Meteo: Clamoroso gennaio, giorni africani su mezza Europa, 20 gradi a Bari! Ma a febbraio Buran siberiano con neve e gelo furiosi


di  Redazione, 21-01-2025 ore 10:15      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’ultima parte di gennaio sta portando con sé un’anomalia meteorologica straordinaria: le temperature in gran parte dell’Europa sono destinate a salire fino a livelli primaverili. Questo cambiamento repentino è strettamente legato a un eccezionale squilibrio delle masse d’aria sul pianeta, che vede il freddo polare intensificarsi in Nord America e lasciare spazio a correnti miti sull’Europa. Si tratta di una dinamica che, seppur affascinante, potrebbe preludere a un cambio di rotta drastico all’inizio di febbraio, con un possibile ritorno di ondate di freddo anche molto intense.

Le cause dell’aumento delle temperature

Al centro di questa situazione c’è il massiccio spostamento di aria gelida polare verso il continente nordamericano. Gli Stati Uniti stanno attualmente vivendo una delle più intense ondate di freddo degli ultimi 70 anni. Nevicate eccezionali stanno colpendo città come New Orleans e aree settentrionali della Florida, territori che raramente vedono la neve. Questo blocco gelido, noto in meteorologia come “polar vortex displacement” (spostamento del vortice polare), ha innescato una serie di effetti a catena a livello globale.

La potente massa gelida, occupando una vasta porzione del Nord America, sta risucchiando correnti miti e umide provenienti dall’Atlantico tropicale verso l’Europa. Queste correnti stanno spingendo le temperature su valori ben al di sopra della media stagionale, con giornate soleggiate e massime che potrebbero facilmente toccare i 15-20°C in alcune regioni, facendo dimenticare, anche se temporaneamente, il cuore dell’inverno.

Un febbraio in bilico: rischio di freddo estremo per l’Europa

Tuttavia, questa dinamica potrebbe essere solo l’inizio di uno scenario più complesso e potenzialmente pericoloso per l’Europa. Con l’esaurirsi del flusso mite atlantico, previsto entro la metà della prima decade di febbraio, le correnti gelide polari potrebbero nuovamente mettersi in movimento, questa volta puntando direttamente verso il continente europeo e il bacino del Mediterraneo.

L’enorme sbilanciamento termico attuale, che vede un’America settentrionale intrappolata in un gelo estremo contrapposta a un’Europa insolitamente mite, potrebbe generare un “effetto rimbalzo”. La stessa intensità dell’ondata di freddo americana potrebbe trovare un corrispettivo sull’altro lato dell’Atlantico, portando correnti gelide e nevicate a basse quote in tutta Europa, inclusa la penisola italiana. Se ciò si verificasse, ci sarebbe la concreta possibilità di vedere la neve scendere fino alle pianure del sud Italia e persino in Sicilia.

Una previsione ancora incerta

È importante sottolineare, però, che queste dinamiche sono ancora in evoluzione e le previsioni a medio-lungo termine rimangono soggette a incertezze. Il comportamento del vortice polare, che rappresenta la “miccia” di questi eventi estremi, è influenzato da molteplici fattori atmosferici. Attualmente, i modelli meteorologici mostrano scenari contrastanti: alcuni suggeriscono un forte raffreddamento europeo verso metà febbraio, mentre altri indicano una possibile attenuazione del rischio di freddo intenso, con le correnti atlantiche che potrebbero nuovamente prevalere, “abortendo” il processo di raffreddamento.

Possibili conseguenze sul Mediterraneo

Se l’ondata di freddo si concretizzasse, gli effetti potrebbero essere significativi per il Mediterraneo, con un forte calo delle temperature e fenomeni nevosi diffusi, persino su aree dove la neve è un evento raro. La combinazione di aria polare con l’umidità mediterranea potrebbe favorire precipitazioni nevose abbondanti, anche in pianura. Tuttavia, al momento, è ancora prematuro affermare con certezza se e quando questo scenario si verificherà.

Uno squilibrio planetario senza precedenti

L’ondata di gelo in Nord America e il contemporaneo rialzo termico in Europa evidenziano come gli equilibri climatici siano sempre più estremi. Questi fenomeni mettono in luce l’importanza di studiare e monitorare i cambiamenti globali, non solo per comprendere gli eventi attuali, ma anche per prevedere le loro ripercussioni sul futuro.

In conclusione, mentre ci godiamo queste giornate insolitamente miti, è bene rimanere aggiornati sulle previsioni per febbraio. La natura complessa e dinamica dell’atmosfera potrebbe riservarci ancora sorprese, e la possibilità di un ritorno del gelo sull’Europa, pur incerta, non è da sottovalutare. Le prossime settimane saranno decisive per capire se l’inverno avrà davvero una seconda, e più rigida, fase sul nostro continente.

Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia:

 




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