Meteo: il Gelo tentenna, ma non mancherà. Buran dalla Siberia pronto all’impatto: ecco quando


di  Redazione, 18-01-2025 ore 11:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il quadro meteorologico in Europa e sull’Italia resta al centro dell’attenzione degli esperti, con scenari in continua evoluzione. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli numerici sembrano confermare una tendenza che sta facendo discutere: le correnti zonali, ossia quei flussi d’aria che scorrono da ovest verso est, sono viste al rialzo, rendendo meno probabili, almeno nell’immediato, le incursioni fredde di origine artica e siberiana. Tuttavia, il gelo potrebbe solo tardare: il Buran, vento gelido proveniente dalla Siberia, resta un possibile protagonista delle prossime settimane.

Correnti zonali al rialzo: un freno al gelo immediato

Secondo i principali modelli meteorologici, l’incremento delle correnti zonali potrebbe ostacolare temporaneamente la formazione di blocchi atlantici favorevoli alla discesa di aria fredda verso il Mediterraneo. Questo significa che, nel breve periodo, le condizioni per l’arrivo del freddo intenso sono meno favorevoli rispetto a quanto si ipotizzava qualche settimana fa. In altre parole, il gelo potrebbe subire un rinvio, ma non scomparire dai radar.

I blocchi atlantici, ovvero quelle configurazioni meteorologiche che permettono all’aria fredda di scendere lungo il ramo discendente del Jet Stream, sembrano essere meno presenti nei calcoli dei modelli più accreditati. Tuttavia, questo non significa che il freddo intenso e la neve siano esclusi dal nostro inverno. Al contrario, gli indizi ci suggeriscono che il gelo, pur arrivando con ritardo, avrà modo di imporsi in modo significativo.

Il Buran: freddo e neve dalla Siberia

Il Buran, vento gelido che trasporta aria siberiana verso l’Europa, è uno dei fenomeni meteorologici più temuti per gli effetti che può generare: nevicate copiose, temperature polari e un brusco calo termico. Anche se l’impatto immediato sembra essere rinviato, l’aria fredda proveniente dalle steppe siberiane potrebbe arrivare nel corso delle prossime settimane, grazie a un possibile indebolimento delle correnti zonali e a un cambio di configurazione barica.

Le ultime simulazioni indicano che, nonostante la complessità del quadro atmosferico attuale, la pressione potrebbe calare nell’Europa orientale, favorendo una discesa di aria gelida verso i Balcani e, successivamente, verso l’Italia. Questo scenario potrebbe concretizzarsi nella seconda metà del mese, quando il freddo siberiano avrà più possibilità di raggiungere il nostro Paese.

Neve e gelo: quando potrebbero arrivare?

La possibilità di vedere la neve anche a basse quote resta concreta, ma servirà pazienza. Gli esperti concordano nel sottolineare che l’inverno potrebbe entrare nel vivo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, quando le condizioni atmosferiche saranno più favorevoli al passaggio del Buran. Tuttavia, è importante sottolineare che la previsione di eventi meteorologici estremi come il Buran resta sempre soggetta a margini di incertezza.

Alcuni modelli suggeriscono che l’impatto del freddo potrebbe essere graduale, con un primo calo termico già nella terza decade di gennaio, seguito da episodi di gelo più intenso e nevicate diffuse a febbraio. Le aree più esposte sarebbero quelle del Nord-Est, le regioni adriatiche e, successivamente, il Centro-Sud, con possibili sorprese anche per le città più vicine alle coste.

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Tutto da confermare

Nonostante gli elementi attualmente disponibili, è essenziale ricordare che il meteo è una scienza probabilistica e, come tale, ogni previsione a lungo termine deve essere presa con cautela. Le condizioni atmosferiche possono mutare rapidamente e, con esse, le dinamiche che influenzano la discesa dell’aria fredda.

Per il momento, il messaggio chiave è chiaro: il gelo non mancherà. Anche se il Buran dovesse tardare, l’inverno ha ancora molte carte da giocare e la neve potrebbe arrivare proprio quando meno ce lo aspettiamo. Restiamo in attesa dei prossimi aggiornamenti, che potrebbero chiarire meglio tempistiche e modalità di questo possibile impatto.

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