Meteo: Botta siberiana. Aggiornamenti strabilianti. Neve a palate da Nord a Sud. Mappe clamorose per Puglia e Adriatico


di  Redazione, 15-01-2025 ore 12:08      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Gli ultimi aggiornamenti dai modelli meteorologici promettono scenari spettacolari per la terza decade di gennaio. Sia ECMWF che GFS, i due principali modelli di riferimento a livello mondiale, mostrano proiezioni a dir poco sorprendenti, lasciando intravedere la possibilità concreta di una vera e propria “botta siberiana”. Una situazione che, se confermata, potrebbe portare neve diffusa su gran parte dell’Italia, con accumuli particolarmente significativi lungo le regioni adriatiche e, successivamente, anche al Nord.

La situazione attuale

Al momento, ci troviamo in una fase di relativa tranquillità meteorologica, con condizioni invernali classiche ma senza eccessi di gelo o nevicate di rilievo. Tuttavia, l’attenzione degli esperti si sta già concentrando sulla fine di gennaio, quando le probabilità di un’irruzione di aria gelida dalla Siberia stanno prendendo forma con percentuali crescenti. Gli aggiornamenti più recenti lasciano poco spazio ai dubbi: il freddo estremo potrebbe davvero abbattersi sull’Italia, regalando uno degli episodi nevosi più intensi degli ultimi anni.

Le mappe clamorose

Le mappe fornite da ECMWF e GFS mostrano scenari che fino a pochi giorni fa sembravano difficilmente realizzabili. Entrambi i modelli concordano su un’imponente discesa di aria artica-siberiana verso l’Europa centrale e meridionale, con l’Italia pienamente coinvolta. Questo flusso gelido, alimentato da un’alta pressione stabile sull’Atlantico settentrionale, potrebbe convogliare correnti artiche direttamente sulla Penisola, portando nevicate diffuse da Nord a Sud.
    •    ECMWF: Il modello europeo descrive un’ondata di gelo che, partendo dalla Siberia, attraversa l’Europa orientale per poi raggiungere l’Italia nel corso della terza decade di gennaio, in particolare nei giorni della merla. L’impatto maggiore, secondo queste proiezioni, si avrebbe sulle regioni adriatiche, dove si attendono nevicate copiose anche in pianura.
    •    GFS: Anche il modello americano conferma la tendenza, mostrando però una dinamica leggermente diversa. Secondo GFS, l’interazione tra l’aria fredda siberiana e un flusso umido atlantico potrebbe generare nevicate abbondanti inizialmente sull’Adriatico e, successivamente, anche sulla Pianura Padana, con città come Milano che potrebbero finalmente rivedere la neve.

La botta siberiana: cosa aspettarsi

Se queste proiezioni troveranno conferma nei prossimi giorni, potremmo trovarci di fronte a un evento meteorologico di portata straordinaria. L’irruzione di aria siberiana non porterebbe solo un drastico calo delle temperature, ma anche la possibilità di nevicate estese e abbondanti. Ecco i principali scenari ipotizzati:
    1.    Regioni adriatiche sotto la neve: L’impatto iniziale dell’aria fredda colpirebbe soprattutto le regioni lungo il versante adriatico, dalla Romagna fino alla Puglia. Qui, grazie all’effetto delle correnti orientali che si caricano di umidità attraversando l’Adriatico, si potrebbero registrare accumuli nevosi significativi anche a basse quote. Città come Rimini, Ancona e Bari potrebbero ritrovarsi coperte da una coltre bianca.
    2.    Neve al Nord: Dopo aver interessato l’Adriatico, il freddo siberiano potrebbe spostarsi verso il Nord Italia. Con l’arrivo di correnti umide atlantiche, la Pianura Padana potrebbe essere teatro di nevicate diffuse, coinvolgendo città come Milano, Torino e Bologna. Anche le Alpi e l’Appennino settentrionale potrebbero beneficiare di nuove nevicate abbondanti, utili per alimentare il turismo invernale.
    3.    Sud Italia imbiancato: Non sarebbe da escludere, infine, la possibilità di neve fino alle coste meridionali. In Puglia, Basilicata e Calabria, l’interazione tra il freddo siberiano e i flussi umidi provenienti dal Mediterraneo potrebbe portare fiocchi di neve anche in zone solitamente poco avvezze a tali fenomeni.

Quando? I giorni della merla

Le proiezioni attuali indicano la terza decade di gennaio come periodo più probabile per l’arrivo della botta siberiana. In particolare, l’attenzione si concentra sui cosiddetti “giorni della merla”, tradizionalmente considerati i più freddi dell’anno. Questo sarebbe il momento in cui l’irruzione gelida potrebbe raggiungere il suo apice, regalando immagini da cartolina in molte regioni italiane.

Percentuali di realizzazione

Pur trattandosi di proiezioni a lunga scadenza temporale, le percentuali di realizzazione di questo evento cominciano a crescere. Al momento, gli esperti stimano una probabilità del 50-60%, con una tendenza in aumento nei prossimi giorni. Ovviamente, molto dipenderà dall’evoluzione dell’alta pressione sull’Atlantico e dalla traiettoria esatta del flusso gelido siberiano. Tuttavia, i segnali attuali sono decisamente incoraggianti per chi spera in un ritorno della grande neve.

Perché è un evento raro

Un’irruzione di aria siberiana come quella ipotizzata dai modelli non è un fenomeno comune. Perché si realizzi, devono verificarsi una serie di condizioni favorevoli:
    •    La presenza di un’alta pressione stabile sull’Atlantico settentrionale, in grado di bloccare il flusso zonale.
    •    Un nucleo di aria gelida ben organizzato sulla Siberia, pronto a scivolare verso sud.
    •    Una configurazione barica che favorisca l’interazione tra il freddo siberiano e le correnti umide atlantiche.

Questa combinazione, sebbene rara, sembra sempre più probabile per la fine di gennaio.

Cosa ci aspetta nei prossimi giorni

Gli esperti invitano alla cautela: nonostante le proiezioni siano promettenti, sarà necessario attendere ulteriori aggiornamenti per confermare o smentire questa tendenza. I prossimi giorni saranno cruciali per comprendere l’evoluzione del quadro meteorologico, con nuovi dati che permetteranno di affinare le previsioni e valutare con maggiore precisione l’impatto della botta siberiana sull’Italia.

In conclusione, la possibilità di un’ondata di gelo e neve di portata storica si fa sempre più concreta. Se le previsioni attuali verranno confermate, l’Italia potrebbe trovarsi a vivere un finale di gennaio all’insegna del freddo e della neve, regalando scenari suggestivi e, per molti, un’occasione unica per riscoprire il fascino dell’inverno nella sua forma più autentica.

Le MAPPE sorprendenti di gelo e neve per ECMWF




LEGGI ANCHE