Meteo: super aggiornamento ECMWF. Neve in arrivo e accumuli pesanti


di  Redazione, 06-01-2025 ore 11:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno sembra voler finalmente fare sul serio, con un importante aggiornamento proveniente dal modello meteorologico ECMWF che conferma l’arrivo di una fase gelida e nevosa su buona parte dell’Italia centrale e meridionale. A partire da sabato 11 gennaio, un’irruzione di aria fredda di origine continentale si muoverà rapidamente da est verso il nostro Paese, portando un brusco calo delle temperature e neve diffusa fin dalle basse quote, con accumuli significativi soprattutto sull’Appennino centrale.

Freddo e neve in arrivo da est

Le correnti gelide provenienti dall’Europa orientale raggiungeranno l’Italia già dalla serata di venerdì 10 gennaio, intensificandosi nella giornata di sabato. Questo flusso di aria fredda porterà a un drastico calo delle temperature su gran parte del Centro-Sud, con valori che scenderanno ben al di sotto della media stagionale. Si prevedono gelate diffuse anche in pianura, con massime che in alcune aree faticheranno a superare i 2-3°C.

La neve sarà la protagonista assoluta, soprattutto sull’Appennino centrale. I fiocchi potrebbero cominciare a cadere già dalla notte tra venerdì e sabato, intensificandosi nel corso della giornata. Secondo le ultime proiezioni, le regioni più colpite saranno l’Emilia-Romagna, le Marche e l’Abruzzo, dove si attendono nevicate diffuse fin dalle basse quote.

Accumuli significativi sull’Appennino centrale

Gli accumuli più pesanti si concentreranno sui rilievi dell’Appennino, dove si potrebbero registrare spessori nevosi di 30-50 cm già a partire dai 500-700 metri di quota. Localmente, specie nelle aree interne delle Marche e dell’Abruzzo, si potrebbero superare i 70 cm oltre i 1000 metri.

Ma le sorprese non finiscono qui: i modelli indicano una possibile estensione delle nevicate fino in pianura su alcune zone. Tra Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo, i fiocchi potrebbero spingersi fin sulle coste, seppur con accumuli più modesti. Inoltre, il Molise e la Puglia settentrionale potrebbero vedere nevicate a quote molto basse, con possibilità di locali episodi di neve mista a pioggia anche lungo le coste adriatiche.

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Temperature in picchiata: gelo diffuso

Il passaggio dell’aria fredda sarà accompagnato da un sensibile calo termico, con temperature che raggiungeranno valori tipici delle ondate di gelo invernale. In Appennino si potranno registrare minime inferiori ai -8°C già dai 1000 metri di quota, mentre in pianura si potrebbero toccare valori prossimi o inferiori agli 0°C anche durante il giorno. Le gelate notturne saranno diffuse, aumentando il rischio di formazione di ghiaccio su strade e superfici esposte.

Anche le regioni meridionali subiranno un netto abbassamento delle temperature. In Puglia e Molise, si attendono minime fino a -2°C in pianura, mentre le massime difficilmente supereranno i 5-6°C lungo le coste.

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Criticità e raccomandazioni

L’arrivo di questa ondata di freddo e neve potrebbe causare disagi alla circolazione stradale, soprattutto nelle aree interne e montane. È consigliato equipaggiare i veicoli con pneumatici invernali o catene da neve, specialmente per chi deve affrontare spostamenti in Appennino. Inoltre, le basse temperature potrebbero rappresentare un rischio per le colture agricole e per gli impianti idrici non protetti.

Conclusioni

Sabato 11 gennaio segnerà l’inizio di una fase decisamente invernale per il nostro Paese, con freddo intenso e nevicate diffuse che interesseranno soprattutto le regioni del Centro-Sud. L’Appennino centrale sarà l’epicentro di questo evento, con accumuli di neve pesanti che renderanno il paesaggio incantato, ma che potrebbero anche causare non pochi disagi. Si tratta di un evento da monitorare con attenzione nei prossimi giorni, poiché ulteriori aggiornamenti dai modelli meteorologici potrebbero affinare i dettagli sulla portata e sull’intensità del fenomeno.

Prepariamoci, dunque, a un weekend all’insegna del gelo e della neve, con paesaggi che torneranno a ricordarci il cuore dell’inverno.




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