Meteo: Stop al maltempo dopo giovedì. Ma rischio Buran e neve dalla Siberia molto presto. La data


di  Redazione, 13-01-2025 ore 12:45      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Dopo giorni di maltempo intenso e clima invernale che hanno colpito il Centro-Sud Italia, con piogge abbondanti e nevicate diffuse sui rilievi, il meteo sembra destinato a una temporanea tregua. A partire da giovedì, infatti, si intravede un miglioramento generale, con condizioni atmosferiche più stabili e un rialzo delle temperature, seppur modesto. Tuttavia, non c’è tempo per abbassare la guardia: nella seconda metà di gennaio potrebbe profilarsi uno scenario di grande interesse meteorologico. Stiamo parlando del possibile arrivo del Buran, un vento gelido siberiano che potrebbe riportare freddo intenso e nevicate su molte regioni italiane.

Stop al maltempo: cosa aspettarsi dopo giovedì

Con l’allontanamento della goccia fredda che negli ultimi giorni ha dominato la scena meteorologica italiana, a partire da giovedì il tempo inizierà a migliorare. Le regioni meridionali, che fino ad allora saranno ancora interessate da piogge e nevicate sui rilievi, potranno finalmente godere di una fase più tranquilla. Il ritorno dell’alta pressione garantirà giornate più stabili e cieli per lo più sereni o poco nuvolosi, soprattutto sulle regioni centrali e settentrionali.

Le temperature, pur rimanendo su valori invernali, tenderanno a risalire leggermente, soprattutto durante le ore centrali della giornata. Le gelate mattutine continueranno a interessare le aree interne, ma l’assenza di venti intensi renderà il freddo più sopportabile rispetto ai giorni scorsi.

Leggi anche: Goccia fredda in arrivo, ecco cosa provocherà

Buran in arrivo? Il rischio freddo siberiano

La tregua che seguirà questa settimana potrebbe essere solo il preludio a un evento meteorologico di grande portata. Le ultime proiezioni modellistiche indicano, infatti, la possibilità di un’irruzione di aria gelida dalla Siberia nella seconda metà di gennaio, alimentata dal famoso Buran. Questo vento, noto per la sua origine artica e la sua intensità, è capace di portare un drastico calo delle temperature e nevicate fino a quote molto basse.

Secondo le prime indicazioni, il periodo più a rischio per questa irruzione potrebbe essere compreso tra il 20 e il 28/29 gennaio. Durante questi giorni, l’Italia potrebbe trovarsi esposta a un afflusso di aria gelida proveniente dall’est, con effetti particolarmente evidenti sulle regioni centro-meridionali. Sebbene sia ancora presto per confermare con certezza questo scenario, i modelli meteorologici stanno iniziando a convergere su questa ipotesi, rendendola una possibilità concreta.

Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI

Regioni a rischio: chi potrebbe essere più colpito

Qualora il Buran dovesse effettivamente raggiungere l’Italia, le regioni più esposte sarebbero quelle del Centro-Sud, in particolare:
    •    Adriatiche e Appenniniche: Abruzzo, Molise e Puglia sarebbero tra le prime a sentire gli effetti dell’irruzione gelida, con nevicate che potrebbero raggiungere anche le zone di pianura.
    •    Basilicata e Calabria: Le aree interne di queste regioni vedrebbero nevicate abbondanti sui rilievi, con possibili imbiancate anche a quote più basse, soprattutto in caso di fenomeni intensi.
    •    Campania: Le zone collinari e montane potrebbero essere interessate da nevicate, mentre lungo le coste il clima rimarrebbe freddo ma con precipitazioni prevalentemente piovose.
    •    Nord Italia: Anche se meno coinvolto, il Settentrione potrebbe comunque vedere un calo termico significativo, accompagnato da nevicate sparse, soprattutto nelle aree orientali.

Caratteristiche del Buran: freddo e neve

Il Buran non è un vento qualunque. Si tratta di un fenomeno atmosferico capace di trasportare aria estremamente fredda dalle steppe siberiane fino all’Europa, generando condizioni di gelo intenso e nevicate. Quando il Buran colpisce, le temperature possono scendere bruscamente di diversi gradi in poche ore, con minime spesso sotto lo zero anche in pianura. Inoltre, l’aria gelida, entrando in contatto con il Mediterraneo, può attivare forti precipitazioni, trasformando il freddo in nevicate diffuse.

Se questo scenario dovesse concretizzarsi, l’Italia potrebbe vivere uno degli eventi invernali più significativi degli ultimi anni, con disagi per i trasporti e la viabilità, ma anche con paesaggi spettacolari che riportano alla mente gli inverni più rigidi.

Tutto da confermare: i prossimi aggiornamenti

Va sottolineato che, a oggi, l’arrivo del Buran è ancora un’ipotesi, basata sulle tendenze osservate nei modelli meteorologici a lungo termine. Nonostante l’affidabilità di queste proiezioni stia aumentando con l’avvicinarsi della data, restano molte variabili in gioco che potrebbero modificare lo scenario. Per questo motivo, sarà fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti per avere un quadro più chiaro dell’evoluzione atmosferica.

Conclusioni

Dopo una settimana caratterizzata da maltempo e freddo invernale, il tempo sull’Italia è destinato a migliorare, con una tregua attesa a partire da giovedì. Tuttavia, la calma potrebbe essere di breve durata: nella seconda metà di gennaio, infatti, il rischio dell’arrivo del Buran e di un’irruzione di aria gelida siberiana sembra sempre più concreto. Tra il 20 e il 28/29 gennaio, le regioni centro-meridionali potrebbero fare i conti con un’ondata di gelo intenso e nevicate a bassa quota. Resta, però, tutto da confermare: nei prossimi giorni saranno fondamentali ulteriori aggiornamenti per comprendere l’entità e gli effetti di questo potenziale evento. L’inverno, dunque, potrebbe avere in serbo ancora molte sorprese.




LEGGI ANCHE