di Redazione, 13-01-2025 ore 16:30 |
La seconda metà di gennaio potrebbe riservare una svolta invernale di grande intensità. Le ultime proiezioni meteorologiche segnalano la possibilità dell’arrivo del Buran, il temuto vento gelido proveniente dalla Siberia, capace di portare freddo estremo e nevicate a bassa quota su gran parte dell’Italia. Secondo gli esperti, la finestra temporale più probabile per questo evento è compresa tra il 20 e il 31 gennaio, con un picco di possibilità tra il 24 e il 28 gennaio. Tuttavia, trattandosi di previsioni a medio-lungo termine, resta tutto da confermare. Cos’è il Buran e come si forma Il Buran è un vento gelido di origine siberiana che si forma quando un’ampia massa di aria artica viene spinta verso sud-ovest dalla circolazione atmosferica. Ha origine nelle steppe siberiane, una delle regioni più fredde del pianeta, dove le temperature in inverno possono scendere ben oltre i -30°C. Quest’aria glaciale, pesante e molto secca, può percorrere migliaia di chilometri, raggiungendo l’Europa orientale e centrale, e in alcuni casi arrivare fino al Mediterraneo, influenzando pesantemente il clima di molte nazioni. Quando il Buran raggiunge l’Italia, le conseguenze possono essere significative: temperature rigidissime, vento forte e nevicate che, grazie al suo effetto, possono raggiungere anche le coste e le pianure. Questo accade perché l’aria gelida si scontra con le masse d’aria più umide provenienti dall’Atlantico o dal Mediterraneo, generando precipitazioni nevose su larga scala. Leggi anche: Goccia fredda in arrivo, ecco cosa provocherà Gli episodi di Buran in Italia negli anni passati Il Buran ha colpito l’Italia diverse volte nel corso della storia recente, lasciando segni indelebili in termini di temperature record e nevicate estese. Tra gli episodi più significativi ricordiamo: Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI Le date da segnare: quando potrebbe arrivare il Buran Secondo le previsioni attuali, il periodo più a rischio per l’arrivo del Buran si colloca tra il 20 e il 31 gennaio, con una probabilità maggiore di manifestarsi tra il 24 e il 28 gennaio. Durante questa finestra temporale, l’Italia potrebbe trovarsi esposta a una vasta irruzione di aria gelida proveniente dalla Siberia. Se questa massa d’aria dovesse incontrare perturbazioni atlantiche o mediterranee, si creerebbero le condizioni ideali per nevicate diffuse, anche su coste e pianure. Le regioni più interessate sarebbero probabilmente quelle del Centro-Sud e del versante adriatico, aree tradizionalmente più esposte alle irruzioni di aria fredda da est. Tuttavia, il Nord Italia potrebbe comunque sperimentare un drastico calo termico, con possibilità di nevicate significative sulle pianure, specialmente in caso di interazione tra il Buran e una perturbazione atlantica. Dove nevicherà? Qualora il Buran raggiungesse l’Italia, le nevicate potrebbero interessare: Un fenomeno tutto da confermare Va detto che, data la distanza temporale, queste previsioni restano ancora incerte. Le dinamiche atmosferiche che regolano il Buran sono complesse e possono essere influenzate da numerose variabili. Nei prossimi giorni sarà fondamentale monitorare l’evoluzione dei modelli meteorologici per capire se questa ipotesi si concretizzerà e con quale intensità. Consigli per affrontare il Buran Se il Buran dovesse arrivare, sarà importante prepararsi adeguatamente: Conclusioni L’arrivo del Buran potrebbe rappresentare il culmine di questo inverno, con un episodio di freddo intenso e nevicate diffuse che coinvolgerebbero gran parte dell’Italia. Le date da segnare sul calendario vanno dal 20 al 31 gennaio, con una maggiore probabilità tra il 24 e il 28 gennaio. Tuttavia, resta tutto da confermare, e l’evoluzione atmosferica delle prossime settimane sarà decisiva per comprendere se questo evento si realizzerà. Un inverno che, se confermato, ci riporterà scenari da cartolina, ma anche sfide meteorologiche da affrontare con prudenza.
• Febbraio 2012: Fu uno degli inverni più rigidi degli ultimi decenni, con temperature scese ben al di sotto dello zero su tutta la penisola. Il Buran portò nevicate eccezionali su molte città, inclusa Roma, dove caddero oltre 10 cm di neve, un evento raro per la capitale.
• Febbraio-Marzo 2018 (il Burian): In quell’occasione, il vento gelido siberiano colpì gran parte dell’Europa e dell’Italia. Milano si trovò imbiancata da una fitta nevicata, mentre il freddo polare mise in difficoltà diverse regioni, con temperature che toccarono i -10°C in molte aree del Nord e del Centro.
• Gennaio 1985: Un altro evento storico, con nevicate record che paralizzarono città come Bologna, Firenze e Milano. In molte aree del Nord Italia, gli accumuli nevosi superarono il mezzo metro, mentre il freddo intenso causò gravi disagi.
• Pianura Padana: Nevicate copiose sono possibili su città come Milano, Torino e Bologna, con accumuli significativi anche a quote pianeggianti.
• Regioni adriatiche: Abruzzo, Molise, Puglia e Marche sarebbero tra le aree più colpite, con neve che potrebbe raggiungere le coste, come già accaduto in passato.
• Centro-Sud: Anche Campania, Basilicata e Calabria potrebbero vedere nevicate a bassa quota, con accumuli più consistenti sui rilievi appenninici.
• Coste tirreniche: Anche se meno esposte, potrebbero registrarsi nevicate sporadiche su città come Roma, come avvenuto nel 2012.
• Attenzione alla viabilità: Le nevicate potrebbero creare disagi significativi alla circolazione stradale, soprattutto nelle regioni appenniniche e padane. È consigliabile dotarsi di pneumatici invernali o catene da neve.
• Prevedere temperature molto basse: Il gelo potrebbe mettere a rischio le infrastrutture e i sistemi di riscaldamento. È opportuno verificare la protezione di tubature e caldaie.
• Seguire gli aggiornamenti meteo: Con un fenomeno di questa portata, gli aggiornamenti costanti sono fondamentali per comprendere meglio l’evoluzione della situazione.