Meteo: Italia nel gelo, gennaio chiude con un assedio artico e a febbraio Neve e freddo record da Nord a Sud


di  Redazione, 19-01-2025 ore 11:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Gli ultimi giorni di gennaio potrebbero segnare una svolta gelida per l’Italia, con condizioni meteorologiche che riporterebbero il Paese nel pieno dell’inverno. Le ultime proiezioni dei modelli meteorologici indicano un raffreddamento intenso e persistente, frutto di una combinazione di dinamiche atmosferiche che favoriranno l’arrivo di aria artica sul Mediterraneo. Questo assedio freddo potrebbe manifestarsi con nevicate abbondanti e temperature record, interessando gran parte della penisola da Nord a Sud.

Gennaio mite: l’inganno dell’inverno “soft”

Il mese di gennaio è stato finora caratterizzato da un clima piuttosto mite, con temperature al di sopra della media stagionale e condizioni atmosferiche più simili a un autunno inoltrato che a un vero inverno. Tuttavia, l’apparente tranquillità potrebbe essere presto interrotta da un’irruzione di aria gelida di origine artica, destinata a spazzare via il tepore anomalo delle settimane precedenti. Questo cambio di rotta appare sempre più probabile, con i modelli numerici che convergono verso scenari di forte raffreddamento negli ultimi giorni del mese.

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Il gelo artico: le dinamiche in gioco

Le masse d’aria fredda che potrebbero raggiungere l’Italia alla fine di gennaio hanno origine nei settori settentrionali del continente europeo. La presenza di un potente anticiclone delle Azzorre in risalita verso il Nord Atlantico potrebbe deviare il flusso zonale e aprire la strada a correnti artiche. L’Italia si troverebbe così esposta a un vero e proprio “canale del gelo”, che dalle regioni scandinave e russe potrebbe investire il bacino del Mediterraneo.

A rendere la situazione ancora più critica, è l’eventualità che questo raffreddamento avvenga in due fasi: una prima ondata di gelo che colpirebbe soprattutto il Nord e parte del Centro, seguita da un secondo impulso più intenso proveniente dall’Est Europa. Quest’ultimo potrebbe trascinare aria ancora più fredda e instabile, portando nevicate estese anche a bassa quota.

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Neve e freddo record: cosa aspettarsi

Le conseguenze di questo assedio artico potrebbero essere significative. Le temperature crolleranno ben al di sotto della media stagionale, con valori minimi che potrebbero toccare cifre record in molte città italiane. Al Nord, le pianure potrebbero vedere accumuli di neve significativi, un evento sempre più raro negli ultimi inverni. Anche le città del Centro e del Sud potrebbero essere imbiancate, con fiocchi di neve che potrebbero raggiungere persino le coste adriatiche e tirreniche.

Le regioni montane, come Alpi e Appennini, si troveranno a fare i conti con nevicate copiose, che porteranno accumuli importanti ma anche il rischio di valanghe. Le condizioni di viabilità potrebbero risultare particolarmente difficili nelle aree collinari e montuose, richiedendo interventi straordinari per garantire la sicurezza sulle strade.

Fine gennaio: l’inverno si riprende la scena

Questo assedio artico che potrebbe concludere gennaio segnerebbe un cambio drastico rispetto alla prima parte dell’inverno, riportando la stagione a condizioni tipiche del periodo. Mentre le incertezze sulle tempistiche e l’intensità del fenomeno rimangono, la tendenza generale è chiara: l’Italia potrebbe vivere un finale di gennaio memorabile, segnato da freddo intenso e scenari innevati su gran parte del territorio e a febbraio il freddo record e la neve potrebbero essere gli assoluti protagonisti.

Non resta che prepararsi: l’inverno, quello vero, sta per arrivare.




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