di Redazione, 06-01-2025 ore 09:30 |
L’inverno entra finalmente nel vivo con un evento meteorologico che promette di essere memorabile: l’arrivo del gelo russo sta portando con sé scenari da cartolina e, secondo le ultime proiezioni, accumuli nevosi davvero significativi su gran parte del territorio italiano. Le mappe aggiornate dei modelli GFS (Global Forecast System) offrono un primo assaggio di quello che potrebbe attenderci entro mercoledì 15 gennaio: neve a tappeto al Nord, anche in pianura, e fiocchi fino a quote bassissime lungo l’Adriatico. Neve al Nord: città imbiancate come non si vedeva da anni Le proiezioni attuali indicano accumuli importanti su tutto il Nord Italia, anche sulle città di pianura. Milano, Torino, Verona, Padova e Bologna potrebbero risvegliarsi sotto una coltre bianca, con nevicate diffuse che non risparmieranno nemmeno le principali arterie stradali e autostradali. Le aree pedemontane, come quelle tra Piemonte e Lombardia, rischiano di accumulare quantità di neve significative, con stime che parlano di oltre 20-30 cm in alcuni punti. Anche le città della Pianura Padana sono sotto osservazione: grazie alle temperature particolarmente rigide, la neve potrebbe non solo cadere copiosa ma anche attecchire rapidamente, rendendo il paesaggio suggestivo ma creando possibili disagi alla circolazione. L’Adriatico sotto la neve: da Rimini a Bari, fiocchi fino a bassa quota Non sarà solo il Nord a vivere il fascino della neve: il freddo intenso e l’instabilità atmosferica alimentata dal Mare Adriatico porteranno precipitazioni nevose lungo la dorsale appenninica e le coste orientali. Le prime mappe clamorose del modello GFS mostrano accumuli fino a quote bassissime, coinvolgendo città come Rimini, Ancona, Pescara e Termoli. L’evento potrebbe spingersi ancora più a sud, con neve prevista anche su Bari e le zone interne della Puglia, portando un fenomeno relativamente raro per queste latitudini. Lungo l’Appennino centrale e meridionale, i fiocchi scenderanno abbondanti, con accumuli importanti già a partire dai 300-400 metri di altitudine, creando uno scenario da pieno inverno anche in regioni più abituate alla pioggia. Appennino: accumuli importanti per gli amanti della montagna Le aree montane dell’Appennino stanno per essere letteralmente sommerse. Da nord a sud, le mappe indicano accumuli nevosi che potrebbero raggiungere i 50 cm nelle aree più esposte, specialmente lungo i versanti orientali. Un vero e proprio regalo per gli amanti degli sport invernali, ma anche una sfida per le comunità locali che dovranno gestire l’impatto di questa ondata di gelo e neve. Leggi anche: Gelo e neve su Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Molise, Puglia e Basilicata Cosa dicono le prime mappe GFS? Le prime proiezioni degli accumuli nevosi fornite dal modello GFS sono a dir poco clamorose. I dati evidenziano un’Italia divisa, con il Nord e l’Adriatico che si preparano a fare i conti con accumuli significativi, mentre il Sud e il versante tirrenico potrebbero essere parzialmente risparmiati, almeno nelle prime fasi dell’evento. Secondo le mappe, le regioni del Nord-Ovest saranno le prime a essere interessate dalla neve, con accumuli che potrebbero superare i 20-30 cm in alcune aree. A seguire, l’azione del gelo russo si estenderà verso il Centro-Sud, alimentando nevicate lungo l’Adriatico e le zone interne appenniniche. Le città più colpite potrebbero includere: • Milano, Torino, Verona, Bologna: neve abbondante e rischio di accumuli importanti anche in pianura. • Rimini, Ancona, Pescara: accumuli significativi fino a livello del mare. • Bari e zone interne pugliesi: prime stime indicano fiocchi fino a bassissima quota, con possibili accumuli modesti ma diffusi. Impatto e consigli pratici L’arrivo della neve, se da un lato regala un’atmosfera unica e suggestiva, dall’altro può creare notevoli disagi. È fondamentale che chi vive nelle aree più a rischio si prepari adeguatamente. Per chi deve mettersi in viaggio, è consigliato pianificare gli spostamenti con attenzione, dotandosi di pneumatici invernali o catene, e monitorando costantemente gli aggiornamenti delle autorità locali sulla viabilità. In città, le amministrazioni dovranno predisporre tempestivamente i piani per lo spargimento di sale e la pulizia delle strade, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e limitare i disagi al traffico. Cosa aspettarsi nei prossimi giorni Sebbene le proiezioni attuali siano già molto dettagliate, è importante ricordare che piccoli cambiamenti nei modelli potrebbero ancora modificare la distribuzione e l’entità degli accumuli. Gli esperti continueranno a monitorare l’evoluzione della situazione, fornendo aggiornamenti costanti man mano che ci avviciniamo al 15 gennaio. In ogni caso, l’Italia si prepara a vivere un evento invernale spettacolare, con neve diffusa e accumuli significativi. La parola d’ordine è prudenza, ma anche la possibilità di godersi uno scenario unico che, soprattutto al Nord e lungo l’Adriatico, promette di regalare immagini indimenticabili. Ecco la mappa di GFS