenienti dai Balcani, cariche di umidità dopo aver attraversato l’Adriatico, potrebbero generare nevicate anche nelle aree costiere. Bari, Brindisi e Lecce potrebbero vedere i fiocchi di neve cadere persino sulle spiagge, un evento che nel passato ha lasciato ricordi indelebili. Le Murge e il Gargano, invece, saranno investiti da nevicate abbondanti, con accumuli significativi e temperature glaciali. Uno scenario estremo, ma non impossibile Gli eventi meteorologici previsti per febbraio 2025 ricordano episodi storici come il febbraio 2012, quando il Buran portò neve e gelo in tutto il Centro-Sud Italia, causando disagi ma regalando anche scenari mozzafiato. Le condizioni attuali sembrano favorire una ripetizione di questi fenomeni, anche se l’evoluzione del vortice polare e dell’anticiclone siberiano sarà determinante per confermare o meno l’entità di questa irruzione fredda. Le conseguenze di un evento di tale portata saranno molteplici. Sul piano pratico, le infrastrutture di trasporto e i servizi essenziali potrebbero subire gravi ripercussioni, soprattutto nelle aree montane e collinari, dove la neve potrebbe isolare interi paesi. Sul piano economico, le colture invernali saranno esposte al rischio di gelate, con possibili danni significativi all’agricoltura locale. Tuttavia, l’impatto turistico potrebbe essere positivo, soprattutto per le località montane, che vedrebbero un incremento dell’afflusso di visitatori attratti dagli scenari innevati e dalle attività invernali. In conclusione, il Buran sembra pronto a portare la sua firma gelida sul febbraio italiano. Abruzzo, Basilicata, Molise e Puglia potrebbero vivere giorni di gelo e neve come non si vedevano da anni, trasformando il Centro-Sud in uno scenario invernale da cartolina. I prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per confermare o smentire l’entità di questa ondata di freddo, ma una cosa è certa: la Siberia chiama, e l’Italia sembra pronta a rispondere. Leggi anche: arriva il GELO siberiano su Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, ecco quando Leggi anche: Si rompe il POLO, NEVE su Milano, Torino e Val Padana. Ecco quando Leggi anche: ZONALITA' a MILLE, ma il BURAN a febbraio Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI