di Redazione, 08-01-2025 ore 16:30 |
Entro la fine di gennaio, e in particolare nella seconda parte del mese, l’Europa e l’Italia potrebbero essere investite da un’ondata di gelo e neve causata da un collasso del vortice polare. Questo fenomeno, sempre più monitorato dagli esperti, potrebbe portare scenari estremi, con temperature rigide e nevicate diffuse, alimentando le previsioni di un gennaio che potrebbe concludersi con condizioni meteorologiche eccezionali. Il vortice polare: una struttura fondamentale ma fragile Il vortice polare è una grande area di bassa pressione situata sopra l’Artico, composta da venti intensi che intrappolano l’aria fredda alle alte latitudini. Quando questa struttura si indebolisce o si “spacca” – come suggerito dai recenti modelli numerici – l’aria gelida intrappolata viene rilasciata verso sud, provocando ondate di freddo intenso in Europa e in altre aree del mondo. Le attuali proiezioni indicano che il vortice polare potrebbe collassare nelle prossime settimane. Questo evento, associato a un blocco atmosferico sull’Atlantico, potrebbe favorire una discesa di masse d’aria gelida direttamente dalla Siberia verso l’Europa occidentale e il Mediterraneo centrale, Italia inclusa. Proiezioni per la seconda metà di gennaio Il periodo più critico individuato dai meteorologi va dal 18 al 25 gennaio, quando si potrebbero verificare condizioni favorevoli a un “Buran” – il termine usato per descrivere il vento gelido siberiano – che investirebbe gran parte dell’Europa. Questo vento, famoso per le sue caratteristiche estreme, è spesso associato a temperature sottozero e nevicate abbondanti, anche a quote pianeggianti. Gli attuali modelli numerici mostrano un potente blocco in formazione sull’Atlantico settentrionale. Questo blocco, che potrebbe avere la forma di un anticiclone robusto, agirebbe come una barriera, costringendo l’aria artica a scivolare verso sud. Le regioni più esposte a questa discesa gelida includono l’Europa orientale, centrale e meridionale, con particolare attenzione all’Italia. Leggi anche: Neve su Abruzzo, Molise e Puglia a Foggia, Bari, Brindisi, Lecce e Taranto Effetti previsti sull’Italia Se queste proiezioni venissero confermate, l’Italia potrebbe trovarsi al centro di un evento di gelo e neve significativo. Le regioni settentrionali e centrali sarebbero le prime a essere colpite da un abbassamento drastico delle temperature, con nevicate abbondanti anche in pianura. Successivamente, l’ondata di freddo potrebbe estendersi alle regioni meridionali, portando gelo e neve in aree insolite, incluse le coste. Le città della Pianura Padana, come Milano, Torino e Bologna, potrebbero vedere scenari nevosi particolarmente intensi, mentre le aree collinari e montane potrebbero registrare accumuli eccezionali. Anche il Centro-Sud, specie le zone interne di Abruzzo, Molise e Campania, potrebbero essere investite da nevicate significative. Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI Un evento da confermare Nonostante le previsioni appaiano affascinanti, è importante sottolineare che ci troviamo ancora in un range temporale piuttosto ampio, e molte delle dinamiche che potrebbero concretizzarsi dipendono da fattori atmosferici ancora incerti. I meteorologi continuano a monitorare attentamente l’evoluzione del vortice polare e dei modelli climatici, consapevoli che la situazione potrebbe subire variazioni. La distanza temporale, infatti, rappresenta sempre una variabile critica nelle previsioni meteo: più lontano è l’evento, maggiore è l’incertezza. Tuttavia, i segnali attuali meritano attenzione, e l’ipotesi di un gennaio conclusivo all’insegna del gelo appare, ad oggi, molto plausibile. Prepararsi al freddo: un gennaio da ricordare? Se il collasso del vortice polare e il blocco sull’Atlantico venissero confermati, potremmo trovarci di fronte a uno degli eventi meteorologici più rilevanti degli ultimi anni. Gli appassionati di neve e freddo aspettano con trepidazione aggiornamenti dai modelli numerici, ma è essenziale che anche la popolazione generale sia preparata. Ondata di gelo significa non solo scenari suggestivi, ma anche disagi per la circolazione, problemi legati al riscaldamento e, in alcuni casi, situazioni critiche per le infrastrutture. È quindi fondamentale rimanere aggiornati e seguire le indicazioni degli esperti per affrontare al meglio l’eventuale arrivo del Buran. In conclusione, tutto resta da valutare, ma le previsioni per la seconda metà di gennaio parlano chiaro: l’inverno sta per mostrarsi nella sua veste più gelida e spettacolare.