di Redazione, 16-01-2025 ore 09:00 |
L’inverno 2025 potrebbe regalare uno degli eventi atmosferici più attesi e affascinanti: un’irruzione di gelo dalla Siberia accompagnata da neve in pianura, soprattutto lungo le regioni adriatiche. Secondo le ultime proiezioni meteorologiche, il freddo intenso potrebbe arrivare entro la terza decade di gennaio, o al più tardi nei primi giorni di febbraio. Le premesse per un evento significativo ci sono tutte, con dinamiche atmosferiche che sembrano favorire l’arrivo del grande gelo. Cosa sta succedendo nell’atmosfera? Il gelo siberiano è causato da particolari configurazioni atmosferiche che permettono all’aria fredda di origine continentale di spingersi verso l’Europa meridionale. Il protagonista principale di questo scenario è un blocco atmosferico che si sta formando sull’Europa settentrionale e orientale, in grado di impedire il normale flusso delle correnti atlantiche, favorendo invece la discesa di aria gelida dalla Russia. Un elemento fondamentale che potrebbe attivare questa dinamica è il recente riscaldamento stratosferico improvviso (Sudden Stratospheric Warming - SSW), che ha destabilizzato il vortice polare. Questa perturbazione nei livelli più alti dell’atmosfera potrebbe tradursi, nelle prossime settimane, in un’ondata di gelo intenso che coinvolgerà anche l’Italia. Leggi anche: BURAN al CENTRO-SUD, la DATA Quando arriva il gelo? Secondo gli ultimi modelli meteorologici, l’irruzione fredda potrebbe manifestarsi tra il 20 e il 31 gennaio, con una seconda finestra possibile nei primi giorni di febbraio. Non si tratta solo di un calo termico: il gelo siberiano è caratterizzato da temperature ben sotto lo zero e la possibilità di neve fino a quote bassissime, persino in pianura. Le aree più colpite Le regioni adriatiche saranno probabilmente le più esposte agli effetti di questa ondata di freddo. Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Molise potrebbero vedere nevicate diffuse anche lungo le coste. L’interazione tra l’aria gelida siberiana e l’umidità presente sul Mediterraneo potrebbe creare condizioni ideali per fenomeni nevosi intensi. Non sono escluse sorprese anche nel resto del Paese. Al Nord, le pianure padane potrebbero essere investite dal gelo, con possibili nevicate a bassa quota, mentre al Centro-Sud il maltempo potrebbe assumere connotati nevosi sulle colline e localmente anche più in basso, soprattutto lungo l’Adriatico. Leggi anche: Buran a Milano e Val Padana Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI Perché è un evento eccezionale? Gli episodi di gelo siberiano sull’Italia sono relativamente rari e si verificano solo in condizioni atmosferiche molto particolari. Gli ultimi eventi significativi risalgono agli inverni del 2012 e del 2018, quando il Buran portò nevicate eccezionali su vaste aree del Paese. Il gelo siberiano si distingue per la sua intensità: le temperature possono crollare di diversi gradi sotto zero, con valori percepiti ulteriormente abbassati dal vento. Durante l’ondata del 2012, ad esempio, molte città italiane registrarono temperature minime record e accumuli nevosi importanti anche in pianura. Quali sono i segnali attuali? I modelli meteorologici stanno confermando segnali sempre più chiari di un cambiamento importante. Le proiezioni a medio-lungo termine indicano la possibilità di una forte irruzione fredda entro la fine di gennaio. In particolare: Cosa aspettarsi in Italia Se il gelo siberiano dovesse realmente arrivare, le conseguenze sarebbero rilevanti: Come prepararsi? Gli esperti consigliano di monitorare costantemente gli aggiornamenti meteo nei prossimi giorni. Le previsioni a lungo termine possono ancora subire modifiche, ma i segnali di un evento significativo stanno aumentando. In caso di conferma, sarà fondamentale prepararsi adeguatamente: Conclusioni Il gelo dalla Siberia potrebbe arrivare sull’Italia entro la fine di gennaio o al massimo nei primi giorni di febbraio. Se le previsioni verranno confermate, ci troveremo di fronte a uno degli eventi invernali più intensi degli ultimi anni, con gelo diffuso e neve in pianura lungo l’Adriatico. Prepariamoci a vivere giorni di grande inverno, con uno scenario che potrebbe ricordare i celebri episodi di neve e freddo del passato.
• Blocchi atmosferici: l’alta pressione sulla Scandinavia o sulla Russia potrebbe creare un ponte di collegamento con l’aria gelida siberiana.
• Movimenti del vortice polare: il recente riscaldamento stratosferico improvviso sta favorendo una dispersione dell’aria fredda verso le medie latitudini.
• Anomalie termiche: l’Italia centrale e settentrionale potrebbe essere investita da un’ondata di gelo particolarmente intensa.
• Temperature polari: le minime potrebbero scendere abbondantemente sotto lo zero in molte regioni, con valori anche inferiori ai -10°C nelle aree interne e montuose.
• Nevicate diffuse: la combinazione di aria fredda e umidità potrebbe portare neve fino a bassa quota, con accumuli significativi lungo l’Adriatico e nelle pianure settentrionali.
• Disagi: gelo e neve potrebbero causare difficoltà nei trasporti, sia su strada che ferroviari, oltre a possibili problemi legati alle infrastrutture e alla rete elettrica.
• Attenzione alle allerte meteo: segui le indicazioni della Protezione Civile per evitare rischi legati al gelo e alla neve.
• Pianificazione degli spostamenti: verifica la situazione delle strade e dei trasporti prima di metterti in viaggio.
• Protezione dal freddo: assicurati che gli ambienti domestici siano ben riscaldati e proteggi tubature e impianti dalle gelate.