di Redazione, 20-01-2025 ore 11:00 |
L’inverno sembra aver preso una piega inaspettata, lasciando spazio a un regime di zonalità sparata che sta dominando la scena meteorologica europea. Le correnti atlantiche, rapide e potenti, stanno spazzando via non solo il gelo ma anche i pensieri di un ritorno imminente del grande freddo. Tuttavia, i modelli numerici mettono in guardia: questo quadro potrebbe cambiare rapidamente, riportando condizioni più tipiche della stagione in corso. Zonalità: cos’è e cosa comporta Con “zonalità” si intende un pattern atmosferico caratterizzato da flussi di aria prevalentemente occidentali, che scorrono rapidamente dall’Atlantico verso l’Europa. Questo tipo di configurazione favorisce l’arrivo di perturbazioni con piogge e venti miti, ma impedisce l’ingresso delle correnti fredde di origine polare o continentale. Attualmente, l’Italia si trova sotto l’influenza di queste correnti atlantiche, che mantengono le temperature al di sopra delle medie stagionali, soprattutto al Centro-Sud. Le giornate appaiono spesso nuvolose o piovose, ma con poche tracce di quel gelo intenso che molti associano all’inverno. Anche al Nord, dove tradizionalmente il freddo si fa sentire con più forza, le temperature restano contenute, mentre la neve latita non solo in pianura, ma anche su molte aree montane al di sotto dei 1500 metri. Il gelo spazzato via… ma per quanto? Questa dinamica di zonalità sembra destinata a proseguire almeno per la restante parte di gennaio. L’alta pressione delle Azzorre rimane schiacciata verso le basse latitudini, senza riuscire a spingersi verso nord per bloccare le correnti atlantiche e consentire la discesa del freddo polare. Così, le temperature rimangono relativamente miti, facendo pensare a un inverno che fatica a decollare. Tuttavia, la meteorologia insegna che la situazione può cambiare rapidamente. I modelli numerici indicano infatti che, sebbene la zonalità sembri al momento prevalente, non è detto che duri ancora a lungo. Una modifica nel posizionamento dell’alta pressione o l’ingresso di una saccatura dal Nord Europa potrebbero ribaltare il quadro in tempi relativamente brevi. Possibile cambio di scenario: quando? Gli esperti suggeriscono di tenere d’occhio l’inizio di febbraio. Alcuni segnali di lungo termine mostrano la possibilità di un raffreddamento improvviso, con l’arrivo di correnti gelide di origine artica o siberiana. Se ciò accadesse, si potrebbe assistere a un ritorno del grande freddo anche sull’Italia, con neve a bassa quota e temperature ben al di sotto delle medie. Non va inoltre sottovalutata la capacità della zonalità di lasciare in eredità umidità e instabilità, fattori che potrebbero amplificare l’impatto di eventuali irruzioni fredde future. In poche parole, il passaggio da un inverno mite a un’ondata di gelo potrebbe avvenire in modo brusco, cogliendo molti di sorpresa. Cosa aspettarsi nelle prossime settimane Gli aggiornamenti dei modelli nei prossimi giorni saranno fondamentali per capire se l’inverno deciderà di alzare finalmente la voce o se continuerà a rimanere sotto tono. Conclusioni: tutto può cambiare velocemente Sebbene la zonalità sembri aver preso il comando, il meteo ci ricorda che nulla è scritto nella pietra. Basta un piccolo cambiamento nella dinamica atmosferica per riportare gelo e neve anche su regioni che al momento stanno vivendo un inverno insolitamente mite. Quindi, se il gelo sembra spazzato via, non abbassiamo la guardia: il colpo di scena potrebbe essere dietro l’angolo, regalando un finale d’inverno che tutti stanno aspettando. Per ora, non resta che monitorare gli aggiornamenti e prepararsi a ogni possibile svolta! Leggi anche: Neve diffusa specie a FEBBRAIO, la Tendenza Leggi anche: il Buran, ecco quando potrà arrivare in Italia Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
• Temperature: Per ora, valori superiori alla media, con giornate miti soprattutto al Centro-Sud. Al Nord, temperature più basse ma lontane dal gelo intenso.
• Precipitazioni: Prevalenza di piogge, con neve confinata alle alte quote.
• Venti: Correnti occidentali moderate o forti, tipiche del regime di zonalità.