di Redazione, 11-01-2025 ore 17:30 |
Una configurazione meteorologica particolare e non molto comune sta per influenzare il nostro Paese. Si tratta di un “minimo ad occhiale”, un termine utilizzato in meteorologia per descrivere la presenza di due minimi di bassa pressione vicini e interconnessi, che danno vita a una dinamica atmosferica complessa e spesso intensa. Questa configurazione, che si svilupperà pienamente da domani, domenica 12 gennaio, porterà precipitazioni abbondanti e neve su diverse regioni italiane. Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo e quali saranno le zone più colpite. Cos’è il minimo ad occhiale? Il minimo ad occhiale è una configurazione caratterizzata dalla presenza di due centri di bassa pressione vicini e in qualche modo comunicanti tra loro, come le lenti di un paio di occhiali. Questa situazione genera un’ampia area di instabilità, che può provocare precipitazioni particolarmente intense e persistenti su una vasta area. Nel caso attuale, il minimo ad occhiale si formerà tra il Mediterraneo centrale e le regioni meridionali italiane, alimentato da aria fredda proveniente da nord e da correnti umide risalenti dal Mediterraneo orientale. Leggi anche: NEVE FORTE accumuli incredibili da domenica Precipitazioni intense: accumuli oltre i 100 mm Le precipitazioni attese per i prossimi giorni saranno significative, con accumuli che in alcune aree supereranno i 100 mm, un valore che indica piogge particolarmente abbondanti. Le regioni più a rischio saranno la Puglia e la Basilicata, dove le piogge potrebbero assumere carattere di nubifragio, soprattutto nelle zone interne e collinari. Le coste ioniche e adriatiche saranno anch’esse interessate, con rischio di allagamenti e criticità idrogeologiche. Le regioni coinvolte dalla neve Oltre alle piogge, il minimo ad occhiale porterà anche abbondanti nevicate, in particolare sulle aree interne del Centro-Sud. Vediamo nel dettaglio le regioni più colpite: Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI Un quadro complesso e critico La combinazione di precipitazioni abbondanti e nevicate a quote relativamente basse pone diverse aree del Sud Italia in una situazione meteorologica complessa e potenzialmente critica. Tra i rischi principali: Quando arriveranno i fenomeni più intensi? La fase critica di questa configurazione inizierà domani, domenica 12 gennaio, e durerà almeno fino a martedì 14 gennaio. Saranno tre giornate di maltempo diffuso, con le precipitazioni più abbondanti attese nelle regioni meridionali e le nevicate più consistenti sulle aree appenniniche e montane. Come affrontare questa situazione? Con l’arrivo del minimo ad occhiale, è importante adottare alcune precauzioni per limitare i rischi e i disagi: Cosa aspettarsi dopo questa fase? Dopo i tre giorni di maltempo intenso, è previsto un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche a partire da mercoledì 15 gennaio. Tuttavia, l’inverno è ormai entrato nel vivo, e altre ondate di freddo e neve potrebbero interessare il nostro Paese nelle settimane successive. In conclusione Il minimo ad occhiale che sta per interessare l’Italia rappresenta una configurazione meteorologica particolare e intensa, con effetti significativi soprattutto al Sud. Tra piogge abbondanti e neve a quote medio-basse, il maltempo porterà sfide e disagi su molte aree del Paese. Seguiremo con attenzione l’evoluzione di questa situazione, pronti a documentare ogni cambiamento. L’inverno, con la sua forza e imprevedibilità, è decisamente arrivato.
• Abruzzo e Molise: Queste regioni saranno tra le più colpite dalle nevicate, con accumuli significativi già a partire dai 600 metri. Le aree appenniniche vedranno nevicate intense, che potrebbero superare i 50 cm oltre i 1000 metri.
• Campania orientale: Sui rilievi della Campania orientale, la neve cadrà a partire dai 700-800 metri, con accumuli consistenti soprattutto nelle zone più elevate. Le precipitazioni nevose saranno abbondanti e persistenti.
• Gargano e Sila: Anche il Gargano, in Puglia, e i rilievi della Sila, in Calabria, saranno interessati da nevicate abbondanti. In queste zone, la neve sarà protagonista già a partire dai 700-800 metri, con accumuli importanti che potrebbero creare disagi alla viabilità e alle attività locali.
• Murgia: Sulla Murgia nord-occidentale, la neve sarà meno consistente rispetto alle altre aree, ma comunque probabile a partire dai 800-1000 metri, soprattutto nelle zone interne.
1. Allagamenti: Le piogge intense, soprattutto tra Puglia e Basilicata, potrebbero causare allagamenti nelle aree urbane e rurali, con disagi alla circolazione e possibili danni alle infrastrutture.
2. Frane e smottamenti: Le aree collinari e montane, già fragili, potrebbero essere interessate da smottamenti e frane, aggravando la situazione nelle zone più vulnerabili.
3. Viabilità compromessa: La neve intensa su Abruzzo, Molise e Sila renderà difficili gli spostamenti sulle strade montane e collinari, con il rischio di blocchi e chiusure temporanee.
• Seguire gli aggiornamenti meteo: Le condizioni possono evolvere rapidamente, quindi è fondamentale restare informati tramite i bollettini ufficiali.
• Prepararsi alla neve: Nelle aree colpite dalle nevicate, è consigliabile munirsi di gomme invernali o catene da neve e limitare gli spostamenti non necessari.
• Prestare attenzione ai rischi idrogeologici: Evitare le zone a rischio di allagamenti e smottamenti, soprattutto nelle regioni più colpite dalle piogge intense.