Meteo: Tempesta Polare entro fine gennaio. Poi Gelo e Neve con il Buran? Ecco cosa aspettarci


di  Redazione, 19-01-2025 ore 19:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Gli ultimi aggiornamenti dei modelli numerici ci portano a osservare uno scenario meteorologico decisamente movimentato per il periodo che ci accompagna verso la fine di gennaio. Si parla di una vera e propria “tempesta polare”, ma non nel senso tradizionale del termine. Questo fenomeno non sarà infatti un evento singolo, bensì un continuo e violento flusso zonale che impedirà la formazione di blocchi atlantici, condizionando il clima europeo e italiano per i giorni a venire.

La tempesta polare e il flusso zonale infuriato

Con “tempesta polare” si fa riferimento in particolare a una sequenza di basse pressioni in uscita dall’Atlantico che si dimostreranno così intense da assumere caratteristiche simili a vere tempeste o persino uragani. L’Atlantico settentrionale si troverà a essere il teatro principale di venti violentissimi, con raffiche che in alcuni casi potrebbero superare i 200 km/h, soprattutto nelle zone vicine alla Gran Bretagna e al Nord Europa. Questo scenario caotico e dinamico è guidato da un jet stream particolarmente potente, che agisce come un nastro trasportatore di energia e di perturbazioni, incapace di rallentare o lasciare spazio ad altre dinamiche atmosferiche.

L’alta pressione delle Azzorre, solitamente in grado di creare un blocco a queste correnti atlantiche, resterà “schiacciata” verso latitudini più basse, senza poter opporsi a un flusso così travolgente. Questo significa che il Mediterraneo e gran parte dell’Europa centrale continueranno a essere influenzati da condizioni instabili, con piogge e venti forti nelle regioni occidentali, e un clima più mite per il periodo in molte aree.

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Fine gennaio: possibilità di svolta?

Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare a partire dalla fine di gennaio. Gli stessi modelli numerici indicano una possibile inversione di tendenza, con la formazione di un blocco atlantico in grado di deviare il flusso zonale e aprire la strada a configurazioni più fredde. Questo scenario si collegherebbe all’arrivo di aria gelida dalla Russia, il famoso Buran, che potrebbe invadere l’Europa e l’Italia, portando condizioni di gelo intenso e nevicate diffuse.

L’aria fredda siberiana, se agganciata da un blocco atlantico, potrebbe riversarsi verso il Mediterraneo, abbassando drasticamente le temperature e dando origine a fenomeni invernali più marcati rispetto a quelli finora osservati. La possibilità di questa evoluzione è tuttora da verificare, ma le premesse sembrano esserci. I prossimi aggiornamenti saranno decisivi per confermare o meno questo cambio di rotta.

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Le previsioni per l’Italia

Per quanto riguarda l’Italia, ci troviamo davanti a due scenari principali:
    1.    Flusso zonale dominante fino a fine gennaio: In questo caso, il nostro Paese continuerà a sperimentare un clima instabile, con piogge soprattutto al Nord e al Centro, mentre al Sud le temperature si manterranno relativamente miti per la stagione.
    2.    Cambio di configurazione tra fine gennaio e inizio febbraio: Se il blocco atlantico dovesse concretizzarsi, l’Italia potrebbe trovarsi sotto l’influenza di correnti gelide provenienti dall’Est Europa, con nevicate a bassa quota e un ritorno deciso dell’inverno.

Cosa aspettarci a febbraio?

Febbraio potrebbe essere il mese chiave per un inverno che finora ha faticato a decollare. Le proiezioni a lungo termine evidenziano la possibilità di un raffreddamento più consistente, soprattutto se il Buran riuscirà a spingersi verso il Mediterraneo. Un’eventuale ondata di gelo avrebbe effetti significativi non solo sul clima italiano, ma anche sulla domanda energetica, sull’agricoltura e sulla vita quotidiana.

In conclusione, l’attuale “tempesta polare” rappresenta una fase di transizione caratterizzata da intensi flussi zonali e instabilità atmosferica. Tuttavia, l’inverno potrebbe ancora sorprendere con una svolta gelida a partire dalla fine di gennaio. Gli occhi sono puntati sui prossimi aggiornamenti dei modelli meteorologici, che ci aiuteranno a capire se l’Europa e l’Italia saranno travolte dal gelo del Buran o se il flusso zonale continuerà a dominare. Restate aggiornati!




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