Meteo: Vortice Polare allo sbando. Gelo estremo in arrivo. Pericolo Grosso bolle in pentola


di  Redazione, 12-01-2025 ore 20:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


La seconda parte di gennaio potrebbe riservare un vero colpo di scena dal punto di vista meteorologico. Secondo gli ultimi modelli atmosferici, il vortice polare sembra trovarsi in una situazione di grande instabilità, con il rischio di una sua dislocazione o persino di un collasso parziale. Questo evento, noto in meteorologia come “split” del vortice polare, potrebbe avere conseguenze significative sul clima dell’Europa e dell’Italia. Tra queste, c’è la possibilità che un’ondata di gelo estremo, accompagnata da nevicate diffuse, possa investire la nostra penisola, in particolare le regioni dell’Adriatico.

Il vortice polare e il suo impatto sull’inverno

Il vortice polare è una vasta area di bassa pressione che si forma sopra il Polo Nord durante l’inverno. Quando è compatto e stabile, mantiene il freddo artico confinato nelle alte latitudini. Tuttavia, in determinate condizioni, può indebolirsi o frammentarsi, permettendo alle masse d’aria gelida di scendere verso le medie latitudini, inclusa l’Europa.

Attualmente, i segnali indicano un aumento dell’instabilità del vortice polare, con una possibile discesa di aria gelida dalla Siberia verso il continente europeo nella seconda metà di gennaio. Questo scenario, se confermato, potrebbe portare un’ondata di freddo estremo sull’Italia, trasformando le condizioni meteorologiche già rigide in un inverno ancora più intenso.

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Neve dalla Siberia in arrivo?

La combinazione di aria gelida siberiana e umidità mediterranea potrebbe dar vita a nevicate diffuse, soprattutto lungo il versante adriatico. Le regioni maggiormente esposte a questo tipo di configurazione sarebbero Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia.
    •    Abruzzo e Molise: Queste regioni si troverebbero al centro del flusso gelido, con la possibilità di nevicate abbondanti anche a quote pianeggianti. La neve potrebbe interessare non solo le aree interne ma anche le zone costiere, creando scenari tipicamente invernali.
    •    Puglia: La regione, grazie alla sua esposizione all’Adriatico, potrebbe vedere la neve scendere fino alle coste, soprattutto nelle aree del barese, del brindisino e del foggiano. Sulle Murge e in Valle d’Itria, gli accumuli potrebbero diventare significativi.
    •    Basilicata e Calabria: Anche le zone interne di queste regioni potrebbero essere interessate da nevicate abbondanti, in particolare sull’Appennino lucano e sulle colline calabresi.
La terza decade di gennaio: giorni della merla e gelo intenso

I “giorni della merla”, tradizionalmente considerati i più freddi dell’anno, quest’anno potrebbero davvero meritare la loro fama. Tra il 29 e il 31 gennaio, il gelo siberiano potrebbe raggiungere l’apice, portando un ulteriore calo delle temperature su tutta Italia.

In questo periodo, il rischio di nevicate a bassa quota sarà elevato, soprattutto lungo l’Adriatico e nelle zone interne del Centro-Sud. Le temperature potrebbero scendere di diversi gradi sotto lo zero, soprattutto nelle ore notturne, creando condizioni di gelo estremo.

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Incertezza e cautela: tutto da confermare

Va sottolineato che, al momento, si tratta di scenari ancora da confermare. La traiettoria dell’aria gelida siberiana dipenderà da molteplici fattori atmosferici, e una leggera deviazione potrebbe modificare completamente l’impatto sull’Italia.

Ad esempio, se il gelo dovesse spostarsi più a est, l’Italia potrebbe essere parzialmente risparmiata, con effetti più limitati alle regioni adriatiche. Al contrario, una traiettoria più occidentale potrebbe coinvolgere anche le regioni tirreniche e il Nord Italia.


Effetti sulla popolazione e raccomandazioni

In caso di conferma di questa ondata di gelo e neve, sarà importante adottare misure di precauzione per ridurre i disagi. Le temperature estreme potrebbero causare problemi alla rete idrica e ai trasporti, mentre le nevicate abbondanti potrebbero rendere impraticabili molte strade, soprattutto nelle aree interne.

Si consiglia di:
    •    Prestare attenzione agli aggiornamenti meteo nei prossimi giorni.
    •    Limitare gli spostamenti non necessari, soprattutto nelle zone montane o collinari.
    •    Attrezzarsi con abbigliamento adeguato e pneumatici invernali per chi si trova in viaggio.


Un’occasione per gli amanti della neve

Se lo scenario si confermasse, l’arrivo del gelo siberiano potrebbe trasformare molte località italiane in autentiche cartoline invernali. Per gli amanti della neve, questo potrebbe essere un evento memorabile, con la possibilità di ammirare paesaggi imbiancati anche in zone che raramente vedono la neve.


Conclusioni

La seconda metà di gennaio si preannuncia decisiva per l’evoluzione di questo inverno. Qualcosa di grosso bolle in pentola, e l’instabilità del vortice polare potrebbe portare effetti significativi anche sull’Italia. Il pericolo neve è reale, ma tutto dipenderà dalla traiettoria e dall’intensità dell’aria gelida in arrivo dalla Siberia.

Nei prossimi giorni, sarà fondamentale monitorare gli aggiornamenti meteo per comprendere meglio l’evoluzione di questa potenziale ondata di gelo estremo. Se le condizioni si allineassero, potremmo assistere a un episodio invernale di grande portata, con gelo e neve che dalla Siberia raggiungono la nostra penisola.




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