di Redazione, 09-01-2025 ore 16:15 |
L’inverno torna a farsi sentire con tutta la sua forza: il freddo da est è ormai alle porte, e con esso una fase di marcata instabilità che porterà neve a bassa quota su diverse regioni d’Italia. Il cambiamento repentino delle condizioni meteo è atteso a partire da domenica 12 gennaio, quando masse d’aria gelida provenienti dall’Europa orientale raggiungeranno il nostro Paese, determinando un drastico calo delle temperature e l’arrivo di precipitazioni diffuse. Temperature in picchiata: un calo di oltre 10 gradi Se in questi giorni stiamo godendo di un clima insolitamente mite per la stagione, con valori termici che toccano i 17-18°C in molte zone del Centro e del Sud, l’arrivo del freddo cambierà radicalmente il quadro. Gli ultimi aggiornamenti confermano un abbassamento delle temperature di oltre 10/15 gradi rispetto alle attuali, riportando l’Italia in pieno inverno. Saranno soprattutto le regioni del Centro-Sud a sentire maggiormente l’impatto di questo calo termico, mentre al Nord le temperature, già più rigide, scenderanno ulteriormente, anche se con fenomeni meno significativi. Neve in arrivo: ecco le quote aggiornate La protagonista di questa fase sarà certamente la neve, che tornerà a imbiancare non solo le vette, ma anche quote collinari e pianure in alcune zone. Gli ultimi modelli previsionali delineano uno scenario chiaro per quanto riguarda le altitudini coinvolte dalle nevicate: Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI Leggi anche: Buran entro fine mese, neve forte Cosa aspettarsi nei prossimi giorni L’instabilità dovrebbe raggiungere il suo picco tra domenica e lunedì, quando le correnti fredde orientali saranno più intense. Le precipitazioni, inizialmente diffuse, si concentreranno successivamente lungo il versante adriatico e il Sud, dove potrebbero persistere anche per buona parte della prossima settimana. Questo tipo di configurazione è tipica dell’aria artica continentale, che attraversa il Mediterraneo caricandosi di umidità e scaricando neve soprattutto lungo i rilievi e le zone esposte al flusso freddo. In molte città, soprattutto quelle interne, il termometro farà fatica a superare i 5-6°C anche durante il giorno, mentre di notte i valori potranno scendere sotto lo zero, favorendo la formazione di brina e gelate diffuse. Nelle aree montane e collinari, le temperature minime potrebbero raggiungere valori estremamente bassi, con punte di -5/-7°C in Appennino. Leggi anche: GELO in ARRIVO entro fine GENNAIO, ecco il BURAN con un carico di NEVE! Focus regionale: da nord a sud Mentre il Nord Italia vivrà un clima freddo ma prevalentemente asciutto, il Centro e il Sud saranno le aree più colpite da questa ondata di gelo. Le regioni adriatiche centrali e meridionali saranno al centro dell’azione, con accumuli di neve che potrebbero superare i 10-15 cm già a quote medie. In Abruzzo, Molise e Basilicata, località sopra i 700 metri potrebbero raggiungere accumuli importanti, rendendo necessario monitorare costantemente la viabilità. Anche in Campania, specie nelle zone interne, l’attenzione sarà massima per possibili disagi legati alle nevicate. Sul versante tirrenico, invece, gli effetti saranno più limitati: qui le precipitazioni saranno meno frequenti e, salvo eccezioni, la neve sarà confinata alle quote più alte. Anche le isole maggiori, Sicilia e Sardegna, saranno interessate marginalmente dal peggioramento, con fiocchi possibili solo sulle cime più elevate come l’Etna e il Gennargentu. Conclusione L’Italia si prepara dunque a vivere un brusco ritorno all’inverno, con freddo, neve e un clima decisamente più consono alla stagione. Questa ondata di gelo, oltre a riportare scenari da cartolina in molte aree del Paese, segna anche la fine dell’insolito tepore di inizio gennaio. Nei prossimi giorni, sarà fondamentale monitorare l’evoluzione meteorologica, soprattutto per chi vive nelle zone più esposte alle nevicate.
• Medio Adriatico e Appennino centrale: la neve potrebbe cadere fino a 300-400 metri di quota, con accumuli significativi soprattutto sui versanti orientali esposti alle correnti fredde. Abruzzo e Marche saranno tra le regioni più coinvolte, con scenari da pieno inverno già dai rilievi collinari.
• Sud peninsulare: in queste zone, le nevicate sono previste a partire dai 600 metri di quota. La Puglia, soprattutto nella sua parte interna, e la Calabria settentrionale potrebbero vedere fiocchi scendere in modo moderato, con accumuli più consistenti sopra i 700 metri.
• Zone interne dell’Appennino meridionale (Campania, Basilicata, Calabria): le nevicate raggiungeranno quote di 400-500 metri, con accumuli maggiori sui rilievi più alti e lungo le dorsali esposte a nord-est. Campania interna e Basilicata, in particolare, potrebbero vivere giornate di autentico clima invernale.