di Redazione, 08-01-2025 ore 12:45 |
Da domenica 12 gennaio si preannuncia un significativo cambiamento delle condizioni meteorologiche sul Centro-Sud Italia. L’arrivo di correnti gelide dalla Russia porterà freddo intenso, accompagnato da maltempo, pioggia, neve e temporali che interesseranno diverse regioni. Si tratta di una situazione che potrebbe avere impatti significativi, soprattutto nelle aree collinari e montane, ma con possibili risvolti anche a quote più basse. Freddo in arrivo: il contesto meteorologico Le correnti fredde di origine russa rappresentano uno scenario tipico delle irruzioni invernali più significative. Quando l’aria fredda proveniente dall’Europa orientale si scontra con le correnti umide e instabili del Mediterraneo, si creano condizioni favorevoli per fenomeni intensi. Da domenica, questa dinamica colpirà in particolare il versante adriatico e le regioni meridionali, generando precipitazioni diffuse e un calo generalizzato delle temperature. Neve a bassa quota: dove e quando? La neve sarà protagonista in diverse zone, con accumuli che potrebbero interessare anche quote collinari. Al momento, i modelli meteorologici indicano la seguente situazione: Maltempo diffuso: pioggia e temporali Oltre alla neve, le regioni colpite vedranno piogge diffuse e locali temporali, soprattutto lungo le coste adriatiche e ioniche. La combinazione di pioggia e basse temperature potrebbe creare condizioni di disagio, con possibile formazione di ghiaccio nelle ore notturne sulle strade di collina e montagna. Leggi anche: Neve su Abruzzo, Molise e Puglia a Foggia, Bari, Brindisi, Lecce e Taranto Incognite sulla portata del freddo Nonostante i segnali di una forte ondata di freddo, l’intensità effettiva delle correnti russe rimane un’incognita. Al momento, i modelli numerici mostrano discrepanze che rendono difficile inquadrare con precisione i dettagli meteorologici, soprattutto per quanto riguarda le zone più colpite e la quota neve. Qualora l’aria fredda risultasse più intensa del previsto, la neve potrebbe spingersi a quote ancora più basse, interessando anche le pianure dell’entroterra adriatico. Al contrario, una minore intensità porterebbe a una risalita della quota neve, limitando gli accumuli alle zone montane. Cosa aspettarsi nei prossimi giorni Nei giorni immediatamente successivi a domenica, il maltempo potrebbe persistere, mantenendo condizioni instabili e fredde su gran parte del Sud e del Centro Italia. Sarà fondamentale monitorare gli aggiornamenti dei bollettini meteo, poiché anche piccoli cambiamenti nella traiettoria delle correnti fredde o nella loro intensità potrebbero modificare significativamente lo scenario. Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI Raccomandazioni per le aree a rischio Con l’arrivo del maltempo e del freddo, si raccomanda di prestare attenzione soprattutto nelle zone collinari e montuose, dove neve e ghiaccio potrebbero creare difficoltà alla viabilità. È consigliabile dotare i veicoli di pneumatici invernali o catene, e verificare le condizioni delle strade prima di mettersi in viaggio. Nelle aree soggette a temporali e piogge intense, particolare attenzione dovrà essere posta ai possibili allagamenti. Conclusioni L’arrivo del freddo dalla Russia e del maltempo previsto per domenica 12 gennaio rappresenta un evento che potrebbe segnare una svolta nell’inverno 2025, finora caratterizzato da una relativa stabilità. Le regioni del Centro-Sud si preparano quindi a una fase di forte instabilità, con pioggia, neve e freddo protagonisti. Restano tuttavia delle incertezze, legate all’intensità dell’aria fredda in arrivo e alle sue conseguenze sui fenomeni meteorologici. Per questo motivo, sarà essenziale seguire gli aggiornamenti nei prossimi giorni.
• Abruzzo e Molise: la quota neve potrebbe attestarsi intorno ai 300 metri, con possibilità di accumuli più consistenti nelle zone interne e montuose.
• Basilicata e Nord Puglia: anche qui la quota neve è stimata intorno ai 300 metri. Precipitazioni più intense sono previste nelle aree esposte al versante adriatico e nelle zone collinari del Gargano.
• Calabria settentrionale: la quota neve potrebbe salire leggermente, attestandosi intorno ai 500-600 metri, ma resta elevata l’incertezza.