Meteo: ASE, Adriatic Snow Effect. Neve in arrivo su molte regioni


di  Redazione, 06-01-2025 ore 09:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


A partire da sabato 11 gennaio, l’Italia sarà interessata da un marcato peggioramento delle condizioni meteo causato dall’arrivo di aria fredda proveniente dall’est. Questo fenomeno, tipico del periodo invernale, è noto come ASE, Adriatic Snow Effect, e potrebbe portare nevicate diffuse anche a bassa quota in alcune regioni del versante adriatico.

Freddo continentale: caratteristiche e dinamiche

L’aria in arrivo è di origine continentale, proveniente dalle steppe dell’Europa orientale e dalla Russia. Una delle principali caratteristiche del freddo continentale è la sua capacità di mantenere temperature rigide anche nei bassi strati dell’atmosfera. Questo si traduce in una colonna d’aria molto uniforme, senza significative inversioni termiche.

Quando questa massa d’aria fredda raggiunge il mar Adriatico, incontra le acque più calde del mare. Questo contrasto termico tra l’aria gelida e la superficie marina genera instabilità atmosferica, favorendo la formazione di bande nuvolose molto organizzate. Tali nubi, spinte dai venti orientali, si dirigono verso la terraferma, causando precipitazioni che, in presenza di temperature sufficientemente basse, si trasformano in nevicate anche in pianura.

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Le regioni coinvolte: neve dal mare alle colline

Secondo le attuali proiezioni, le regioni maggiormente interessate dal fenomeno ASE saranno l’Emilia Romagna, le Marche, l’Abruzzo, il Molise e la Puglia.
    •    Emilia Romagna: La parte orientale della regione, in particolare il riminese e le aree più vicine alla costa adriatica, sarà la prima a risentire degli effetti dell’ASE. Nevicate saranno possibili anche in pianura, con accumuli significativi nelle zone collinari.
    •    Marche: Tutto il litorale marchigiano, fino alle aree interne, potrebbe essere interessato da nevicate diffuse. Anche le città di pianura come Pesaro, Ancona e Macerata potrebbero vedere i fiocchi bianchi.
    •    Abruzzo e Molise: Qui il fenomeno sarà particolarmente evidente. Le bande nuvolose che si formano sul mare tenderanno a scaricare nevicate lungo tutta la fascia costiera, spingendosi poi verso le colline e i primi rilievi appenninici.
    •    Puglia: In particolare il Gargano e il nord della regione saranno coinvolti dalle nevicate. Tuttavia, anche il barese e alcune aree pianeggianti potrebbero vedere accumuli di neve, se le temperature si manterranno adeguate.

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Possibili accumuli e intensità del fenomeno

Sebbene sia ancora presto per parlare di accumuli precisi, l’intensità del fenomeno dipenderà dalla durata e dalla persistenza dei venti freddi orientali. Il mare Adriatico, con le sue temperature superficiali più alte rispetto all’aria in arrivo, fungerà da “motore” per la formazione delle bande nevose. Le aree colpite potrebbero quindi sperimentare accumuli di neve che varieranno da pochi centimetri in pianura a decine di centimetri nelle zone collinari e montane.

È importante sottolineare che, durante l’ASE, le precipitazioni nevose non sono uniformi, ma tendono a concentrarsi in aree ben definite. Questo dipende dalla direzione dei venti e dalla posizione delle bande nuvolose, che possono stazionare per ore sulle stesse zone, aumentando così gli accumuli.

Prospettive per i giorni successivi

Il freddo in arrivo sabato 11 gennaio potrebbe durare per diversi giorni, con condizioni invernali che si manterranno rigide su gran parte del Paese. Le temperature rimarranno basse, favorendo il mantenimento della neve al suolo, soprattutto nelle aree interne e collinari. Tuttavia, i dettagli sulle nevicate e sull’evoluzione meteo verranno affinati nei prossimi giorni, man mano che i modelli meteorologici aggiorneranno le previsioni.

Conclusione

L’ASE rappresenta un fenomeno meteorologico affascinante e al tempo stesso insidioso, capace di portare neve anche in pianura lungo le regioni del versante adriatico. L’arrivo del freddo continentale da sabato 11 gennaio aprirà le porte a giornate invernali di grande interesse per gli appassionati di meteorologia e non solo. Nei prossimi giorni, seguiremo con attenzione l’evoluzione delle previsioni per fornire aggiornamenti sempre più precisi.




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