di Redazione, 21-01-2025 ore 13:00 |
I prossimi giorni che ci accompagneranno verso la fine di gennaio sembrano delinearsi all’insegna di scenari meteorologici estremi. L’Europa è sotto lo scacco di una campana alto-pressoria che si estende in maniera anomala, portando temperature ben al di sopra delle medie stagionali, come se fossimo già in primavera inoltrata. Il freddo, che dovrebbe essere protagonista in questa fase dell’anno, è stato spazzato via verso la Russia centro-orientale, lasciando il Vecchio Continente in balia di un’eccezionale ondata di caldo. Ma attenzione: questa estrema configurazione potrebbe ribaltarsi completamente a febbraio, quando una massa d’aria gelida di origine siberiana tenterà di conquistare l’Europa e l’Italia, creando uno dei contrasti termici più marcati degli ultimi anni. Gennaio: temperature primaverili sull’Europa e sull’Italia Gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici indicano che l’Europa si trova attualmente sotto l’influenza di un anticiclone subtropicale particolarmente intenso. Questa campana di alta pressione, alimentata da correnti calde di origine nordafricana, sta portando condizioni atmosferiche quasi surreali per il periodo. Si parla di temperature che, nei prossimi giorni, potrebbero superare i 18/20°C su molte nazioni europee, Italia compresa. In particolare, le regioni del Centro-Sud Italia, come Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, rischiano di registrare valori termici quasi da record per gennaio. Anche le aree alpine e prealpine, tradizionalmente più fredde in questo periodo, potrebbero vivere giornate miti, con temperature ben al di sopra dello zero, compromettendo ulteriormente la già scarsa stagione nevosa. Questi valori termici straordinari, se confermati, rappresentano una delle anomalie più evidenti degli ultimi anni, con impatti significativi sia sul clima che sull’ambiente. Il freddo relegato verso la Russia centro-orientale Mentre l’Europa vive un inverno “mancato”, il freddo si concentra sulla Russia centro-orientale, dove le temperature stanno raggiungendo valori tipici del gelo siberiano. Il vortice polare, compatto e chiuso, sta trattenendo le masse d’aria fredda alle alte latitudini, impedendo loro di scendere verso sud. Questo fenomeno, unito alla presenza di correnti zonali molto forti, sta creando un blocco atmosferico che favorisce il dominio dell’anticiclone subtropicale sul Mediterraneo. La conseguenza diretta di questa configurazione è un inverno anomalo e “spezzato”, con un gennaio quasi privo di freddo sull’Europa occidentale e meridionale. Tuttavia, come spesso accade in meteorologia, questi equilibri estremi tendono a compensarsi nel tempo, e proprio a febbraio potremmo assistere a un cambio radicale di scenario. Febbraio: il possibile ritorno del gelo siberiano Le proiezioni a lungo termine iniziano a mostrare segnali di un possibile indebolimento del vortice polare nelle prime settimane di febbraio. Questo cambiamento potrebbe aprire la strada a incursioni di aria fredda di origine siberiana, portando un ribaltamento completo delle condizioni climatiche attuali. Se questa previsione si avverasse, l’Europa e l’Italia si troverebbero a fare i conti con un’ondata di gelo che potrebbe segnare nuovi record. L’arrivo di una massa d’aria gelida siberiana, spinta da venti orientali, potrebbe determinare un crollo delle temperature di oltre 30°C rispetto ai valori attuali. Passare da +20°C a -10°C diffusi su gran parte dell’Europa rappresenterebbe un evento estremo, con impatti significativi su molti settori, dall’agricoltura ai trasporti. In Italia, le regioni più esposte a questo cambiamento sarebbero quelle del Nord e del versante adriatico, dove le temperature sotto lo zero potrebbero accompagnarsi a nevicate significative anche a quote molto basse. Contrasti termici da monitorare Questo inverno 2025 si sta rivelando uno dei più estremi degli ultimi anni, con una serie di eventi che evidenziano le anomalie climatiche in atto. L’alternanza tra un gennaio quasi primaverile e un febbraio potenzialmente gelido è un chiaro esempio di come il cambiamento climatico stia portando a una sempre maggiore imprevedibilità delle stagioni. Il passaggio da temperature sopra i 20°C a valori sotto i -10°C in poche settimane non è solo un evento raro, ma anche un segnale delle estremizzazioni climatiche in corso. Come sempre, sarà fondamentale seguire gli aggiornamenti dei modelli meteo per capire se queste proiezioni verranno confermate e quali saranno gli effetti reali su Europa e Italia. Un inverno fuori dall’ordinario, dove caldo e gelo sembrano sfidarsi in un gioco di contrasti estremi, che potrebbe entrare nei libri di meteorologia come uno degli eventi più eccezionali degli ultimi decenni. Leggi anche: ecco la SVOLTA, GELO e NEVE su Abruzzo, Basilicata, Molise e Puglia, da quando Leggi anche: Caldo estremo in ARRIVO da Milano a Bari, ma si prospetta il BURAN, ecco quandoGrande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI