Meteo: incursione gelida dalla Siberia. Neve in Puglia e sull’Adriatico. C’è la nuova data del Buran


di  Redazione, 16-01-2025 ore 18:45      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le ultime analisi indicano che, tra la terza decade di gennaio, potrebbe verificarsi un’incursione gelida dalla Siberia, portando un’ondata di freddo intenso sull’Italia. Il fenomeno, comunemente associato al Buran, il vento gelido siberiano, potrebbe coinvolgere in particolare le regioni del versante adriatico, con nevicate fino a bassa quota, incluse aree del Sud come la Puglia.

Il periodo considerato per questo evento va dal 22 al 31 gennaio, una finestra temporale durante la quale i modelli meteorologici iniziano a evidenziare movimenti significativi del vortice polare, favorevoli a una discesa di aria fredda verso l’Europa meridionale. Tuttavia, come sempre accade per scenari di questa portata, la traiettoria e l’intensità del fenomeno rimangono ancora da monitorare.

Perché il Buran potrebbe arrivare?

L’arrivo del gelo siberiano è strettamente legato a particolari dinamiche atmosferiche che coinvolgono il vortice polare, una vasta area di bassa pressione situata sopra il Polo Nord. Durante l’inverno, il vortice polare può subire disturbi causati da eventi come il riscaldamento stratosferico improvviso (Sudden Stratospheric Warming), che ne indeboliscono la struttura.

Quando il vortice polare si frammenta o si sposta, può favorire la discesa di masse d’aria gelida verso le medie latitudini. Nel caso specifico, i modelli indicano che un pezzo di questa massa fredda potrebbe dirigersi verso la Siberia occidentale e successivamente muoversi verso l’Europa, raggiungendo l’Italia entro la fine di gennaio.

Leggi anche: BURAN al CENTRO-SUD, la DATA

Le regioni più colpite

Se il Buran dovesse arrivare, le regioni più esposte sarebbero quelle del versante adriatico, particolarmente vulnerabili agli effetti delle irruzioni fredde provenienti da est. Le correnti gelide, attraversando l’Adriatico, potrebbero interagire con l’umidità del mare, generando nevicate fino a quote bassissime.

Ecco una panoramica delle zone potenzialmente interessate:
    •    Puglia: l’intera regione potrebbe vedere nevicate diffuse, con accumuli significativi soprattutto sul Salento e sulle aree interne. Lecce, in particolare, potrebbe essere interessata da fenomeni nevosi rari per questa zona.
    •    Abruzzo e Molise: nevicate intense potrebbero interessare le coste e le aree interne, fino alle colline.
    •    Marche e Romagna: anche queste regioni, spesso coinvolte durante le irruzioni gelide, potrebbero assistere a fenomeni nevosi di rilievo, soprattutto lungo le coste e nell’entroterra.

Leggi anche: Buran a Milano e Val Padana

Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI

Il periodo cruciale: 22-31 gennaio

Le proiezioni attuali indicano che il periodo più probabile per l’arrivo del gelo è compreso tra il 22 e il 31 gennaio. In questa fase, i modelli matematici iniziano a delineare un raffreddamento significativo, accompagnato da una possibile discesa di aria gelida direttamente dalla Siberia.

Il Buran, se confermato, potrebbe rappresentare uno degli episodi invernali più intensi degli ultimi anni. Le temperature potrebbero crollare di diversi gradi sotto zero, con minime particolarmente rigide nelle zone interne e nei fondovalle.

Un evento tutto da monitorare

Nonostante i segnali incoraggianti, è fondamentale sottolineare che lo scenario descritto è ancora in evoluzione. I modelli matematici mostrano incertezze sulla traiettoria precisa del gelo siberiano, rendendo difficile stabilire con esattezza quali regioni italiane saranno maggiormente colpite.

L’evoluzione del vortice polare sarà un fattore determinante per comprendere l’intensità e la distribuzione dei fenomeni. Piccole variazioni nella posizione del vortice o nell’interazione tra le correnti fredde e l’umidità del Mediterraneo potrebbero modificare sensibilmente lo scenario atteso.

Il ruolo del Buran nella storia recente

Il Buran non è un fenomeno nuovo per l’Italia. Episodi simili si sono verificati negli inverni del 2012 e del 2018, quando il vento gelido siberiano portò nevicate straordinarie su gran parte del Paese, incluse città costiere come Rimini e Ancona. Anche la Puglia, durante quegli episodi, fu protagonista di nevicate storiche, con accumuli significativi persino a Lecce e Brindisi.

Se le previsioni attuali venissero confermate, l’arrivo del Buran entro fine gennaio potrebbe replicare uno scenario simile, con neve diffusa e gelo intenso su gran parte del territorio nazionale.

Cosa aspettarsi in caso di conferma

Se il gelo siberiano dovesse effettivamente raggiungere l’Italia, le conseguenze potrebbero includere:
    •    Temperature glaciali: valori sotto zero su gran parte del Paese, con minime particolarmente rigide sulle regioni adriatiche e del Sud.
    •    Nevicate diffuse: fenomeni nevosi fino a bassa quota su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, con accumuli significativi anche nelle aree costiere.
    •    Disagi nei trasporti: la combinazione di neve e gelo potrebbe causare problemi alla circolazione stradale e ferroviaria, soprattutto nelle zone più colpite.

Conclusioni

Tra il 22 e il 31 gennaio, l’Italia potrebbe assistere a un episodio invernale di grande rilevanza, con l’arrivo del Buran dalla Siberia. Le regioni del versante adriatico, dalla Romagna fino alla Puglia, potrebbero essere le più colpite, con nevicate diffuse e temperature glaciali.

Tuttavia, la traiettoria e l’intensità del fenomeno rimangono ancora incerte, e sarà necessario monitorare attentamente l’evoluzione del vortice polare nei prossimi giorni. Se confermato, questo evento potrebbe entrare nella storia degli inverni più rigidi e spettacolari vissuti dal nostro Paese negli ultimi anni.




LEGGI ANCHE