di Redazione, 11-01-2025 ore 07:00 |
Un’importante svolta meteorologica è alle porte: da domenica, una massa di aria fredda di origine artica scenderà verso l’Italia, determinando una drastica diminuzione delle temperature e un significativo peggioramento delle condizioni atmosferiche. Al centro di questa dinamica troviamo un vortice depressionario, definito “cattivo” per via della sua persistenza e intensità, che si formerà sui mari meridionali italiani e sarà alimentato da due elementi chiave: l’aria fredda proveniente dal Nord Europa e l’aria umida in risalita dal Mediterraneo orientale. L’arrivo del freddo artico Il freddo artico inizierà a manifestarsi già nella giornata di domenica, portando un crollo delle temperature rispetto ai giorni precedenti, che si erano mantenuti relativamente miti per il periodo. Questo afflusso di aria fredda entrerà in collisione con l’umidità mediterranea, dando vita a una depressione sui mari del Sud Italia. Questo sistema di bassa pressione avrà difficoltà a colmarsi rapidamente, prolungando così la fase di maltempo su diverse regioni del Paese. Le zone più colpite Le precipitazioni si concentreranno principalmente sulle regioni meridionali, dove si attendono fenomeni intensi e persistenti. Vediamo nel dettaglio cosa accadrà: Leggi anche: NEVE FORTE accumuli incredibili da domenica Quota neve: inizialmente bassa, poi in rialzo Un aspetto peculiare di questo evento meteorologico sarà l’evoluzione della quota neve. Nella fase iniziale del peggioramento, le temperature rigide consentiranno nevicate a partire dai 400-600 metri su molte aree del Sud. Tuttavia, l’afflusso di correnti più miti e umide dal Mediterraneo orientale porterà un graduale rialzo della quota neve, che salirà oltre i 1000 metri entro lunedì sera. Questo cambiamento potrebbe ridurre il rischio di accumuli nevosi significativi a quote più basse, ma aumenterà il rischio di piogge persistenti, con conseguenti criticità idrogeologiche. Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI Temperature in picchiata La vera protagonista di questa fase sarà la diminuzione delle temperature. Il freddo artico in arrivo determinerà un abbassamento termico netto rispetto ai giorni precedenti, con valori inferiori alla media stagionale su gran parte del Paese. Le regioni settentrionali, pur rimanendo ai margini del peggioramento, sperimenteranno un freddo secco, mentre al Centro-Sud il calo termico sarà accompagnato da maltempo, rendendo le giornate particolarmente rigide e sgradevoli. Rischi e criticità La combinazione di freddo, piogge abbondanti e neve, seppur temporanea a bassa quota, solleva alcune preoccupazioni: Prospettive per i giorni successivi Il vortice depressionario non si esaurirà rapidamente. Le condizioni meteo rimarranno instabili almeno fino a metà settimana, con piogge che continueranno a interessare il Sud e parte del Centro. Un miglioramento più significativo è atteso solo a partire da mercoledì o giovedì, quando l’area di bassa pressione inizierà a perdere intensità e verrà gradualmente sostituita da un campo di alta pressione in espansione da ovest. Cosa aspettarsi Questa fase di maltempo rappresenta un ritorno alla piena dinamicità invernale, dopo un periodo relativamente stabile. Il freddo artico, il vortice depressionario e le precipitazioni abbondanti delineano uno scenario meteorologico complesso e potenzialmente critico. È consigliabile seguire gli aggiornamenti meteo, soprattutto per chi vive nelle aree più esposte al maltempo, e adottare le necessarie precauzioni per limitare i disagi. In sintesi, il vortice depressionario cattivo porterà con sé una serie di effetti intensi e duraturi: dal freddo pungente alla neve, fino alle piogge insistenti. Un inverno che si fa sentire, con tutte le sue sfumature.
• Sud Italia: Basilicata, Calabria e Puglia saranno le regioni maggiormente coinvolte dal vortice depressionario. Le piogge saranno abbondanti e accompagnate inizialmente da nevicate fino a quote collinari o di bassa collina, soprattutto nelle zone interne. Successivamente, la quota neve tenderà ad alzarsi a causa dell’arrivo di aria più umida e meno fredda dal Mediterraneo orientale.
• Isole maggiori: Anche Sicilia e Sardegna subiranno l’influenza del vortice depressionario. In particolare, in Sicilia sono attese piogge intense, con un rischio di locali nubifragi nelle zone orientali e meridionali dell’isola.
• Centro Italia: Sebbene il maltempo sarà meno marcato rispetto al Sud, alcune aree dell’Appennino centrale potrebbero vedere nevicate a quote medie nella prima fase del peggioramento, seguite da piogge in pianura.
1. Rischio idrogeologico: Le precipitazioni persistenti, soprattutto su Basilicata, Calabria e Puglia, potrebbero causare allagamenti e frane nelle aree più vulnerabili.
2. Disagi nei trasporti: La neve iniziale potrebbe creare difficoltà sulla viabilità montana e collinare, mentre le piogge intense potrebbero generare criticità sulle strade costiere e nelle aree urbane.
3. Agricoltura a rischio: Le coltivazioni potrebbero subire danni, sia per il freddo improvviso sia per gli eccessi di pioggia.